CON STANDARD SIAMO TUTTI PIÙ POOR - PER I PM, L’AGENZIA DI RATING “HA CAGIONATO ALL’ITALIA UN DANNO RILEVANTISSIMO: ANALISTI INESPERTI E INCOMPETENTI MIRAVANO A DESTABILIZZARE IL PAESE, ALTERANDO IL VALORE DEI TITOLI DI STATO E INDEBOLENDO L’EURO NEI MOMENTI DI MASSIMA INSTABILITà POLITICA ED ECONOMICA” - CHIUSE LE INDAGINI DI TRANI, CONSEGNATI GLI ATTI ALLA CONSOB CHE POTRÀ COSTITUIRSI PARTE CIVILE. A BREVE LA CONCLUSIONE DELL’INCHIESTA SU MOODY’S E FITCH - S&P: ACCUSE SENZA PROVE, CI DIFENDEREMO…

1 - BORSA: ATTI S&P A CONSOB, PRESTO FINE INDAGINE TRANI SU MOODY'S E FITCH
Radiocor - Michele Ruggiero, pm a Trani, e' appena arrivato in Consob per consegnare gli atti di chiusura dell'indagine su Standard&Poor's, mentre, come risulta a Radiocor, e' alle battute finali anche la parte dell'inchiesta della stessa Procura di Trani sulle altre agenzie di rating, Moody's e Fitch: l'avviso di fine indagine e', infatti, previsto entro una ventina di giorni. Riguardo al procedimento nei confronti di S&P ora la Consob potra' avere accesso agli atti, costituirsi parte civile nel futuro processo e potra' anche sollecitare l'Esma ad aprire a sua volta un'indagine.

Sul versante dell'inchiesta ora, secondo quanto prevede la legge, gli indagati possono deporre memorie e possono chiedere di essere interrogati prima che si proceda con i rinvii a giudizio. Alla base dell'apertura dell'indagine pugliese contro le agenzie di rating c'e' l'obiettivo di capire se esista un disegno preciso degli hedge fund e di altri soggetti non identificati che possa collegarsi ai giudizi negati vi espressi sui conti pubblici italiani da parte delle agenzie. Per S&P l'ipotesi di reato e' manipolazione di mercato pluriaggravata e continuata.

2 - PM, A ITALIA DANNO RILEVANTISSIMO
(ANSA) - Nell'inchiesta della Procura di Trani sul rating, si contesta a S&P l'aggravante di "aver cagionato alla Repubblica Italiana un danno patrimoniale di rilevantissima gravità ". Il pm Michele Ruggiero contesta, inoltre, l'ulteriore aggravante di fatti "di rilevante offensività " in danno dell'Italia.

3 - INCHIESTA RATING: PM,SI MIRAVA A DESTABILIZZARE ITALIA
(ANSA) - Nell'avviso di conclusione dell'inchiesta di Trani sulle agenzie di rating, il pm contesta a S&P l'aver posto in essere "una serie di artifici concretamente idonei a provocare" tra l'altro "una destabilizzazione dell'immagine, prestigio e affidamento creditizio dell'Italia sui mercati finanziari".

Oltre alla destabilizzazione dell'Italia, il documento del Pm di Trani individua nell'obiettivo degli 'artifici' dell'agenzia di rating anche "una sensibile alterazione del valore dei titoli di Stato italiano, segnatamente un loro deprezzamento" e "un indebolimento della moneta italiana ed europea 'Euro'". I cinque indagati dell'inchiesta sono il presidente di Standard & Poor's Financial Service Deven Sharma; il Managing Director del Rating di Londra Yann Le Pallec; Eileen Zhang (di S&P Europe); Frankiln Crawford Gill e Moritz Kraemer della direzione europea del rating sui debiti sovrani. L'ipotesi di accusa contenuta nell'atto di è "manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata".

Secondo il Pm di Trani i cinque, in posizione apicale dell'agenzia, "attraverso descritti artifici, a carattere informativo - costituenti condotte solo in apparenza lecite, ma effettivamente illecite per come combinate fra loro, con modalità e tempi accuratamente pianificati - fornivano intenzionalmente ai mercati finanziari, quindi agli investitori, un'informazione tendenziosa e distorta (come tale anche "falsata") in merito all'affidabilità creditizia italiana ed alle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal Governo italiano, per modo di disincentivare l'acquisto di titoli del debito pubblico italiano e deprezzarne, così, il valore".

Nell'avviso di chiusura indagini, il pm Ruggiero ricostruisce i fatti, attraverso quattro diverse date, contestualizzando i report dell'agenzia e gli effetti avuti sul mercato. E contesta le aggravanti: la "rilevante offensività giacché commessi in danno dello Stato sovrano italiano" e l' aver "cagionato alla Repubblica Italiana un danno patrimoniale di rilevantissima gravita". Si tratta di "fatti-reato - è scritto nell'atto del magistrato - commessi interamente all'estero (Londra- Francoforte) tra il maggio 2011 e il gennaio 2012" per il quale il magistrato, che per prima aprì indagine su esposto delle associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori, spiega, codice alla mano, la competenza del Tribunale di Trani.

4 - PM,INDAGINE SVELA COSA C'E'DIETRO TAPPE S&P
(ANSA) - "E' stata una indagine laboriosa perché abbiamo dovuto rileggere tutti gli episodi che erano legati in pratica alle tappe dei pronunciamenti di S&P sull'Italia, acquisendo numerosi elementi. L'indagine svela cosa c'é dietro". Lo ha detto all'ANSA il pm di Trani, Michele Ruggiero, che ha consegnato l'atto di chiusura delle indagini a S&P, una delle società di rating indagata dalla procura per i declassamenti dell'Italia, su denuncia dell'Adusbef.

L'accusa nei confronti dell'agenzia è quella di manipolazione del mercato pluriaggravata e continuata per un periodo di tempo che va dal mese di maggio del 2011 a gennaio 2012. "Una imputazione - spiega Ruggiero - che è stata comunque rivoluzionata perché prima si parlava di notizie false, non vere, ora si parla di questioni molto, ma molto più gravi". L'atto di conclusione delle indagini sarà consegnato alla Consob intorno alle 16.30-17 di questo pomeriggio, affinché valuti la possibilità che S&P possa continuare ad operare in Italia.

5 - PM,DA S&P COMUNICAZIONI MIRATE E SELETTIVE
(ANSA) - L'utilizzo in fase di elaborazione dei rating dell'Ialia ad "analisti (non identificati) inesperti e incompetenti" e comunicazioni ai mercati fatti "in maniera 'tempestiva, bensi' in maniera 'selettiva e mirata' in relazione ai momento di maggiore criticità della situazione politica economica italiana". Sono due delle contestazioni a Standard and Poor's contenute nell'avviso di chiusura delle indagini che il Pm di Trani ha consegnato alla parti nell'ambito dell'inchista sulle agenzie di rating.

6 - S&P, ACCUSE SENZA PROVE, CI DIFENDEREMO
(ANSA) - "Riteniamo che le accuse riportate siano prive di ogni fondamento e non supportate da alcuna prova". E' quanto afferma Standard and Poor's in relazione all'atto di chiusura dell'indagine da parte del Pm di Trani. "Continueremo - prosegue la nota dell'Agenzia di Rating - a difendere strenuamente le nostre azioni e la reputazione della società e delle nostre persone".

 

 

standard big BERLUSCONI-TREMONTI TRIPLA A RATING STANDARD POOR IL PRESIDENTE DELLA CONSOB GIUSEPPE VEGASMOODY'Spiazza affarifitch ratings

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”