SPREAD BTP-BUND STABILE A 186 PUNTI - PIRELLI: LA QUOTA DI CAMFIN PASSA PER IL 50% A ROSNEFT E IL RESTANTE 50% A “NUOVE PARTECIPAZIONI” E BANCHE

1 - SPREAD BTP-BUND APRE STABILE A 186 PUNTI. RENDIMENTO AL 3,4%
(ANSA) - Lo spread tra Btp e il Bund apre stabile a 186 punti, gli stessi livelli della chiusura di venerdì, con un rendimento al 3,4%.

2 - BORSA: REFERENDUM CRIMEA NON SPAVENTA LISTINI UE, MILANO APRE A +0,8%
Radiocor - L'esito del referendum in Crimea, che ieri ha votato a larga maggioranza per l'annessione alla Russia, non spaventa i listini eur opei. In avvio Londra (+0,09%) Parigi (+0,24%) e Francoforte (+0,13%) hanno aperto sopra la parita'. Milano fa meglio di tutte con il Ftse Mib che sale dello 0,79% e il Ftse All Share dello 0,72%. Vanno bene, in particolare, i bancari con Bpm che avanza del 2,46% e Unicredit del 2,03%. bene anche Unipolsai (+1,88%) che nel fine settimana ha annunciato la cessione ad Allianz di un pacchetto di attivita' assicurative ex Milano Assicurazioni per 440 milioni.

Pirelli, invece, cede l'1,5% ed e' il peggior titolo del listino principale dopo l'annuncio che i russi di Rosneft sono entrati con il 50% delle quote nel capitale di Camfin, la holding che detiene la maggioranza relativa delle quote della societa' degli pneumatici. Sul mercato dei cambi, euro in leggero calo a 1,3883 (1,3914 dollari venerdi') e a 140,98 yen (141,10, mentre il rapporto fra dollaro e yen si attesta a 101,57 (101,41). Stabile il prezzo del petrolio (-0,05%) con il future aprile sul Wti che segna 98,84 dollar i al barile.

3 - BORSA TOKYIO: CHIUDE IN CALO DOPO REFERENDUM IN CRIMEA (-0,35%)
Radiocor - Chiude con il segno meno la seduta della Borsa di Tokyo con gli investitori preoccupati per l'esito del voto di domenica in Crimea che ha portato ad un plebiscito per l'annessione della regione ucraina alla Russia. L'indice Nikkei dei titoli guida chiude a 14.277,67 punti, in calo di 49,99, punti pari a un ribasso dello 0,35 per cento. Il listino ha recuperato nel finale dal minimo nel durante (14.203 punti) e prosegue nella tendenza negativa che venerdi' aveva portato a una pesante perdita (-3,3%).

4 - PIRELLI: QUOTA CAMFIN PASSA 50% A ROSNEFT, 50% NUOVE PARTECIPAZIONI E BANCHE
Radiocor - Unicredit, Intesa Sanpaolo, Clessidra e Nuove Partecipazioni hanno raggiunto oggi un accordo di massima con Rosneft per la realizzazione di un'operazione che prevede da un lato l'uscita da parte di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Clessidra dalla partnership esistente in Lauro61/Camfin e il contestuale parziale reinvestimento da parte di Unicredit e Intesa Sanpaolo in una nuova partnership, anche tramite costituzione di un apposito veicolo, in cui Rosneft avra' il 50% e il restante 50% sara' detenuto da una 'newco' composta da Nuove Partecipazioni all'80% e, con una quota del 10% ciascuna, da Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Questa nuova partnership deterra' la partecipazione Pirelli oggi posseduta da Lauro61/Camfin. Lo comunica una nota diramata da Intesa Sanpaolo. Clessidra cedera' integralmente la propria partecipazione. Il disinvestimento di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Clessidra avverrebbe valorizzando a 12 euro per azione la partecipazione Pirelli. L'operazione, le cui modalita' tecniche di realizzazione saranno definite compiutamente nei prossimi giorni, sara' soggetta all'approvazione dei competenti organi societari dei diversi soggetti interessati e all'eventuale autorizzazione delle competenti autorita'.

5 - MORNING NOTE
Radiocor

Ucraina: plebiscito in Crimea per l'annessione alla Russia. Usa ed Europa: voto illegale. Oggi le sanzioni (dai giornali).

Governo: Renzi meno F35 e via 385 caserme. Pinotti: dalla Difesa 3 miliardi. Oggi il presidente del Consiglio all'esame Merkel: 'Siamo l'Italia, non andiamo dietro la lavagna'. Bassanini: credibile pagare i debiti Pa entro settembre (dai giornali). Del Rio: 'Tagli alla spesa pubblica obiettivo obbligato. Cio' che e' deciso va fatto. Via i ministri e gli alti dirigenti che falliscono'. Intervista al sottosegretario alla presidenza del Consiglio di la Repubblica (pag.1). Tagli alla spesa da 1 miliardo per le 7mila societa' pubbliche (Il Messaggero pag.1). Camusso: 'Tasse si', precarieta' no. Da noi critiche non diktat. Il Governo si confronti'. Intervista alla leader Cgil de l'Unita' (pag.1). Pensioni: quelle d'argento nel mirino di Cottarelli. L'Inps ha fornito al Commissario tutti i numeri per eventuali tagli (QN-La Nazione pag.8). Sicurezza, in due anni 40mila uomini in meno (Il Corriere della Sera pag.1).

Fisco: la corsa delle tasse sul risparmio. Con rendimenti bassi l'imposta totale puo' superare il 40%. Gettito da 17,5 miliardi (Il Sole 24 ore pag.1). Basilico: Rendite, il doppio binario fiscale non aiuta la crescita delle imprese. Intervista all'a.d. di Kairos del Corriere della Sera (pag.15)

Lavoro: riforma in otto punti. Misure immediate solo per apprendisti e contratti a termine (Il Sole 24 Ore pag.1). Ecco l'Italia dei sussidi. Oltre 700mila assegni di disoccupazione per 20 miliardi di euro (Il Mattino pag.1).

Banche: dopo l'esame Bce ricomincera' un nuovo Risiko. Ecco le prede e i predatori (Affari&Finanza-la Repubblica pag.1).

Finmeccanica: dal piano di Pansa risparmi fino a 900 milioni (Affari&Finanza-la Repubblica pag.15). Chi comanda davvero. I pieni poteri nelle mani del capo azienda. Cambio di governance in vista delle nomine di primavera (CorrierEconomia-Il Corriere della Sera pag.1).

Sgr: nella classifica europea 2014 i gestori italiani raddoppiano. Quattro al top del FundClass: Investitori, Arca, UbiPramerica e Anima (Tutto Soldi-La Stampa pag.25).

Sorgenia: ultima chiamata per il salvataggio. Oggi il cda, previsti altri incontri in settimana (il Giornale pag.18).

Crisi: yuan, rublo e real, finisce la corsa dei Bric. Le svalutazioni presentano il conto all'euro (Affari&Finanza-la Repubblica pag.1).

Agenda digitale: Caio,' In tre mesi la Pa va online e nulla sara' piu' come prima. Da giugno scompaiono le fatture di carta'. Intervista al Commissario di Affari&Finanza-la Repubblica pag.1).

 

Pirelli re - marchioROSNEFT TORRE UNICREDITlogo intesa san paolounipoltokyo-borsaGABRIELE BASILICO FOTOGRAFA CATTELAN IN PIAZZA AFFARI

Ultimi Dagoreport

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?

arianna meloni luciano fontana formigli corrado fiorenza sarzanini urbano cairo la7 corriere della sera

DAGOREPORT - E' RIPARTITA LA “BATTAGLIA DI VIA SOLFERINO”! IL PRIMO MAGGIO SCORSO, LUCIANO FONTANA HA SUPERATO LA BARRIERA DEI DIECI ANNI ALLA DIREZIONE DEL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO. E SI INFITTISCONO I SUSSURRI E LE GRIDA DI UN CAMBIO DI GUARDIA DAL PRIMO GENNAIO 2026. NEL VISPO CERVELLO DI CAIRO FRULLA IL NOME DELLA VICEDIRETTRICE, FIORENZA SARZANINI. LE VOCI DI UNA PRIMA DONNA SULLA PRIMA POLTRONA HANNO SCATENATO MAL DI PANCIA TRA I TANTI ASPIRANTI ALLA SUCCESSIONE - MA URBANETTO È ALLE PRESE CON UN’ALTRA BRUTTA ROGNA. MALGRADO LA POLITICA DEI “DUE FORNI” (SE IL ‘’CORRIERE’’ E' FILO-MELONIANO, LA7 E' SCHIERATISSIMA CONTRO), ARIANNA MELONI HA SPORTO UNA CAUSA CIVILE DIRETTA A LA7 CHIEDENDO UN RISARCIMENTO DANNI DI 100MILA EURO PERCHÉ ‘’PIAZZA PULITA’’ BY FORMIGLI AVREBBE ORCHESTRATO UNA CAMPAGNA DENIGRATORIA CONTRO LA MOGLIE SEPARATA DI LOLLOBRIGIDA…

matteo zuppi giuseppe conte

DAGOREPORT – IL CARDINALE ZUPPI SI ACCORGE SOLO ORA CHE LA CHIESA ITALIANA HA UN PROBLEMA CON L’8 PER MILLE E ACCUSA IL GOVERNO DI AVERE “MODIFICATO IN MODO UNILATERALE LE FINALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEI FONDI” – IN REALTA’ I GUAI ECONOMICI PER LA MASTODONTICA STRUTTURA DELL’EPISCOPATO ITALIANO SONO NATI CON IL PRIMO GOVERNO CONTE, CHE HA MODIFICATO PER PRIMO IL MODELLO PER L’ASSEGNAZIONE DELL’8 PER MILLE – EPPURE, QUANDO PEPPINIELLO, PRESSOCHÉ SCONOSCIUTO, DIVENNE PREMIER, LA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIA ESULTÒ. NIPOTE DI UN FRATE CAPPUCCINO, DEVOTO DI PADRE PIO, SEMBRAVA QUASI UN DONO DELLA DIVINA PROVVIDENZA. INVECE CONTE E LE TRUPPE LAICISTE DEL’M5S HANNO PRODOTTO LE LEGGI PIÙ DANNOSE DEGLI ULTIMI 50 ANNI PER LE CONFESSIONI RELIGIOSE…

giorgia meloni matteo salvini elly schlein giuseppe conte bonelli fratoianni

DAGOREPORT - L’ESITO DEL REFERENDUM, LANCIATO DALLA SETE DI POTERE DI LANDINI IN CUI SONO CADUTI GLI INETTI SCHLEIN E CONTE, HA SPINTO UNA BEFFARDA MELONI A CANTARE VITTORIA DETTANDO AI SUOI GAZZETTIERI CHE IL RISULTATO “RISCHIA DI INCHIODARMI A PALAZZO CHIGI PER DIECI ANNI”. COME SE IL 70% CHE SE N'È FREGATO DI ANDARE A VOTARE, SIA TUTTO A FAVORE DELLA DESTRA. UNA FURBATA DA VENDITORE DI TAPPETI PERCHÉ IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI NON E' PER NIENTE DIPINTO DI ROSA. A PARTE LA DISCRIMINANTE GEOPOLITICA, CHE VEDE IL TURBO-SOVRANISMO ANTI-UE DI SALVINI COZZARE CON IL RIPOSIZIONAMENTO EURO-PPE DELLA CAMALEONTICA DUCETTA, IL PASSAGGIO PIÙ DIFFICILE ARRIVERÀ CON LE REGIONALI DEL PROSSIMO AUTUNNO, DOVE RISCHIA SERIAMENTE DI PERDERE LE MARCHE MENTRE IL VENETO È APPESO ALLE MOSSE DI ZAIA. I TIMORI DELLA MELONI SI SONO APPALESATI QUANDO È SBUCATO IL NASO AD APRISCATOLE DI DONZELLI ANNUNCIANDO UN’APERTURA SUL TERZO MANDATO CON LO SCOPO DI LANCIARE UN SALVAGENTE A SALVINI E NELLO STESSO TEMPO MANDARE ALL’ARIA IL CAMPOLARGO IN CAMPANIA - DALL'ESITO DELLE REGIONALI LA SGARBATA PREMIER DELLA GARBATELLA CAPIRA' SE HA I NUMERI PER ANDARE AL VOTO ANTICIPATO SENZA SALVINI TRA I PIEDI…