SCHETTINO ALLA SBARRA - AL VIA AL TEATRO MODERNO DI GROSSETO L’INCIDENTE PROBATORIO SUL NAUFRAGIO - PRESENTI CENTINAIA DI PASSEGGERI DELLA CONCORDIA: UNO DI LORO STRINGE LA MANO A SCHETTINO - I NAUFRAGHI NON SCARICANO TUTTE LE RESPONSABILITA’ SUL COMANDANTE, MA TIRANO IN BALLO ANCHE AC-COSTA CROCIERE (RISARCIMENTI MILIONARI IN VISTA?) - LA LINEA DELLA COMPAGNIA: TUTTA COLPA DI CAPITAN CODARDO…

da lanazione.it

E' arrivato al Teatro Moderno di Grosseto con circa venti minuti di anticipo, passando da un ingresso secondario a bordo di una Mercedes chiara con i vetri oscurati. Camicia bianca e giacca blu, accompagnato da suo avvocato Bruno Leporatti il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, è arrivato al Moderno per partecipare all'udienza per l'incidente probatorio sulla scatola nera della nave naufragata il 13 gennaio davanti all'isola del Giglio dove persero la vita 32 persone. E ieri, per tutta la notte, è stata 'caccia' all'ex comandante Schettino, partito lunedì dalla sua casa di Meta di Sorrento, per scoprire in quale località della Maremma alloggiasse.

Intanto stamani c'è stato il primo incontro del comandante Schettino con un naufrago della Costa Concordia a nove mesi dall'incidente: poco fa, in attesa dell'inizio dell'udienza, un passeggero della nave e' salito sul palco per salutare Schettino, che, seduto al banco degli imputati si e' alzato in piedi e gli ha stretto la mano.
Secondo quanto si apprende, i due si sono scambiati alcune brevi frasi e poi hanno ripreso le rispettive posizioni.

LA REAZIONE DEI NAUFRAGHI - ''Schettino ha le sue responsabilita', ma dietro ci sono altre colpe di cui qualcuno dovra' rispondere''. I passeggeri che la notte del 13 gennaio scorso erano sulla Costa Concordia sono unanimi nel sostenere che la manovra del comandante non e' stata l'unica causa della tragedia. Man mano che arrivano al Teatro Moderno per partecipare all'incidente probatorio disposto dalla Procura, ripetono quasi tutti la stessa cosa.

''Che Schettino abbia le sue colpe e abbia fatto degli errori - dicono Ernesto Carusotti e sua moglie Paola - e' evidente. Ma dietro il suo comportamento ci sono altre cose, altre responsabilita' di cui qualcuno dovra' rispondere. Ci sono cose che non hanno funzionato e che vengono fuori dalla scatola nera di cui sicuramente qualcuno dovra' rispondere''. L'accusa alla Costa e' chiara: ''Quando ha fatto il biglietto - aggiunge Carusotti - io ho pagato la Costa, che io consideravano una compagnia seria e affidabile. Ora mi dovro' ricredere''.

LA DISPOSIZIONE IN AULA - Schettino e' seduto alla destra della postazione del Gip, Valeria Montesarchio, vicino ai suoi avvocati. Di fronte alla sua postazione, si trova quella del Procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio e degli altri rappresentanti dell'accusa.

L'udienza è presieduta dal giudice per le indagini preliminari Valeria Montesarchio. Presenti avvocati e consulenti delle parti. Misure straordinarie di sicurezza intorno al Teatro Moderno, off limits a giornalisti e telecamere, arrivati da tutto il mondo. All'ingresso del teatro sono state allestite sei postazioni per la registrazione. Durante l'udienza, non sara' ammesso l'uso di dispositivi elettronici.

Le 270 pagine della perizia sul naufragio della Costa Concordia sono state consegnate dai tecnici nominati dal Gip di Grosseto ai primi di settembre e da stamattina, probabilmente per l'intera settimana, saranno l'oggetto della discussione, delle obiezioni e dei botta e risposta tra le parti in causa.

Sul palco del Teatro Moderno di Grosseto, dalle 9 alle 18, siederanno, al centro, i magistrati giudicanti, il collegio dei periti, il Gip Valeria Montesarchio e il cancelliere. A destra, i dieci indagati, tra cui, oltre Schettino, si annoverano i componenti dell'equipaggio e i responsabili dell'unita' di crisi della Costa, con i loro quattordici difensori. Quindi, l'interprete, tredici consulenti, dieci collaboratori. A un altro tavolo, i magistrati inquirenti, cioè il procuratore Francesco Verusio e i sostituti Alessandro Leopizzi, Maria Navarro e Stafano Pizza.

Dagli schermi allestiti per l'occasione si potranno vedere le immagini e ascoltare le telefonate intercorse la sera del naufragio, fra l'equipaggio, la Costa, la Capitaneria e le forze dell'ordine. Saranno circa 500 le persone del "pubblico", tra familiari delle vittime e parti lese. Il Teatro Moderno può comunque accogliere fino a 1300 persone. L'udienza dovrebbe durare dai 3 ai 6 giorni, a porte chiuse, come prevedono le norme che regolano gli incidenti probatori.

Stamattina la parola va ai periti della Procura, domani saranno sentiti altri esperti, mercoledì 17 sarà il turno dei carabinieri del Ris, per l'esame delle registrazioni audio. A quel punto, poi, potranno prendere la parola gli avvocati di parte civile, che in tutto sono 126, e i loro consulenti, che sono 50. La discussione intorno alle risposte date dai periti sulle 50 domande affidate dal gip Valeria Montesarchio potra dunque impegnare le parti in causa per un'intera settimana.

Il comandante della Concordia ha ottenuto la revoca dei domiciliari il 5 luglio scorso, e deve osservare l'obbligo di dimora, nella sua casa di Meta di Sorrento (Napoli). Grazie a un accordo, ha ottenuto di poter essere nel capoluogo maremmano. ''Voglio essere in aula, voglio metterci la faccia'', ha annunciato nei giorni scorsi, ma ''anche la competenza''. Come stabilito dalle norme, in aula non potra' parlare ma solo ascoltare. Pero' potra' interloquire con il difensore e con i consulenti, facendo le sue osservazioni via via che procedera' l'udienza. Il palcoscenico del Teatro Moderno e' stato dotato anche di maxischermi per le immagini, e per la riproduzione dei suoni della scatola nera.

La procura, in questi mesi, ha raccolto numerose testimonianze dei passeggeri. In aula anche altri indagati: il vice di Schettino, Ciro Ambrosio, l'ufficiale Silvia Coronica, i tre membri dell'unita' di crisi della Costa Crociere, Roberto Ferrarini, Manfred Ursprunger e Paolo Parodi. L'esito dell'incidente probatorio potrebbe dare anche nuovo impulso all'inchiesta, sebbene l'intenzione della Procura del capoluogo maremmano sia quella di chiudere tutto entro fine anno, se possibile.

Si dovranno esaminare sia le posizioni del comandante e dei suoi ufficiali, sia quelle dell'unita' di crisi della Costa, per appurare i rispettivi comportamenti (manovra, abbandono della nave) e per verificare se l'allarme sia stato dato nei tempi dovuti.
Ma l'analisi di quella notte, messa nera su bianco dai periti del giudice per le indagini preliminari, lasciano ben pochi margini all'ex comandante, ritenuto colpevole di una manovra "azzardata" e di essere finito sugli scogli del Giglio, evitando una tragedia di proporzioni ancora maggiori, solo "per una serie di casualità". Senza contare che comunque, per i periti, Schettino è colpevole di aver dato l'ordine di evacuazione con 40 minuti di ritardo.

AVVOCATO COSTA - "Non vedo particolari aspetti controversi. Credo che ci sia una situazione per la verita' molto chiara sulla causazione del sinistro, mentre per le fasi successive credo che grosse discussioni sui rapporti di causalita' tra i comportamenti di ciascuno e gli eventi, non ci siano". Lo ha detto l'avvocato della compagnia Costa Crociere, Marco De Luca, prima di partecipare all'udienza per l'incidente probatorio della scatola nera della nave, parlando dei risultati della maxi perizia disposta dal gip Montesarchio.

A chi osservava che in questo modo la Compagnia attribuirebbe al comandante Schettino la totale responsabilita' del disastro, l'avvocato De Luca ha replicato dicendo che "Costa e' qui per fare una valutazione sull'accertamento della verita' dei fatti, poi le responsabilita' le vedremo in un momento successivo al processo".

CODACONS - "Riteniamo che si dovrebbe allargare un po' il cerchio delle responsabilita'". Lo ha detto il professor Bruno Neri del collegio peritale del Codacons all'ingresso del teatro Moderno ."Le risposte dei periti ai quesiti del gip - ha aggiunto - si limitano a ricostruire la dinamica dell'incidente fino all'affondamento della nave, ma trascurano quelle che potrebbero essere le cause della perdita di vite umane" ha concluso riferendosi al funzionamento della strumentazione di bordo.

AVVOCATO AMBROSIO - "Ambrosio non c'entra nulla. Credo sia uno dei tanti ufficiali che si e' dato da fare, senza ancora avere avuto l'ordine di abbandonare la nave, per far scendere a terra i passeggeri". Lo ha detto l'avvocato Salvatore Catalano, legale di Ciro Ambrosio primo ufficiale in plancia indagato insieme a Schettino.

 

schettino SCHETTINO VA A GROSSETO GENNY MANZO SCHETTINO VA A GROSSETO GENNY MANZO SCHETTINO IN PARTENZA PER GROSSETO GENNY MANZO Schettino Quinta Colonna jpegSCHETTINO A QUINTA COLONNA DA SALVO SOTTILE jpegNAUFRAGIO CONCORDIA TURISTI DELLORRORE NAUFRAGIO CONCORDIA LE SCIALUPPE INCLINATE LA FALLA DELLA COSTA CONCORDIA SOTTACQUQ COSTA CONCORDIA concordia spiaggia x concordia al tramonto Costa ConcordiaCosta Concordia

Ultimi Dagoreport

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER?