BINARI ROVENTI – I FRANCESI DI SNCF MOLLANO DELLA VALLE E MONTEZEMOLO AL LORO DESTINO: NON SOTTOSCRIVERANNO L’AUMENTO DI CAPITALE DI NTV – CATTANEO VUOLE AUMENTARE LA CONCORRENZA A FS, MA I FRANCESI TEMONO RITORSIONI A CASA LORO – IL FORTE RISENTIMENTO DELLO SCARPARO VERSO RENZI CORRE SUI BINARI…

LUCA DI MONTEZEMOLO SULLA MOTRICE ITALO LUCA DI MONTEZEMOLO SULLA MOTRICE ITALO

 

DAGOREPORT

 

La dead line è fissata per il 2 agosto, termine entro il quale i soci di Ntv devono comunicare se intendono sottoscrivere l’aumento di capitale da 100 milioni annunciato venerdì, ma i francesi di Sncf hanno già deciso: diranno di no e diluiranno la propria partecipazione, che oggi è pari al 20%.

 

Secondo quanto riporta oggi il quotidiano economico transalpino “Les Echos” (http://m.lesechos.fr/industrie-services/la-sncf-descend-d-italo-le-tgv-prive-italien-021213635794.htm#), la motivazione sarebbe in un disaccordo sul piano industriale appena presentato dall’ad Flavio Cattaneo, che prevede nuovi collegamenti e l’acquisto di nuovi treni. Un piano che nella società pubblica francese giudicano “prematuro”.

 

ALCUNI DEI SOCI DEL GRUPPO NTV - TRA I QUALI DELLA VALLE, PASSERA, MONTEZEMOLOALCUNI DEI SOCI DEL GRUPPO NTV - TRA I QUALI DELLA VALLE, PASSERA, MONTEZEMOLO

In realtà, secondo quanto risulta a Dagospia, Sncf avrebbe tentato di ottenere più poteri attraverso una serie di patti parasociali che gli altri soci non hanno accettato. Gli altri azionisti del concorrente privato di Fs sono Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo con quote paritetiche di Mdp Holding (33,5%), Intesa Sanpaolo (20%), Generali (15%), Alberto Bombassei (5%), Isabella Seragnoli (5%) e Giuseppe Sciarrone (1,5%).

 

montezemolo giuseppe sciarrone NTV lapmontezemolo giuseppe sciarrone NTV lap

In particolare, tornando alle strategie, la sensazione che hanno avuto i soci italiani è che Sncf non abbia mai gradito una vera concorrenza nei confronti di Fs (e il piano Cattaneo è più aggressivo del previsto) per il semplice fatto che temono “vendette” di Fs in Francia. E con una battuta c’è chi ricorda che anche Air France voleva comandare in Alitalia senza mettere i soldi necessari.

Montezemolo e Della Valle all evento CAssina per il Salone del Mobile foto Corriere Montezemolo e Della Valle all evento CAssina per il Salone del Mobile foto Corriere

 

I cento milioni di aumento di capitale andranno a ridurre parte dell’elevato debito di Ntv con le banche, arrivato a 683 milioni di euro. Proprio nei giorni scorsi, però, la società ha ottenuto dagli istituti di credito una robusta dilazione, con il 70% del debito che verrà riscadenzato al 2028 e il resto che passa al 2031. Questo significa che Ntv, che comunque produce abbastanza cassa, non ha più l’angoscia dei debiti. 

 

DELLA VALLE E MONTEZEMOLO DELLA VALLE E MONTEZEMOLO

Tra gli azionisti, intanto, si segnala sempre la forte incazzatura di Della Valle con il premier Matteo Renzi. Lo Scarparo a pallini è tornato ad attaccare politicamente il governo, dicendo che la sua esperienza “è finita”, e in questi attacchi c’è un forte risentimento di matrice ferroviaria.

 

Secondo alcuni il patron della Fiorentina sarebbe rimasto deluso dal fatto che Renzi sia contrario a una fusione tra Trenitalia e Ntv, che sarebbe casualmente un salvataggio di Stato della seconda. I privati, insomma, sbolognerebbero volentieri allo Stato la loro sfida fallita sui binari.  

sabrina ferilli flavio cattaneosabrina ferilli flavio cattaneo

 

Altri invece giurano che lo Scarparo si aspettasse altro, dal presunto rottamatore. Si aspettava che il governo procedesse alla separazione della rete ferroviaria (per la quale Ntv paga un canone) per arrivare a una vera liberalizzazione del servizio. E non solo la separazione non è stata fatta, ma anche nei piani di privatizzazione di Fs sembra prevalere la strada della quotazione di Fs tutta intera.

 

Ciliegina (indigesta) sulla torta, il prossimo arrivo in Ferrovie dalla Rai di un manager come Luigi Gubitosi, considerato un boiardo pubblico a tutto tondo, fa dire a Mister Tod’s che Renzi non vuole cambiare nulla sul trasporto ferroviario (“Altrimenti pescava qualcuno da Vodafone”).  

 

 

 

 

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