SPREAD BTP-BUND A 345 PUNTI - INCERTE LE BORSE EUROPEE CHE ATTENDONO I DATI USA SUL LAVORO: MILANO -0,2% - FIAT PERDE QUOTA (-0,53%), SALE LUXOTTICA (+0,17) - SPOSITO LASCIA IL BOARD DI MOBY - INVESTITORI E ANALISTI CONTRO LO SCAMBIO DI BOND “AGGRESSIVO” DI INTESA SANPAOLO - MONTI, INCONTRA PEER STEINBRUCK, IL CANDIDATO CANCELLIERE DELLA SPD…

1 - SPREAD BTP BUND STABILE A 345 PUNTI...
ANSA) -
Il differenziale tra i Btp italiani ed i bund tedeschi è stabile in apertura di giornata a 344,9 punti, praticamente sugli stessi livelli di ieri sera (347 punti). Il rendimento dei titoli decennali è al 4,91%.

2 - BORSA: AVVIO ALL'INSEGNA DELL'INCERTEZZA, -0,2% MILANO...
Radiocor -
Avvio all'insegna dell'incertezza per le Borse europee, in una giornata clou per il mercato Usa: saranno infatti diffusi i dati sul mercato del lavoro. Milano cede lo 0,3% e Parigi lo 0,23%. Se Francoforte oscilla attorno alla parita', Madrid e' in controtendenza e sale dello 0,19%. A Milano sono deboli le azioni delle banche. Le Fiat continuano a perdere quota (-0,53%), risentendo ancora delle preoccupazioni per la situazione finanziaria e dopo le ennesime dure critiche rivolte dall'imprenditore Diego Della Valle ai vertici del gruppo.

Critiche alle quali si e' unita anche il ministro, Elsa Fornero, che ha invitato l'azienda a soprassedere sulla mobilita' a Pomigliano. Luxottica sale dello 0,17%, dopo l'annuncio dell'accordo di esclusiva per acquisire la francese Alain Mikly. Sul fronte dei cambi, l'euro ha perso quota sul dollaro, scendendo a 1,2897 dollari (ieri a 1,2941). L'euro-yen e' invece e' piu' stabile e tratta a 103,62 (103,69), mentre il dollaro-yen e' pari a 80 ,31. E' debole il petrolio: il Wti perde lo 0,5%, attestandosi a 86,62 dollari al barile.

3 - BORSA TOKYO: CHIUDE IN RIALZO DOPO DATI USA POSITIVI, NIKKEI +1,2%...
Radiocor -
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, spinta dai dati macro americani positivi diffusi ieri e dall'indebolimento dello yen. L'indice Nikkei ha archiviato l'ultima seduta della settimana in positivo con un +1,17% a 9.051,22 punti, mentre il piu' ampio indice Topix e' salito dell'1,18% a 752,09 punti.

In calo il titolo Sharp (-2,4%) dopo il profit warning sulla fine dell'esercizio. Le stime sono ora per una perdita netta di 450 miliardi di yen (4,5 miliardi di euro) per l'esercizio 2012/2013, a causa soprattutto dei risultati deludenti degli schermi Lcd. In calo del 5,4% Panasonic dopo il tonfo di quasi il 20% della vigilia dopo la trimestrale. Oggi Standars&Poor's ha annunciato di aver tagliato a BBB il rating sul debito a lungo termine del gruppo.

4 - SE ANCHE SPOSITO LASCIA IL BOARD DI MOBY...
C.Fe. per il "Sole 24 Ore" -
Non c'è tregua tra i soci di Cin, la Compagnia Italiana di Navigazione nata dalle ceneri di Tirrenia. Su opposti fronti sono infatti Moby, società dell'armatore Vincenzo Onorato che possiede dopo la privatizzazione della ex-flotta di Stato il 40% di Cin, e i soci di minoranza, guidati da Clessidra, fondo guidato da Claudio Sposito. Il primo round c'è stato ai primi di ottobre con le dimissioni di Vincenzo Onorato dal consiglio di amministrazione di Compagnia Italiana di Navigazione (insieme col figlio Alessandro e il comandante Giuseppe Savarese) sostituiti da altri tre consiglieri, espressi sempre da Moby.

Tuttavia in questi giorni, c'è stato un nuovo capitolo del braccio di ferro. Lo scontro, dalla Compagnia Italiana di Navigazione, si è infatti esteso anche su Moby, dove Clessidra è socio finanziario. Così a dimettersi, questa volta da consigliere della società di trasporti via mare è stato proprio Sposito, sostituito da Paolo Bassi come rappresentante del private equity.

È invece restato, almeno per ora, nel board di Moby l'altro rappresentante del fondo, cioè Matteo Ricatti. Motivo dei contrasti fra Onorato e Clessidra sono la mancata fusione tra Cin e Moby, che l'armatore vorrebbe anticipare sui tempi previsti, e la gestione operativa della ex-Tirrenia. Una vicenda amara, anche alla luce delle attese che c'erano sulla privatizzazione della flotta di Stato, e per la quale per ora non si vede una via d'uscita.

5 - «L'AGGRESSIVA» INTESA SCAMBIA I SUOI BOND...
Ma.Fe. per il "Sole 24 Ore" -
Una proposta «aggressiva» e «gamechanging». Non vanno per il sottile investitori e analisti di fronte all'offerta di scambio di bond lanciata la settimana scorsa da Intesa Sanpaolo. L'operazione, varata il 25 ottobre e incentrata su alcuni titoli subordinati Lower Tier II di propria emissione, ha fatto parecchio rumore su Internet: come riportato anche dal Financial Times, ad accendere le proteste di sottoscrittori e addetti ai lavori, è stata la decisione della banca di offrire come "merce di scambio" nuovi titoli senior (e non un rimborso cash), ma soprattutto di rimuovere la clausola call ai bond che non verranno scambiati.

In pratica, chi decide di non aderire all'offerta resterà in possesso dei titoli ma si vedrà tolta la possibilità che la banca richiami anticipatamente il prestito obbligazionario, una delle caratteristiche più significative per la determinazione del valore (e del prezzo) del bond stesso.

Obiettivo dello scambio, spiega la banca nella nota informativa, è quello di «ottimizzare sia la composizione del patrimonio di vigilanza attraverso l'incremento del proprio Core Tier 1 Capital, sia il costo del funding»; e in effetti, senza opzione call i titoli "peseranno" di più ai fini dei requisiti patrimoniali di Basilea 3 della banca. Però, si domandano gli investitori, il gioco vale davvero la candela visto il danno in termini di reputazione? E ora - aggiungono gli analisti - non è che altre banche seguiranno la stessa strada?

6 - MORNING NOTE...
Radiocor

Milano: il presidente del Consiglio, Mario Monti, incontra Peer Steinbruck, il candidato cancelliere della Spd.

Roma: il ministero dell'Economia diffonde il dato sul fabbisogno del settore statale ad ottobre

CRISI: Romney all'attacco, con Obama diventeremo come Spagna e Italia (dai giornali). 'La Germania non deve umiliare i Paesi del Sud'. Intervista all'ex ministro delle Finanze tedesco, Steinbruck (Corriere della Sera, pag. 17). Grecia, bocciati i tagli alle pensioni. Salvataggio a rischio (dai giornali)

GOVERNO: Proteste contro le nuove Province, piano anche per tagliare le prefetture. Per il Fondo Monetario 'riforme buone ma vanno attuate' (dai giornali). La loro attuazione sale al 17,4% (Il Sole 24 Ore, pag. 2 e 3). Berlusconi, non faremo campagna anti-Monti (dai giornali). Dal 2013 le aziende verranno saldate in 30-60 giorni, recepita la direttiva Ue (dai giornali).

FONDAZIONI: Dai rinnovi di Intesa Sanpaolo all'ipotesi di spin-off di Unicredit, i grandi Enti snodo delle scelte (Il Sole 24 Ore, pag.23). Senza Provincia il Monte scricchiola (Il Sole 24 Ore, pag. 23)

FIAT: Licenziamenti a Pomigliano, Elsa Fornero chiede che si fermino. Critiche da Passera (dai giornali)

CREDITO: Cdp, il Tesoro decide sulla conversione (Il Sole 24 Ore, pag. 23). I banchieri italiani incassano 134 milioni (dai giornali). Back office Montepaschi, Bassilichi adesso frena (Il Sole 24 Ore, pag. 24). Lloyds in rosso sulle polizze truffa (Il Sole 24 Ore, pag. 26)

CAMFIN: Le carte in tribunale, ecco i contenuti dell'atto di citazione dei Malacalza contro le delibere di agosto (Il Sole 24 Ore, pag.24)

SINERGIA-IMCO: Unicredit guida il rilancio delle ex holding di Ligresti (Il Messaggero, pag. 10)

FONSAI: Dall'esito delle inchieste di Milano dipendono richieste danni di Sator e Palladio fino a 800 milioni (Il Giornale, pag. 19)

INFRASTRUTTURE: Adr in contesa con il Tesoro sulle tutele della concessione (Il Sole 24 Ore, pag. 25). Ponte sullo Stretto, il Governo rinvia di due anni lo stop definitivo all'opera (dai giornali)

COMPAGNIE AEREE: Alitalia-Cai riduce le perdite con ricavi 'una tantum' (Il Sole 24 Ore, pag. 25). Bravofly rileva l'agenzia online Rumbo e pensa all'Ipo (Il Sole 24 Ore, pag. 25)

CIN (EX TIRRENIA): Non c'e' tregua tra i soci dell'ex Tirrenia, ora Cin. Sposito lascia il board di Moby (Il Sole 24 Ore, pag.25)

HI-TECH: La crisi piega i giganti dell'elettronica. Sharp rischia il crac, Panasonic in rosso, Sony taglia i costi (dai giornali)

SANDY: Danni da quantificare. Stime Equecat ipotizzano 10-20 miliardi (Il Sole 24 Ore, pag. 26)

 

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