ROMA PALLONA IN MANO A PALLOTTA: FUORI DIBENEDETTO, ARRIVA TACOPINA - MERCATO AUTO A DICEMBRE -16 PER CENTO - MITTEL INCORPORA LA HOPA - EDISON FRANCESE, LA NUOVA PARTITA SU E.ON ITALIA - IL FISCO MIRA ALLE POLIZZE (EX) ENI - IN ROSSO LA GREEN ECONOMY DI FIORANI - VINCONO I BENETTON, AUTOSTRADE SEMPRE PIÙ CARE: RINCARO DEL 3,51% (IDEM PER LUCE E GAS) – DMT-MEDIASET: FALCIAI LASCIA, ARRIVA EI TOWERS - FONDIARIA SI VA VERSO LA FUSIONE CON UNIPOL…
1- ROMA: FUORI DIBENEDETTO, ARRIVA TACOPINA
Stefano Carina per Il Messaggero - La stella Nba dei Boston Celtics, Kevin Garnett, acquisterà una quota simbolica delle azioni dell'As Roma. Operazione d'immagine voluta da James Pallotta, sempre più potente in società al punto che si dice voglia far diventare Joe Tacopina, attuale numero 2 della società , il nuovo presidente. Solo un'ipotesi, al momento, ma da tenere nella massima considerazione visto il peso economico di Pallotta.
2- MITTEL INCORPORA LA HOPA
F. D. R. per Corriere della Sera - Sparisce Hopa, la cassaforte bresciana che aveva fatto al fortuna di Emilio «Chicco» Gnutti e soci ai tempi della scalata Telecom. La holding è stata fusa dentro la Mittel, il salotto nobile di Brescia presieduto da Giovanni Bazoli. L'atto è stato siglato ieri dopo che giovedì il Tribunale di Brescia aveva dato il via libera revocando la richiesta di sospensiva presentata dai soci Ge Capital e Tellus. «La fusione, che rappresenta un passaggio essenziale nel lungo e complesso processo di razionalizzazione e accorciamento della filiera societaria - ha spiegato Mittel in una nota - porta alla crescita dimensionale del gruppo e consente una più efficace e incisiva opera di gestione e valorizzazione delle partecipazioni».
3- EDISON FRANCESE, LA NUOVA PARTITA SU E.ON ITALIA
s.agn. per Corriere della Sera - Per ora i protagonisti del riassetto Edison hanno altro a cui pensare. Però, malgrado si sia ancora nel pieno delle manovre, a nessuno sfugge che in una fase congiunturale che non promette nulla di buono - e che dovrà scontare anche per il 2012 una domanda contenuta - qualche produttore possa trovarsi costretto a riconsiderare il senso della propria attività .
La partita su Foro Buonaparte ha rimescolato le carte, e a cogliere eventuali opportunità potrebbe essere proprio la «nuova» Edison tutta francese, orfana del 50% dei 6,5 gigawatt di Edipower ma anche della «zavorra» di soci restii a iniettare nuovi fondi per investimenti e acquisizioni. Certo, lo sviluppo internazionale nell'area del Mediterraneo, dall'Egitto alla Grecia, è uno degli obiettivi dell'azienda di Bruno Lescoeur.
Ma non è neppure un mistero che, malgrado le ripetute smentite, la presenza in Italia della tedesca E.On sia da tempo in forse. Si tratta di 6,3 gigawatt nell'elettrico e di 1,5 miliardi di metri cubi di gas, per poco meno di un milione di clienti. Quanto ad aziende in vendita, in passato si era parlato anche di Sorgenia (3,9 GW elettrici e 2 miliardi di metri cubi di gas), ma il passaggio di un altro gruppo italiano allo «straniero» potrebbe essere politicamente meno agevole. Certo, se si trattasse solo di questioni di prezzo (come pareva in entrambi i casi) le spalle di Edf sono ben salde.
4- IL FISCO MIRA ALLE POLIZZE (EX) ENI
m.ger. per Corriere della Sera - Se ce la fa l'Agenzia delle entrate porta a casa quasi 150 milioni in un colpo. Non dal solito presunto evasore, ma dall'Eni. E non per le attività storiche del gruppo petrolifero controllato dallo Stato italiano, ma per una «diversificazione» assicurativa. La contestazione è stata notificata un anno fa e l'Eni lo ha segnalato nei bilanci che già contabilizzano un accantonamento al fondo rischi. Ora si dovrebbe arrivare a definire la vertenza. L'Eni ha posseduto fino al 2008 la Padana Assicurazioni, che quell'anno fu ceduta a Helvetia.
Il business della compagnia era molto Eni-dipendente con polizze per il personale del gruppo. L'anno prima della vendita, la Padana aveva ceduto il ramo d'azienda relativo ai rischi industriali del gruppo Eni a Eni Insurance Limited (100% Eni) con sede a Dublino. L'Agenzia delle entrate ha presto esaminato le dichiarazioni della Padana Assicurazioni per il 2005, 2006 e 2007, «contestando l'indebita deduzione di costi e la valorizzazione del ramo d'azienda rischi industriali trasferito a Eni Insurance Limited»: 148,5 milioni contestati «a titolo di imposte, sanzioni e interessi». Perché l'onere ricade sull'Eni a quasi quattro anni dalla vendita? Il gruppo aveva garantito Helvetia facendosi carico di eventuali rischi relativi al periodo della sua gestione. Poi il Fisco ha presentato un conto da 150 milioni.
5- IN ROSSO LA GREEN ECONOMY DI FIORANI
m.ger. per Corriere della Sera - Sarà la fase di start up o la concorrenza che sancisce la fine dell'era pionieristica, ma la green economy targata famiglia Fiorani deve fare i conti con un «rosso» da ripianare. Infatti la Energy, società posseduta dalla moglie e dal figlio maggiorenne dell'ex banchiere della Popolare Lodi, è appena dovuta intervenire per ricostituire il capitale eroso dalle perdite.
Nulla di drammatico, qualche decina di migliaia di euro che la famiglia sborserà per continuare la «scalata» alle rinnovabili e in particolare del fotovoltaico. A settembre i Fiorani hanno rilevato da due lodigiani, Dario Marchesi e Paolo Tiramani, l'80% della società «Energy Power - Energia dal Sole», di cui già possedevano il 20%. Un'azienda ben avviata da 8 milioni di fatturato (impiantistica e manutenzione), ma l'utile ancora non si vede. Con quei ricavi l'ex banchiere dà sostanza «produttiva» a un'attività che finora sembrava rivolta soprattutto alla consulenza.
L'80% della Energy Power è finito per 16 mila euro sotto l'ombrello della Energy che potrebbe diventare una sorta di holding della famiglia. Per ora, tuttavia, la Energy ha dovuto far fronte a oltre 90 mila euro di perdite abbattendo il capitale mentre moglie e figlio di Fiorani hanno tirato fuori 40 mila euro da ricapitalizzare. Effetto naturale del peso dei costi iniziali per l'installazione degli impianti fotovoltaici.
6- MERCATO AUTO A DICEMBRE -16 PER CENTO
Repubblica - Il mercato dell´auto del mese di dicembre 2011 dovrebbe chiudersi a quota 110.000 nuove immatricolazioni, registrando un calo del 16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Lo anticipa la Federauto, sulla base di un panel dei concessionari. La stessa Federauto precisa che il dato definitivo potrebbe discostarsi solo per effetto delle immatricolazioni di "chilometri zero" dell´ultimo minuto.
7 - FALCIAI LASCIA, ARRIVA EI TOWERS
Sole 24 Ore - Il matrimonio tra Dmt e Mediaset è finalmente giunto all'atto finale. Allo scadere dell'anno è infatti arrivato l'ultimo tassello che mancava per chiudere quella fusione che ha tenuto col fiato sospeso il mercato per mesi. Mediaset conferisce la sua Ei Towers, una newco creata appositamente per perfezionare l'operazione, dentro Dmt, la società indipendente di torri per le televisini e le telecomunicazioni. Ne diventa così l'azionista di maggioranza: esce di scena Alessandro Falcia, l'ex manager Mediaset che ha fondato Dmt proprio da una costola del gruppo televisivo di Cologno. Scompare anche il nome che cambierà in Ei Towers, visto che sarà Mediaset ora controllare il gruppo. Il nuovo corso segna anche l'arrivo di un nuovo management: presidente sarà Alberto Giussani, alla guida il tandem Guido Barbieri -Valter Gottardi. Per Mediaset, che viene da un anno nero dove è crollata del 53%, Dmt è un'operazione piccola, nei numeri, ma industrialmente cruciale e addolcisce un poco un 2011 che non è certo da incorniciare. (S.Fi.)
8 - VINCONO I BENETTON, AUTOSTRADE SEMPRE PIÃ CARE: RINCARO DEL 3,51%
Il Fatto - Dal 1 gennaio aumentano i pedaggi della rete Autostrade per l'Italia: + 3,51%. Ma per gennaio è prevista anche una raffica di rincari per luce e gas. La luce registrerà un aumento del 4,9% e il gas del 2,7%, all'incirca 54 euro l'anno a famiglia. I principali elementi alla base degli aumenti dei prezzi dell'energia elettrica e del gas nel primo trimestre 2012, secondo l'Autorità per l'Energia sono "i persistenti rialzi delle quotazioni petrolifere e, per l'energia elettrica, anche gli incentivi alle fonti rinnovabili e i connessi costi per adeguare i sistemi a rete al nuovo scenario di produzione decentrata e intermittente".
Per la corrente la famiglia tipo spenderà 22 euro in più su base annua mentre per il gas, a causa degli aumenti delle quotazioni del petrolio, la maggiore spesa sarà di 32 euro. Rispetto al 2010, il prezzo medio annuale del greggio ha registrato un incremento del 40% in dollari. Per le famiglie in condizioni di grave disagio economico, per quelle numerose e per i malati gravi che necessitano di apparecchiature elettriche, sempre secondo L'Autorità per l'Energia, è previsto l'incremento dei bonus a riduzione della spesa per elettricità e gas: nel 2012, il bonus elettrico aumenterà del 12% mentre per il gas del 20%.
9- FONDIARIA SI VA VERSO LA FUSIONE CON UNIPOL
Il Fatto - Non restano più molte alternative per salvare quel che resta dell'impero finanziario dei Ligresti, che sta sprofondando in un mare di perdite e debiti. Da ieri circola con insistenza l'ipotesi, rilanciata da ilso le24ore.com , di una fusione tra Unipol e Fondiaria Sai, il disastrato gruppo assicurativo dei Ligresti, ormai di fatto gestito dal principale creditore, Unicredit.
Sarebbero in corso i contatti con le Autorità competenti, Consob, Isvap e Antitrust, per capire se l'operazione non abbia ostacoli amministrativi. à l'unica aggregazione tra due compagnie assicurative che non creerebbe grandi problemi: le Generali non potrebbero rilevare Fonsai senza violare i limiti Antitrust, e per le stesse ragioni non può intervenire direttamente neppure Mediobanca, controllante delle Generali. Il gruppo di Trieste si oppone all'ingresso dei colossi stranieri, come Axa. Resta quindi soltanto Unipol, che da parte sua non è in condizioni finanziarie strepitose ma comunque migliori di Fonsai.
Dopo la fusione verrebbero cedute alcune attività non strategiche, come Unipol banca. Il piano B, alternativo a Unipol, prevede l'ingresso di fondi di investimento (si parla di Clessidra) in Premafin, la holding di controllo dei Ligresti.










