andrea biraghi

SALTANO CAPOCCE A LEONARDO (FINMECCANICA) – SOSPESO IL CAPO DELLA CYBERSECURITY – APERTA UN’INCHIESTA INTERNA SU ANDREA BIRAGHI: TROVATE FALLE NELLA SICUREZZA? IL SUO CAMPO D’AZIONE ANDAVA DALLA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE A QUELLE BANCARIE

 

Claudio Antonelli per “la Verità”

 

ALESSANDRO PROFUMO

Lo scorso maggio il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha varato il piano nazionale per la cybersecurity, consapevole che la sovranità nazionale e la difesa dei cittadini dipenderà sempre di più dalla capacità di mettere barriere alle intrusioni nel cyberspazio. Una volta organizzati i dipartimenti di riferimento, il progetto di lungo respiro si baserà su sei pilastri principali che vanno dal potenziamento delle capacità di difesa delle infrastrutture critiche nazionali e degli attori di rilevanza strategica per il sistema Paese fino all' incentivazione della cooperazione tra istituzioni e imprese nazionali, passando dal rafforzamento della cooperazione internazionale.

 

andrea biraghi1

Dentro tale quadro, il colosso della Difesa, Leonardo, dovrà ricoprire un ruolo di fondamentale riferimento anche per la sua posizione mediana tra impresa privata e attività dello Stato. Per questo la decisione dei vertici di aprire un audit interno sulla divisione «Sistemi per la sicurezza e le informazioni», guidata da Andrea Biraghi ha destato qualche preoccupazione negli ambienti istituzionali. Secondo quanto ha appreso La Verità lo scorso venerdì è stato aperto un procedimento con l' obiettivo di verificare il totale rispetto delle prassi e delle certificazioni e verificare che non vi siano falle.

 

Biraghi, come da prassi è stato sospeso e avrà pochi giorni per rispondere alle sollecitazioni e alle domande degli organi di verifica interna prima che venga vagliata la sua posizione. Vista la delicatezza del tema non è dato conoscere tutti i contenuti dell' inchiesta interna ma una volta terminata potrebbe imporre un giro di poltrone e un riassesto.

 

Cyber Security

D' altronde, come aveva dichiarato lo scorso inverno a Formiche.net lo stesso Biraghi, «quello della cyber security è un settore chiave. Il terrorismo è una minaccia di tipo fisico, ma può diventare di tipo cibernetico molto presto. L' intelligence che si fa in rete, per seguire le informazioni che questi soggetti si scambiano, consente di mitigare o migliorare la capacità di risposta agli attacchi terroristici. Minacce asimmetriche richiedono soluzioni evolute e adattate. Solo così possiamo continuare ad essere i principali partner di governi».

 

Ecco perché l' audit interno secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla Verità, sarebbe da intendere come un trampolino per la riorganizzazione della Divisone e al tempo stesso il rilancio come elemento che potrebbe diventare di punta per Leonardo. Al momento il gruppo lavora alle proprie piattaforme secondo il concetto «security by design». Si muove anche nel campo della protezione delle infrastrutture critiche e in quello bancario.

 

cyber security

In questo settore, infatti, Leonardo sta lavorando a un progetto da presentare alle istituzioni finanziarie che faccia leva sul grande valore aggiunto dell' azienda, ovvero la capacità di intelligence. Il risultato dell' audit sulla divisione è quanto mai importante per capire le prossime mosse dell' amministratore delegato Alessandro Profumo. Il gruppo di piazza Montegrappa si trova di fronte alla necessità di fare un salto decisivo. A settembre del 2017 il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha lanciato l' allarme sul comparto e al tempo stesso ha fissato i paletti della difesa comune Ue anche nel terreno del cyberspazio.

 

leonardo finmeccanica

«La regione è in grado di sviluppare una propria capacità. Ha un mercato enorme ed è necessario che le aziende europee considerino la sicurezza informatica come un fattore abilitante e non derogabile della propria competitività», aveva dichirato Biraghi nella stessa intervista rilasciata a Formiche.net aggiungendo che «la protezione dell' Ue non può essere delegata e deve poter contare su capacità e competenze industriali che garantiscano il controllo e la sicurezza della supply chain».

 

PALAZZO FINMECCANICA A PIAZZA MONTE GRAPPA

Bisogna capire se secondo Profumo questo sia sufficiente per acquisire un ruolo leader e non rischiare di sedersi tra le seconde file come è accaduto nella trattativa tra Fincantieri e il gruppo francese Stx. Prima bisognerà capire che cosa l' ad deciderà al termine dell' audit in relazione all' incarico che Mauro Moretti aveva affidato al figlio dell' ammiraglio di squadra Sergio Biraghi.

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…