vincenzo onorato

SEGNALI DI RIPARTENZA DOPO IL COVID - ONORATO CERCA L'ACCORDO CON I CREDITORI PER MOBY-TIRRENIA. L' OBIETTIVO DELLA FAMIGLIA È UNA PROCEDURA IN BONIS DI RISTRUTTURAZIONE E DI MANTENERE IL CONTROLLO DELL' AZIENDA. DAL PUNTO DI VISTA INDUSTRIALE IL COVID-19 HA COLPITO IL GRUPPO MA LA STAGIONE È RIPARTITA VELOCEMENTE E LE PREVISIONI PER FINE ANNO VENGONO RIVISTE DI SETTIMANA IN SETTIMANA

VINCENZO ONORATO

 

Carlo Festa per ''Il Sole 24 Ore''

 

Richiesta di concordato in bianco, propedeutica a una procedura di 182 bis, per il gruppo Moby-Tirrenia. Ieri i cda di Moby e Tirrenia hanno deciso di avviare una domanda prenotativa in bianco in modo da arrivare a trovare un accordo con i creditori entro i termini previsti (al massimo 180 giorni). Così la famiglia Onorato (affiancata dallo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli) cerca di rompere gli indugi e di affrettare il processo di ristrutturazione dell' azienda per trovare un' intesa con obbligazionisti, banche e Stato (coinvolto per la vicenda Tirrenia).

 

«La domanda prenotativa in bianco - spiega Achille Onorato, amministratore delegato del gruppo Moby - è stata fatta per velocizzare i tempi di un accordo con i creditori facilitandone il dialogo in un momento in cui assistiamo a un trend molto positivo delle attività: cercheremo di salvaguardare i creditori del gruppo, come sempre abbiamo fatto nel passato.

 

Un accordo di ristrutturazione con gli obbligazionisti era stato già quasi raggiunto, ma poi una serie di ragioni, tra cui il Covid-19, ha bloccato tutto.

 

TIRRENIA jpeg

Anche sulla governance dell' azienda, che deve evolvere seguendo la crescita del gruppo, c' erano stati dei progressi con i bondholder. L' accordo dovrà essere però bilanciato per tutti». Quindi la vicenda pare tornare su un tavolo negoziale: gli stessi bondholder sono pronti a trovare una soluzione condivisa. Questi ultimi sono in gran parte hedge fund riuniti in un consorzio, rappresentati dall' advisor Houlihan Lokey, e hanno acquisito l' obbligazione Moby (da 300 milioni di euro con scadenza 2023) sul mercato secondario. Una fonte vicina al comitato degli obbligazionisti spiega che gli investitori sono in attesa di avere un segnale da Moby.

 

Strada in discesa dunque per un accordo? Gli ostacoli da superare sono in realtà ancora diversi e le parti dovranno lavorare per venirsi incontro.

 

È il caso di rammentare come sia su Moby sia su Tirrenia dall' autunno scorso i toni sono stati accesi: con l' istanza di fallimento degli obbligazionisti (poi bocciata al Tribunale di Milano) e con l' intervento dei commissari di Tirrenia che hanno prima provveduto a sequestrare i conti del gruppo e poi le navi per tutelare il credito dello Stato da 180 milioni di cui 115 milioni scaduti. Con le stesse banche, esposte per 160 milioni, la situazione si era deteriorata ma ora il dialogo sembra essere ripartito.

 

L' obiettivo della famiglia Onorato resta definito: una procedura in bonis di ristrutturazione, al termine della quale vengano ripagati, per quanto possibile i creditori. La famiglia punta a mantenere il controllo dell' azienda.

vincenzo onorato

 

Dal punto di vista industriale il Covid-19 ha colpito il gruppo ma la stagione è ripartita velocemente e le previsioni per fine anno vengono riviste di settimana in settimana. C' è attesa per il bilancio nel 2019 che, causa ristrutturazione, non è ancora stato approvato, ma dovrebbe chiudersi con un giro d' affari attorno ai 600 milioni di euro e un margine operativo lordo quasi raddoppiato rispetto al 2018. Secondo le previsioni di alcuni analisti, il giro d' affari dovrebbe essere attorno 610-620 milioni, con un Mol ricorrente di 75 milioni (l' anno scorso era 37,4 milioni). Il gruppo dovrebbe però chiudere l' anno in perdita causa le eventuali svalutazioni.

 

achille onorato

«Il gruppo punta a concentrarsi - dice Achille Onorato - sui traghetti e sul trasporto di merci e persone. Per quanto riguarda la divisione rimorchiatori stiamo lavorando per concretizzare un accordo strategico». La richiesta di concordato in bianco, anche per Tirrenia, sarà alla base del dialogo con i commissari: «Il Governo ha prorogato di un anno la convenzione (dalla quale il gruppo ottiene un sussidio di 72 milioni ndr) - indica Achille Onorato - Per questo ci atteniamo a quello che deciderà l' esecutivo: anche se è chiara la differenza di redditività fra le rotte di libero mercato e quelle convenzionate».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?