giuseppe recchi arnaud de puyfontaine

FUOCO E FIAMME ALL'ASSEMBLEA TELECOM - RECCHI: ''CDA UNITO E COMPATTO'', MA VIVENDI VUOLE PIAZZARE I SUOI 4 CONSIGLIERI. PUYFONTAINE: ''SERVE AZIONARIATO STABILE''. E COL SUO 20,5% PUÒ VENDICARSI DELL'OPPOSIZIONE DEI FONDI BLOCCANDO LA CONVERSIONE DELLE AZIONI RISPARMIO - PRIMO FLOP PER COSTAMAGNA-GALLIA

costamagnacostamagna

1. IL PRIMO FLOP DI COSTAMAGNA-GALLIA

Dagonota

Primo grande capitombolo della coppia Fabio Gallia-Claudio Costamagna: i super bankers posizionati un paio di mesi fa da Matteuccio Renzi alla guida della Cassa Depositi stanno per incagliarsi proprio su quella Telecom Italia sulla quale erano stati chiamati a vigilare. Dopo che Costamagna ha sbandierato ai quattro venti di aver portato l'investitore Xavier Niel da Renzi, si sono infatti fatti fregare proprio dall'altro grande investitore di Telecom Vincent Bollorè.

 

fabio gallia e signorafabio gallia e signora

Che dopo aver fatto credere a tutti di voler approvare la conversione delle azioni risparmio e aver convinto molti fondi a votare a favore dell'allargamento del consiglio Telecom da 13 a 17 membri per fare spazio a quattro dei suoi uomini, due giorni fa ha comunicato alla stampa che boccerà la conversione. Ledendo non di poco gli interessi dei normali investitori. E meno male che Gallia e Costamagna erano stati nominati apposta. 

 

2. TELECOM:AL VIA ASSEMBLEA, PRESENTE 55,66% CAPITALE ORDINARIO

RECCHI ARNAUD DE PUYFONTAINERECCHI ARNAUD DE PUYFONTAINE

 (ANSA) - Si apre senza sorprese l'assemblea di Telecom. Presente, annuncia il presidente Giuseppe Recchi dichiarando regolarmente aperta l'assemblea, il 55,66% del totale delle azioni ordinarie. Dalla lettura del libro soci oltre a Vivendi con il 20,53%, tra gli azionisti rilevanti appaiono Jp Morgan (2,65% con diritto di voto e 1,87% senza diritto di voto) e Bank of China (2,07%).

 

3.RECCHI, CDA UNITO E COMPATTO

 (ANSA) - Il cda di Telecom ''è unito e compatto'' lo ribadisce il presidente di Telecom Giuseppe Recchi prima di lasciare la parola all'ad Marco Patuano, in apertura dell'assemblea dei soci. "Vi posso assicurare è uno dei migliore di quelli che ho conosciuto. E' indipendente - sottolinea - il percorso migliore per il per comportamento, equilibrio e oggettività". Recchi richiama i soci al loro ruolo ''siete voi che indicherete quale riterrete il percorso migliore per il nostro gruppo'' e ribadisce il principio della ''separazione tra le decisioni che riguardano gli azionisti e le decisioni che riguardano la gestione''.

 

4.RECCHI,CONVERSIONE ALLINEA INTERESSI TUTTI SOCI

marco patuano ad telecom italiamarco patuano ad telecom italia

 (ANSA) - L'operazione di conversione delle azioni di risparmio ''coniuga aspetti di buon governo a benefici legati al rafforzamento patrimoniale''. Il presidente di Telecom Giuseppe Recchi ripete le ragioni dell'operazione aprendo la discussione in assemblea. ''Con un'unica tipologia di azioni si allineano gli interessi di tutti gli azionisti'' e dal punto di vista del rafforzamento patrimoniale l'operazione si inserisce ''nella linea d'azione del cda per dotare il gruppo delle risorse finanziarie necessarie per dare ulteriore impulso al piano di sviluppo delle reti a banda ultra larga''.

 

5.TELECOM: DE PUYFONTAINE, SERVE AZIONARIATO STABILE

(ANSA) - "Bisogna lavorare in piena sintonia su obiettivi condivisi'' perchè a Telecom serve ''un azionariato stabile''. Il ceo di Vivendi Arnaud De Puyfontaine prende la parola in assemblea e parlando in italiano spiega le ragioni della loro proposta di allargare il cda e di inserire 4 suoi rappresentanti.

 

6.DE PUYFONTAINE, CREDIAMO NEL SUO POTENZIALE

ARNAUD PUYFONTAINE AD VIVENDIARNAUD PUYFONTAINE AD VIVENDI

 (ANSA) - "Crediamo nel potenziale di Telecom, per questo abbiamo deciso di investire crescere nell'azionariato''. Lo spiega l'ad di Vivendi e mostrando la crescita del titolo da agosto ripete ''ci abbiamo visto giusto e crediamo ci sia ancora spazio per crescere''. ''Siamo investitori industriali, non abbiamo motivazioni finanziarie, crediamo nel valore aggiunto che può dare una società di tlc quando si associa a una media.

 

7.TELECOM ALLO SCONTRO IN ASSEMBLEA - VIVENDI SALE AL 20,5% E NON ACCETTA ACCORDI SUI 4 POSTI IN CDA. CROLLANO LE RISPARMIO: -10,6%

Maddalena Camera per “il Giornale

 

Si preannuncia infuocata l' assemblea dei soci Telecom Italia, prevista oggi a Milano.

La proposta di conversione delle azioni di risparmio rischia il naufragio. Ed è nata sotto una cattiva stella: prima le incomprensioni tra l' ad Marco Patuano e il presidente Giuseppe Recchi, poi il dietrofront del socio forte Vivendi.

giuseppe recchigiuseppe recchi

 

Il gruppo francese ha prima dato parere favorevole all' operazione ma poi ha cambiato idea, annunciando l' astensione, quando i fondi di investimento si sono opposti all' entrata in cda dei suoi quattro candidati. Il risultato è che oggi l' assemblea, a meno di un accordo dell' ultima ora, difficilmente troverà i numeri per far approvare la conversione delle risparmio, operazione per la quale servono i due terzi del capitale presente. Oggi in assemblea è infatti atteso il 55,6% del capitale.

 

Resta aperto invece l' esito della mozione con cui i francesi puntano a quattro posti in cda. Secondo alcune ricostruzioni Parigi, tra le quote dirette e quelle dei soci «vicini», potrebbe infatti contare fino al 28% dei voti e quindi potrebbe riuscire imporre la propria linea. Difficilmente comunque accetterà una soluzione di ripiego, come avere un paio di posti nel board.

 

In particolare Parigi ha contestato le condizioni per la conversione delle risparmio, sostenendo che con i 9,5 centesimi di conguaglio previsti entrano in cassa 570 milioni.

xavier niel xavier niel

Mentre se si chiedessero 12,5 cent, salirebbero a 750 milioni. Ieri le Telecom di risparmio sono così crollate in Borsa perdendo il 10,66%, un mezzo sgambetto ai fondi, che hanno molte azioni della categoria.

 

Giù anche le ordinarie (-1%). Vivendi è comunque sempre più l' azionista forte: ha acquistato un altro 0,4% portandosi al 20,5%. E dato che con una percentuale non molto dissimile, il 22%, l' ex Telco (ossia il quartetto degli azionisti forti Intesa, Generali, Mediobanca e Telefonica) ha comandato per anni, anche la società francese vuole fare altrettanto. Invece i fondi, che già nella scorsa assemblea avevano preso posizione trasformando Telecom in una public company, hanno fatto sapere di non voler far entrare quattro rappresentanti di Vivendi in cda.

 

BOLLORE HAVASBOLLORE HAVAS

Assogestioni, in una lettera, aveva oltretutto ipotizzato per Vivendi, che è proprietaria della pay tv canal Plus, un conflitto di interessi sul fronte degli abbonamenti «bundle» (quelli che uniscono connettività e contenuti). Oggi in assemblea bisognerà vedere come e se voterà Jp Morgan, che ha il 10%; non è invece atteso Xavier Niel che ha posizioni in derivati di cui il 10% convertibili in azioni. Senza compromessi questo cda ha vita difficile: Vivendi potrà chiedere la revoca già il prossimo aprile. Ma per portare i suoi uomini nel board ha bisogno di voti e di nuovi alleati.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”