SAIPEM AFFONDA PIAZZA AFFARI: -29%, BRUCIATI 2,59 MILIARDI DI CAPITALIZZAZIONE, PENALIZZATA L’ENI: 2,14%

1 - BORSA: LA BUFERA SAIPEM (-29%) ESCLUDE MILANO DAL RIMBALZO EUROPEO
Radiocor -
Il caso Saipem nega il rimbalzo a Piazza Affari. Mentre gli altri listini europei, sostenuti dall'ottimo andamento di Wall Street, mettono a segno un buon recupero, il Ftse Mib termina la giornata con un +0,26% e il Ftse All Share chiude a +0,12%. A Piazza Affari, il secondo allarme utili in pochi mesi costa a Saipem un crollo del 29,19% e trascina in basso la controllante Eni (-2,14%).

Tra gli istituti di credito, scivolano Bpm (-2,3%) e Bper (-1,1%). Bene Mediolanum (+3,75%) ed Enel Green Power (+3,4%). Rcs Mediagroup corre a +20% nel primo giorno di avvio dell'aumento di capitale. In Europa i rumors sull'offerta At&T per Telefonica scuotono il settore tlc (+1,7% l'Eurostoxx600). Sul mercato valutario, euro a 1,3335 dollari (1,3340 venerdi') e a 126,54 yen (125,55). Petrolio in rialzo dello 0,11% a 97,95 dollari al barile.

2 - SAIPEM: CROLLA IN BORSA (-29,2%), BRUCIATI 2,6 MLD
(ANSA) -
Crolla Saipem in borsa dopo il profit warning lanciato venerdì scorso a mercati chiusi. Il titolo ha perso il 29,19%, a 14,24 euro, bruciando 2,59 miliardi di capitalizzazione tra scambi pari al 6% del capitale. Per Saipem si tratta del secondo profit warning in pochi mesi. A gennaio il titolo perse il 34,3% bruciando 4,5 miliardi.

Il tonfo di Saipem ha pesato anche sull'Eni, che controlla il 42,9% del gruppo di ingegneria petrolifera. La società guidata dall'ad Paolo Scaroni ha infatti perso il 2,14% a 16,48 euro. Saipem ha annunciato un taglio di 650-750 milioni all'ebit 2013 e un esercizio in perdita per 300-350 milioni a causa dell'inasprimento delle relazioni commerciali con Sonatrach, rese più complesse dall'allargarsi dell'inchiesta sulle presunte tangenti in Algeria, dalla riduzione di redditività di due importanti contratti in Canada e in Messico, oltre ad alcune criticità emerse nel settore dell'Engineering & construction offshore. Il titolo è stato tagliato da tutti i principali broker.

3- REHN, ITALIA TENGA DEFICIT SOTTO 3% E FACCIA RIFORME
(ANSA) -
"Assicurare che il deficit resti sotto il 3% e fare le riforme richieste sono la chiave per la ripresa in Italia": lo ha detto il commissario Ue agli affari economici Olli Rehn parlando al Parlamento Ue.

4 - ENEL: GREEN POWER CEDE ENEL.SI A DIVISIONE ENERGIA
(ANSA) -
Enel Green Power ha ceduto ad Enel Energia l'intero capitale di Enel.Si, la società di Egp attiva nei servizi per l'efficienza energetica e le rinnovabili per il mercato retail. Il corrispettivo, informa una nota, è pari a circa 92 milioni di euro e l'operazione "si inquadra nella strategia di focalizzazione di Enel Green Power nella crescita, sviluppo, realizzazione e gestione di impianti rinnovabili a livello mondiale". Grazie all'acquisizione di Enel.si, Enel Energia, attiva nel settore della vendita di energia elettrica e gas sul mercato libero in Italia, "amplierà la propria proposta commerciale al business dell'efficienza energetica", spiega il comunicato.

5 - UE-USA: E' UFFICIALE, DA LUGLIO SI NEGOZIA PER UN ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO
Radiocor -
Ue-Usa, il negoziato commerciale del secolo, data l'importanza delle due economie, par tira' a luglio. La conferma e' arrivata dalla conferenza stampa comune a quattro: Barack Obama, il duo europeo Van Romuy-Barroso, e David Cameron. Appuntamento a Washington per le prime battute. Durera' almeno due anni, ha indicato il presidente della Commissione europea Barroso. Obama ha indicato la necessita' di non ridurre le ambizioni del negoziato, probabilmente una stoccata per lo stop Ue sul settore audiovisivo.

6 - ENNIO DORIS SCIOGLIE LA SOCIETÀ DI PRINCIPESSA VAIVIA, IL MAXI YACHT APPARTENUTO ANCHE A BERLUSCONI
Andrea Giacobino per "il Mondo

Finisce la navigazione del "Principessa Vaivia", un Perini di 40 metri battente bandiera italiana di proprietà di Ennio Doris, patron di Banca Mediolanum, che nel 2002 lo rilevò dalla Alba Trasporti del gruppo Fininvest dell'amico e socio Silvio Berlusconi. Lo yacht, varato nel '91 per l'immobiliarista e campione di motonautica, Renato Della Valle, originariamente si chiamava "Marisa". Ma, come ha raccontato tempo fa lo stesso Doris in un'intervista, fu ribattezzato con il nome "Principessa Vaivia" da Berlusconi, divertito dal modo in cui la figlia Marina, da bambina, allontanava un petulante cameriere di bordo che la chiamava appunto: "Principessa"

Qualche settimana fa, infatti, secondo quanto ricostruito da ilmondo.it a Milano nello studio del notaio Chiara Trotta si è svolta un'assemblea straordinaria della H-Trasporti che ha deliberato lo scioglimento della società e la nomina di un liquidatore, designandolo nella persona dell'amministratore unico Maurizio Carfagna, che dopo un lunga carriera in banca segue da anni gli affari personali di Doris. La liquidazione prelude ad una vendita dell'imbarcazione.

H-Trasporti fu costituita nel 2002 dopo l'acquisto dell'imbarcazione e ha come oggetto "l'esercizio di attività di gestione di mezzi di trasporto terreni, aerei, navali". La società ha chiuso quasi sempre i bilanci in perdita accumulando in dieci anni un rosso di oltre 13 milioni di euro: non fa eccezione l'ultimo esercizio alla fine del maggio 2012 archiviato con un passivo di 3,7 milioni, decisamente peggio degli 1,4 milioni di perdita del bilancio precedente. Lo yacht era in carico nel bilancio H-Tasporti per 8,2 milioni, ma i ricavi sono sempre stati modesti a fronte dei costi per il personale e la manutenzione. H-Trasporti è controllata da Fin. Prog. Italia, l'accomandita della famiglia Doris gestita da Carfagna: la controllata era valorizzata nell'ultimo bilancio a 7,1 milioni dopo una svalutazione di 2,5 milioni.

7 - MURDOCH RILANCIA, CNN IN ESCLUSIVA SU SKY
M.Sid. per il "Corriere della Sera" -
Tra un divorzio e uno scandalo sui media anglosassoni Rupert Murdoch non molla sul fronte del business e tratta per portare la Cnn in esclusiva e in Hd sulla piattaforma Sky Italia. Il contratto in essere con uno dei più prestigiosi canali di all news americani è in scadenza a luglio.

E in vista di questo Murdoch ha raddoppiato l'offerta sul piatto dei manager di Turner in cambio dell'esclusività nella trasmissione. In caso positivo sarebbe il primo canale di notizie in alta definizione. L'esclusiva sta diventando la formula magica di un mercato televisivo in continua evoluzione e sempre più affollato di nuovi competitor. Per questo i principali operatori ridefiniscono le proprie strategie di acquisizione dei contenuti, sempre più importanti nel qualificare un'offerta. L'obiettivo è difendere l'audience e le inserzioni pubblicitarie. Resta da capire cosa stiano pensando di fare negli uffici di Turner.

 

SAIPEMSAIPEM ALGERIA SCARONISCARONIOLLI REHN Olli Rehn rupert and wendi murdoch Ennio Doris

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)