SACCOMANNI RISPONDE A DRAGHI: “NON CHIEDIAMO DEROGHE E RISPETTIAMO I TARGET” - ASTA BTP, SCHIZZANO I TASSI - BORSA IN PARITÀ

1 - SACCOMANNI,A UE NON CHIEDIAMO DEROGHE MA AZIONE COMUNE
(ANSA) - "All'Europa non chiediamo esenzioni o deroghe" e sappiamo "che non si può fare crescita con nuovo debito" ma "un'azione comune per rilanciare la crescita" nel Vecchio Continente. Lo ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni all'assemblea dell'Assonime.

2 - SACCOMANNI, RIDURRE SPESA PUBBLICA E' POSSIBILE
(ANSA) - "Ridurre la spesa pubblica è possibile specialmente nel settore della sanità". Lo ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni all'assemblea di Assonime parlando del processo di spending review.

3 - SACCOMANNI, RISPETTO ASSOLUTO TARGET DEFICIT 2013
(ANSA) - "Sì, assolutamente": così il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni ha risposto ai giornalisti che chiedevano se l'Italia riuscirà a rispettare il target del deficit per quest'anno al 2,9%.

4 - BCE: SACCOMANNI, ITALIA HA GIA' RASSICURATO
(ANSA) - "Li abbiamo già rassicurati": così il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni ha risposto ai giornalisti che chiedevano se l'Italia debba rassicurare la Bce dopo il monito sulle incertezze sul percorso di risanamento.

5 - BTP: ASSEGNATI 3,415MLD TRIENNALI IN ASTA, TASSI SCHIZZANO AL 2,38%
Radiocor - L'asta dei BTp triennali 15.5.2016 ha registrato un balzo dei rendimenti, al 2,38% (1,92% il precedente), con importo assegnato che s fiora il massimo offerto: 3,415 miliardi. La consistenza del rialzo dei tassi era nelle attese degli operatori sentiti da Radiocor. Placida l'asta del BTp a 15 anni 1.9.2028: 1,5 miliardi assegnati (importo massimo offerto) con rendimento limato di un centesimo al 4,67 per cento. Tasso di copertura all'1,73 per cento.

6 - BORSA MILANO ANNULLA PERDITE CON RIMBALZO BANCHE, AIUTA ASTA BTP
(Reuters) - Dopo un avvio decisamente negativo sulla scia della chiusura pesante di Tokyo, Piazza Affari verso fine mattinata annulla il calo spinta da un rimbalzo dei bancari.
Il movimento di lento recupero è stato alimentato - in parallelo con un miglioramento del mercato obbligazionario - anche dall'esito dell'asta di Btp, che ha sorpreso in positivo per la forte domanda registrata sul titolo a 15 anni, anche se il tre anni ha dimostrato minore appeal.

Restano invece un passo indietro le altre borse europee, che continuano a scontare i timori di un freno ai programmi di stimolo e le turbolenze politiche in Grecia.
"E' un rimbalzo tecnico, guidato dalle banche che ieri erano molto deboli", commenta un operatore a proposito del miglioramento del listino milanese.

"Di storie oggi non ce ne sono", fa eco un altro trader.
Intorno alle 12,30 il FTSE MIb è praticamente piatto dopo essere arrivato a perdere fino all'1,6%, l'Allshare scende dello 0,1%.
Il derivato sul FTSE Mib rompe al rialzo la soglia dei 16.000 punti. I volumi non raggiungono il miliardo di euro.
In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 arretra dell'1,1% circa e a Wall Street i futures sono negativi.

* In ripresa i bancari, su cui nei primi scambi erano proseguite le vendite della vigilia. POP MILANO balza del 3,5%, BANCO POPOLARE del 3%, MPS del 2,5%. Particolarmente sensibili all'andamento del differenziale di rendimento tra Btp e Bund, gli istituti italiani sono decisamente in controtedenza rispetto al settore europeo, che cede l'1,2%.
* Rimbalza TELECOM ITALIA, che ieri ha aggiornato i minimi dal 1997. Un trader cita anche una nota di Deutsche Bank, datata ieri, su implicazioni e vantaggi dell'operazione di spin-off della rete di accesso, in cui si ribadisce il giudizio "buy" sul titolo.

* Ben comprata anche PARMALAT, in progresso del 2,5%.
* Sul fronte negativo lascia sul terreno più del 4% BUZZI, declassata a "neutral" da Ubs.
* Fuori del FTSE Mib prosegue anche oggi il balzo di RCS in attesa del Cda che nel pomeriggio, a borsa chiusa, si riunirà per decidere le condizioni dell'aumento di capitale, in un clima di maggiore ottimismo sull'esito dell'operazione. Il titolo mette a segno un rialzo del 13,5% circa con volumi ben sopra la media.

7 - RCS: CORRE IN BORSA (+12%) IN GIORNO CDA SU AUMENTO CAPITALE
(ANSA) - Rcs vola in Piazza Affari nel giorno del Cda che dovrebbe deliberare le condizioni dell'aumento di capitale: il titolo cresce del 12% a 3,8 euro dopo una sospensione al rialzo e l'aumento di quasi il 14% segnato ieri dopo nove sedute consecutive in calo. Gli scambi sono normali ma per gli operatori la crescita è abbastanza sorprendente, in quanto le indiscrezioni degli ultimi giorni indicavano un prezzo per l'aumento a forte sconto, compreso tra i 2 e 2,8 euro.

8 - FIAT: MARCHIONNE, NON CHIUDEREMO STABILIMENTI ITALIA
(ANSA) - "La scelta più razionale sarebbe quella ci chiudere uno o due stabilimenti in Italia", anche "per far fronte alla sovraccapacità produttiva", dice l'a.d Fiat Sergio Marchionne. "Abbiamo invece detto e lo ribadisco che non chiuderemo nessuno stabilimento in Italia. Abbiamo sempre gestito la nostra libertà con coscienza", ha sottolineato.

9 - WSJ,CORSA A INSIDER TRADING SU ANTICIPAZIONI DATI USA
(ANSA) - I dati macroeconomici sull'economia americana calcolati da università ed enti non governativi sarebbero oggetto di un'enorme speculazione finanziaria, con alcuni investitori che scommettono, e guadagnano, regolarmente grazie all'accesso in anticipo rispetto al resto dei mercati. A sollevare lo scandalo è il Wall Street Journal, notando come "anche se le autorità perseguono l'insider trading ogni sua forma, poche regole disciplinano la pubblicazione dei report non governativi", lasciando un vuoto normativo di cui profittano banche d'investimento ed hedge fund. L'indice del Wsj é puntato contro dati come la fiducia dei consumatori pubblicata dall'Università del Michigan, ma anche l'indice Pmi del distretto industriale di Chicago o l'indice manifatturiero Ism, per citare i più noti.

10 - MUTUI: ISTAT, PROSEGUE CALO, -37,4% IN 2012
(ANSA) - E' continuato nel IV trimestre 2012 il crollo dei mutui. Secondo i dati Istat, le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con ipoteca immobiliare stipulate con banche o soggetti diversi sono diminuiti del 30,6%. Il calo nell'intero anno è stato del 37,4% sul 2011. Rispetto al 2006 si sono più che dimezzati, -54,7%.

11 - IVA: BERTELLI; AUMENTO E' SCIAGURA, COLPIRE BUROCRAZIA
(ANSA) - "Invece di parlare solo dei giovani, il governo metta mano ai costi della burocrazia. Là troverà i soldi necessari per non aumentare l'Iva". Lo ha detto l'Ad del gruppo Prada, Patrizio Bertelli, intervenendo al Luxury Summit organizzato da 'Il Sole 24 Ore'. "In Italia l'industria produce dei risultati che la burocrazia butta dalla finestra", ha aggiunto Bertelli sottolineando che "aumentare l'Iva sarebbe una sciagura nazionale. Bisogna prendere i soldi dove le persone sono inefficienti".

12 - ALITALIA: ANCHE CORTE UE RESPINGE RICORSO RYANAIR
(ANSA) - Anche la Corte di giustizia europea ha respinto il ricorso di Ryanair confermando così la sentenza del Tribunale Ue di marzo 2012, che convalidava le decisioni del 2008 della Commissione Ue su Alitalia. Queste qualificavano come illegittimo il prestito dello Stato italiano ad Alitalia ma autorizzavano la vendita dei suoi beni, riconoscendo che Cai non era il successore economico della compagnia di bandiera.

La sentenza della Corte Ue sostanzialmente conferma su tutti i fronti la sentenza emessa il 28 marzo 2012 dal Tribunale Ue, che a sua volta respingeva il ricorso della compagnia low cost irlandese e confermava le decisioni dell'Antitrust Ue sul piano di salvataggio della compagnia di bandiera italiana. Nel marzo 2008, infatti, lo stato italiano aveva accordato un prestito ponte da 300 milioni di euro ad Alitalia che, allora insolvente, venne messa in amministrazione straordinaria e poi venduta a Cai.

La Commissione Ue ha, con una prima decisione, ritenuto che il prestito ponte costituisse un aiuto di stato illegittimo e che dovesse quindi essere recuperato presso la stessa Alitalia e non Cai. Con una seconda decisione, Bruxelles ha ritenuto invece che la cessione dei beni di Alitalia a Cai non fosse un aiuto di Stato in quanto questa doveva essere realizzata a prezzi di mercato. Inoltre, per la Commissione neppure la procedura di amministrazione straordinaria portava alla concessione di un aiuto a favore degli acquirenti. Di conseguenza Bruxelles aveva riconosciuto una discontinuità economica tra Alitalia e Cai, pur senza eludere l'obbligo di recupero dei 300 milioni ma in capo ad Alitalia e non a Cai.

Con la sua sentenza del 2012, il Tribunale ha respinto il ricorso di Ryanair ed ha confermato le decisioni della Commissione che qualificavano come illegittimo il prestito accordato dall'Italia ad Alitalia e autorizzavano la cessione dei suoi beni, mentre la Corte Ue, con la sua sentenza odierna, respinge su tutta la linea l'insieme degli argomenti sollevati da Ryanair contro la sentenza del Tribunale e ne riconosce la correttezza delle conclusioni.

In particolare, Cai non è il successore economico di Alitalia in quanto l'offerta della prima "comprendeva solo alcuni dei beni di Alitalia e riguardava solo l'attività di trasporto aereo di passeggeri e taluni beni ad esso relativi". Inoltre, "l'offerta comprendeva la totalità degli slot corrispondenti ai beni acquistati nell'ambito del procedimento", quindi "non ne risulta che l'offerta di Cai coprisse il 100 % dell'uso degli slot di Alitalia per il trasporto dei passeggeri" e "per di più, l'offerta di Cai riguardava solo la metà dei 180 aeromobili di Alitalia".


13 - I SOCI PARMALAT AL VOTO SU SALA
Da "Il Sole 24 Ore" - Non si ferma la querelle su Parmalat. Lo scontro tra Lactalis (che ha l'83,33% del capitale) e i soci di minoranza di Collecchio si sposta sui consiglieri: quell'Antonio Sala al quale il tribunale di Parma ha vietato in marzo di partecipare al Cda. Nel giorno in cui ci sono state le dimissioni del componente del collegio sindacale Roberto Cravero, Lactalis ha confermato la fiducia a Sala come consigliere di Parmalat e annunciato che esprimerà voto contrario in assemblea alla sostituzione.

Lactalis ha spiegato che la conferma del manager non è in contrasto con la decisione (oggetto di reclamo) del tribunale: con la determinazione del prezzo definitivo delle attività Usa di Lactalis, andranno infatti a decadere le motivazioni del giudice nei confronti di Sala. Ma non la pensano così le minoranze di Parmalat e l'assemblea del 14 giugno si preannuncia infuocata. (R.Fi.)

14 - LO PNEUMATICO USA DIVENTA INDIANO
Da "Il Sole 24 Ore" - Non solo Cina. Un'altra potenza emergente si affaccia sugli Stati Uniti affamata di acquisizioni, l'India. La Apollo Tyres, di Vadodara, ha rilevato l'americana Cooper Tire & Rubber per 2,22 miliardi di dollari, dando vita al settimo produttore mondiale di pneumatici con una forte presenza negli Stati Uniti, in Europa e in Asia.

Solo poche settimane or sono era stata la cinese Shuanghui Interantional ad annunciato un accordo da 4,7 miliardi per il leader americano nella carne di maiale Smithfield, un'operazione tuttora al vaglio delle autorità. Ma il segno dei tempi va cercato nell'aperta soddisfazione delle prede acquisite: i vertici di Smithfield hanno rivendicato le opportunità strategiche del nuovo gruppo alimentare. E il ceo di Cooper, Roy Armes, non è stato da meno: la ragione della fusione è la crescita globale. Quel che conta, insomma, non è la nazionalità, ma la capacità di competere sul mercato mondiale. (M. Val.)

15 - GARA PER CHI COMPRA I BISCOTTI VICENZI
Da "Il Sole 24 Ore" - Chi si mangerà i biscotti Vicenzi? Sono giorni cruciali per il gruppo dolciario di Verona, noto per i savoiardi. La società veneta è finita in tensione finanziaria a causa di oltre 30 milioni di debiti (in gran parte a lungo termine verso Unicredit e Banco Popolare), a fronte di un centinaio di milioni di fatturato: debiti contratti per acquisire nel passato alcuni marchi di Parmalat, Mr Day e Grisbì.

Negli ultimi mesi sono state avviate trattative per cedere una quota dell'azienda a un fondo, cioè Assietta Private Equity. Ma le discussioni sembrano in stallo sulla governance e l'esclusiva con il fondo scadrà il 30 giugno. Il tempo a disposizione è poco e l'azienda ha bisogno di nuove risorse. (C.Fe.)

16 - ARRIVA IL «CONTROLLORE» PER LE AZIENDE IN CONCORDATO
Fr.Bas. per il "Corriere della Sera" - Il decreto di modifica della legge sul concordato preventivo potrebbe essere presentato in Consiglio dei ministri già domani. Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, nel suo discorso all'assemblea annuale dell'Associazione, aveva tuonato contro la nuova legge (risultato di un lavoro condiviso un anno fa tra imprenditori e tecnici dello Sviluppo economico) che a suo dire rischia di penalizzare il sistema industriale e aiutare solo i «furbetti».

I tecnici del ministero si sono messi al lavoro, recependo le istanze di Confindustria ma cercando allo stesso tempo di salvaguardare lo spirito della riforma della legge fallimentare, che consente alle aziende l'accesso immediato alle protezioni durante la preparazione del piano di ristrutturazione, come negli Stati Uniti con il Chapter 11, depositando una domanda semplificata di ammissione al concordato preventivo, senza dover produrre contestualmente la documentazione con la proposta ai creditori.

Le richieste di Confindustria vanno dalla reintroduzione di una percentuale minima di soddisfazione dei creditori chirografari (tema di fatto già superato dalla riforma del 2005), al riconoscimento di un privilegio alle forniture evase nei 90 giorni precedenti il deposito della domanda di concordato preventivo, alla richiesta del commissario fallimentare fin dall'inizio della procedura.

Il ministero sta lavorando in tre direzioni: dare ai giudici la facoltà di ridurre i termini per la presentazione del piano di fronte a una richiesta di concordato palesemente non sostanziata (per bloccare l'abuso); incrementare gli obblighi di informazione che il debitore deve fornire al Tribunale e il Tribunale ai creditori; in presenza di un'offerta d'acquisto dell'azienda, l'obbligo di metterla a gara per scoraggiare l'imprenditore che vuole aprire la procedura per creare una bad company; la nomina o di un ausiliario o di un commissario che possa vigilare sul comportamento dell'azienda in fase di concordato in bianco.

Al di là delle critiche al nuovo strumento, dal ministero fanno presente che è presto per fare il bilancio di una legge entrata in vigore da meno di un anno. E l'elenco delle aziende che si stanno salvando grazie al nuovo concordato si sta allungando. Si va da nomi noti come la Carlo Erba o La Perla, a settori in difficoltà come lo shipping.

17 - UNICREDIT CAMBIA SEDE E I MOBILI FINISCONO IN EMILIA
G.Mar. per il "Corriere della Sera" - Pioneer trasloca nei palazzi di vetro della Piazza Gae Aulenti a Milano. Lampade e mobilio della vecchia sede prendono la via dell'Emilia in ricostruzione dopo il sisma di un anno fa. Ri-arrederanno le stanze dei comuni di Rovereto di Novi e Moglia, mentre un'altra parte dei pezzi smontati con cura sarà donata alla Croce Rossa di Lentate sul Seveso. Se è vero che il riciclo intelligente e l'attenzione a non sprecare è una delle vie di uscita per il futuro, l'iniziativa della società di asset management di Unicredit può fare scuola.

Si tratta di quasi 2.500 oggetti, tra cui 400 scrivanie, 360 cassettiere, 300 armadi, oltre 600 sedie, 100 tavoli ed altri accessori da ufficio, per un valore di 300 mila euro. Per individuare i destinatari i dipendenti della Sgr si sono dati da fare mesi fa, dopo l'ufficializzazione del trasferimento di tutte le branch della banca guidata da Federico Ghizzoni nel quartiere Porta Nuova-Garibaldi, nei grattacieli che sovrastano quello che oggi si può definire l'angolo più londinese di Milano. Due traslochi in uno, quindi. Per il secondo è stata indispensabile la Protezione civile del Sud Est Milanese che ha spostato il materiale nei magazzini di transito in attesa della consegna. Se 400 scrivanie non sembrano poche, sono anche ingombranti.

18 - LE START UP? RIPARTANO DALL'AGRICOLTURA
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Come scrivono Dan Senor e Saul Singer in «Laboratorio Israele» Simon Peres ama ricordare che «l'agricoltura è al 95% scienza e al 5% lavoro». Ed è così che la terra dei kibbutz si è trasformata in uno dei laboratori più efficienti di start up ipertecnologiche. Ora sappiamo tutti che la trasformazione di un tessuto imprenditoriale tradizionale in qualcosa di innovativo non è una questione di slogan. Ma può essere una buona idea quella di ricominciare dai fondamentali come hanno proposto il Collegio di Milano e la Fondazione Accenture che con Linfas hanno istituito un premio di 30 mila euro per idee tecnologiche innovative da applicare all'agricoltura. Non sarà questo a cambiare l'Italia. Ma almeno potrà essere uno spunto di riflessione.

 

SACCOMANNI IN RITIROMARIO DRAGHILETTA, ALFANO, SACCOMANNIBOT TITOLI STATOTitoli di statoPietro Scott Jovane della valle marchionnecolaninno alitalia Michael OLeary Michael O'Learynegozi chiusi negozio fallito ParmalatTORRE UNICREDIT

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