BILDERBERG? PEGGIO DEL GRANDE FRATELLO! - LO SCRITTORE LITUANO DANIEL ESTULIN SVELA IL MISTERO DEL “CLUB”: “RAGGRUPPA LE ISTITUZIONI FINANZIARIE PIÙ POTENTI DEL MONDO” - “CONTROLLA GLI STATI, CREA LE CRISI ECONOMICHE PER DESTABILIZZARE I GOVERNI E IMPORRE DITTATURE CORPORATIVE” - “NE FANNO PARTE MONTI (UN BURATTINO NELLE MANI DELLE LOBBY) E DRAGHI” - “LILLI GRUBER È SERVE PER DIFFONDERE L’IDEOLOGIA DEL CLUB SUI MEDIA”…

Silvia Ragusa per "Lettera 43"

Del Club Bilderberg si sa poco o niente. Le cronache lo descrivono come un circolo quasi massonico, i cui componenti appartengono alle alte sfere dell'economia e della società. E, in virtù di questo ruolo, assumono decisioni importanti sugli equilibri mondiali.
Le riunioni annuali sono off limits per i comuni cittadini o per la maggioranza dei giornalisti.
Lo scrittore investigativo e giornalista lituano Daniel Estulin, però, sul club ha scritto fiumi d'inchiostro.

Nipote di un ex agente del Kbg e lui stesso talvolta indicato come 007, Estulin nel 2005 ha pubblicato Il club Bilderberg, diventato un best-seller internazionale tradotto in 24 lingue, in cui ha svelato parecchi retroscena sul club, sulla cui veridicità, ovviamente, non è possibile avere riscontri.

A pochi giorni dall'ultima riunione del Bilderberg in Virginia, che ha fatto discutere per la vociferata presenza della giornalista italiana Lilli Gruber, Lettera43.it ha intervistato l'autore lituano.

La conversazione si è svolta, per sua esplicita richiesta, solo via email, quindi non c'è stato modo di approfondire alcune risposte sibilline nè di declinarne meglio altre piuttosto tranchant e discutibili, ma Estulin si prende le responsabilità delle sue affermazioni.

DOMANDA. Partiamo dall'inizio. Cos'è esattamente il club Bilderberg?
RISPOSTA. È una riunione di persone che rappresentano una certa ideologia. Un mezzo per mettere insieme le istituzioni finanziarie più potenti di tutto il panorama economico mondiale.

D. Quale ideologia?
R. È stato uno strumento molto importante delle strutture oligarchiche durante la guerra fredda perché gli interessi privati finanziari furono capaci di imporre le loro politiche ai governi sovrani.

D. Tutto suona così misterioso da sconfinare nella fantascienza...
R. Bildergberg non è un mondo di fantasia cartesiano. Non parliamo della Guerra delle Galassie o del Signore degli Anelli.

D. E quindi cosa fanno i suoi membri?
R. L'idea che sta dietro questi incontri è creare quella che loro chiamano l'aristocrazia dell'intento tra le élite europee e nordamericane per gestire il pianeta.

D. Cioè?
R. Creare una rete globale per controllare gli Stati.

D. In che modo?
R. Gli accordi di Bretton Woods, per esempio, sono frutto delle decisioni del club che ha il potere di influenzare il Fondo monetario internazionale e la stessa Banca mondiale. È alla base di tutte le crisi finanziarie, sempre più frequenti e profonde.

D. E perché dovrebbero provocare le crisi?
R. Per creare un'enorme truffa finanziaria e controllare il mondo.

D. Chi ci guadagna?
R. Col pretesto di voler salvare l'economia, si stanno trasferendo enormi quantità di debiti dalle banche private ai conti dei governi. I debiti sono così ingenti che non verranno mai ripagati. E i governi collasseranno.

D. Ma il club Bilderberg cosa intasca?
R. Centra l'obiettivo: rimpiazzare i governi attuali con dittature corporative.

D. Converrà che la versione è un po' fumosa...
R. Mi lasci raccontare. Nella riunione del club del 1968 in Canada, George Ball, un banchiere di Lehman Brothers ed ex sottosegretario agli affari economici sotto i presidenti John Kennedy e Lyndon Johnson, annunciò un progetto per costruire quella che fu definita l'Impresa mondiale SA. L'idea era creare una nuova forma di governo che distribuisse in maniera più equa le risorse del mondo. Altrimenti detto, la globalizzazione.

D. Quindi la globalizzazione sarebbe l'Impresa mondiale SA?
R. I bancari delle grandi industrie e delle multinazionali oggi governano il mondo, più di qualsiasi potente Stato. In un certo senso è come essere tornati ai tempi della Compagnia britannica delle Indie orientali, ma in chiave moderna.

D. E come reagisce il Bilderberg alla crisi dell'Eurozona?
R. Niente. Grecia e Spagna sono già Paesi morti.

D. Ma lei come fa ad avere tutte queste informazioni?
R. Nel 1992 una persona legata ai servizi segreti russi mi parlò per la prima volta di questo misterioso club mentre mangiavamo in un ristorante spagnolo, a Toronto. Da allora non ho smesso di chiedere.

D. Ha partecipato a qualche riunione del Bilderberg?
R. Non sono mai invitato. Ho accesso alle informazioni grazie agli informatori dentro il Club.

D. Ci dica allora se è vero che il presidente del Consiglio italiano Mario Monti è stato invitato all'ultima riunione, in Virginia.
R. Monti fa parte del Bilderberg da sempre. Ma in Italia non dovreste dargli tutta questa importanza. È solo un burattino nelle mani di lobby e potenti. È stato anche a Stresa nel 2004 e a Rottach-Egern, in Germania, nel 2005.

D. Chi sono gli altri invitati italiani del club?
R. Tutti i più importanti. La famiglia Agnelli, Monti, Giulio Tremonti, Mario Draghi, Franco Bernabè, Tommaso Padoa-Schioppa, Paolo Scaroni.

D. Perché hanno invitato anche la giornalista Lilli Gruber?
R. Perché ha origini ebraiche ed è una persona conosciuta e carismatica, una qualità che serve per infondere le idee del Bilderberg agli italiani attraverso i mezzi di comunicazione di massa come la televisione.

D. Lei è andato al Parlamento europeo a parlare del Bilderberg con Mario Borghezio, non certo un politico molto inserito...
R. Per forza, Monti non mi invita, né Draghi.

D. Ma quelli del Bilderberg perché le passano ancora informazioni dopo la pubblicazione del libro?
R. Questi sono affari tra loro e me.

D. È vero che suo nonno lavorava come spia per il Kgb, i servizi segreti russi? Ci possiamo fidare?
R. È vero. Anch'io ho lavorato per il Kgb. Tutto può essere vero e tutto può essere una bugia in questo mondo di fumi e specchi.

 

IL MARRIOT DI CHANTILLY IN VIRGINIA SEDE INCONTRO BILDERBERG PROTESTE DI OCCUPY BILDERBERG OCCUPY bilderberg jpegIL MARRIOT DI CHANTILLY IN VIRGINIA SEDE INCONTRO BILDERBERG OCCUPY bilderberg jpegDANIEL ESTULIN club bilderbergclub bilderberg 001FRANCO BERNABE E SIGNORA GRUBER LILLI MARIO DRAGHI MARIO MONTI

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...