vincent bollore arnaud de puyfontaine pietro labriola tim

TIM SULL'OTTOVOLANTE IN BORSA DOPO L’OK ALL’OFFERTA DI KKR SULLA RETE: PRIMA GUADAGNA IL 4%, POI SCIVOLA DEL 3,2%. PESA L'INCERTEZZA LEGATA ALLA CAUSA CHE STA PREPARANDO VIVENDI – LA VENDITA DELLA NETCO È UNA SCELTA OBBLIGATA PER L’EX TELECOM, GRAVATA DA OLTRE 21 MILIARDI DI DEBITO. TIM È L'UNICO OPERATORE EUROPEO A SEPARARSI DALLA SUA INFRASTRUTTURA, MA NON C’ERANO ALTERNATIVE (SE NON UN AUMENTO DI CAPITALE, A CUI GLI AZIONISTI NON HANNO MAI ACCONSENTITO) – LA SCOMMESSA DI LABRIOLA E LE CRITICHE DI VIVENDI, SECONDO CUI, SENZA NETCO, LA NUOVA TIM NON SARÀ SOSTENIBILE…

PIETRO LABRIOLA

TIM CORRE IN PREAPERTURA IN BORSA DOPO IL VIA LIBERA A KKR

(ANSA) - Corre Tim in preapertuira in Piazza Affari all'indomani del via libera del Cda all'offerta di Kkr sulla rete. Il titolo segna un rialzo teorico del 9,74%.

 

TIM NON FA PREZZO IN BORSA DOPO IL VIA LIBERA KKR

(ANSA) - Non riesce a fare prezzo Tim all'indomani del via libera del Cda all'offerta di Kkr sulla rete. Il titolo segna un rialzo teorico del 5,89% e rimane in asta di pre-apertura.

 

 

VINCENT BOLLORE

TIM CORRE IN BORSA DOPO IL VIA LIBERA KKR, +4%

(ANSA) - Parte con il botto Tim in Piazza Affari all'indomani del via libera del Cda all'offerta di Kkr sulla rete. Il titolo, dopo un prolungamento dell'asta di preapertura e un rialzo teorico fino a oltre il 9%, guadagna il 4% a 0,27 euro.

 

TIM SCIVOLA IN BORSA DOPO VIA LIBERA KKR, PESA INCERTEZZA
(ANSA)
-  Cede in Borsa Tim dopo un avvio brillante all'indomani del via libera del Cda alla cessione della rete a Kkr. Il titolo lascia sul campo il 3,2% 2,51 centesimi, in coda al resto del listino principale. Tiene invece Vivendi (+0,44% a 8,7 euro a Parigi), che ha annunciato di opporsi "con qualsiasi strumento legale" all'accordo che verrà siglato in settimana. Secondo gli analisti di Bloomberg sul titolo pesano "l'incertezza" e "una più elevata componente di 'earn-out' (la maggiorazione di prezzo riconosciuta al raggiungimento di determinati obiettivi, ndr) e l'assenza della vendita della divisione sottomarina (Sparkle)"

 

UNA MOSSA OBBLIGATA PER TAGLIARE IL DEBITO E ADESSO LABRIOLA STUDIA NUOVE ALLEANZE

Estratto dell’articolo di M.F. per “La Stampa”

 

Con il via libera da parte del cda di Tim della cessione della rete si apre una fase completamente nuova e per certi versi ignota per la società guidata da Pietro Labriola. È infatti la prima volta che un operatore di telefonia europeo si priva della sua infrastruttura principale […].

 

I PRINCIPALI AZIONISTI DI TIM - PIETRO LABRIOLA

A seguito dell'offerta di Kkr, tutti gli asset infrastrutturali di Tim ad eccezione di Sparkle […]  verranno fatti confluire in una nuova società denominata Netco e quest'ultima verrà acquisita da un veicolo controllato dal fondo americano, dal Mef (in minoranza) e in un successivo momento anche dal fondo F2i.

 

La vendita della rete di Telecom era prevista dal piano industriale presentato al mercato il 7 luglio 2022. Quel progetto partiva dall'assunto che il valore di Tim (e quello del relativo titolo in Borsa) fosse altamente sottovalutato e prevedeva per questo la scissione della società in quattro parti: il business consumer, ossia quello telefonico, il business Enterprise, ossia i servizi destinati alle grandi aziende (cloud, data center o IA), il business in Brasile e infine appunto la rete.

 

39 vincent bollore

Quando si parla di tlc, le sinergie tra proprietario della rete e fornitore di servizi di connettività sono molto alte. In gergo tecnico vengono definiti "operatori verticalmente integrati", e sono in sostanza quelli che hanno due cappelli, quello da gestore di rete e quello di fornitore di servizi. Essere "verticalmente integrati" comporta vantaggi competitivi tali per cui i grandi gruppi europei non hanno mai ipotizzato una reale separazione degli asset.

 

Il caso Tim è diverso. L'ex numero uno di Telecom, Franco Bernabé, nell'intervista a La Stampa di ieri ha spiegato il perché di questa decisione e di questo piano. «Si tratta di una scelta quasi obbligata. C'è ben poco che si possa fare al punto in cui siamo», ha detto l'ex presidente. Sulla società italiana grava infatti un debito di oltre 21 miliardi, che ormai da decenni fa da tappo a qualsiasi decisione o investimento.

 

Nessun azionista […] ha mai acconsentito a varare un aumento di capitale, che sarebbe stata la soluzione industriale più lineare per ripristinare un corretto equilibrio patrimoniale.  E così, l'abbattimento del debito è diventato col tempo una priorità.

 

henry kravis

In più, il regolatore italiano negli anni ha cercato di favorire la concorrenza inserendo sempre più paletti e vincoli per l'operatore "verticalmente integrato" ossia per Tim. Labriola, in occasione del piano, aveva spiegato al mercato che una volta ceduta la rete questi paletti cadranno e la società sarà più libera di operare commercialmente.

 

Il dibattito che ha contraddistinto il consiglio di domenica 5 novembre e che sta alla base delle critiche del primo azionista Vivendi […] è che senza Netco, la Tim che rimarrà non sarà sostenibile. È chiaro che l'incasso che proverrà da Kkr verrà utilizzato per abbattere il debito e portarlo ampiamente sotto i 10 miliardi.

 

Ma poi? Le opinioni divergono. Labriola è convinto che i flussi di cassa di Brasile ed Enterprise, peraltro entrambi in costante crescita, uniti a una rivoluzione della divisione Consumer faranno decollare la società e rialzare il titolo in Borsa. I detrattori mettono invece in evidenza che Netco porterà via almeno 2 miliardi di ebitda.

 

VINCENT BOLLORE ARNAUD DE PUYFONTAINE

Nelle slide presentate al mercato in luglio, l'ad prevedeva per Enterprise e Consumer ricavi rispettivamente per 6,5 e 3,5 miliardi di euro al 2025 con un ebitda di 1,3 e 1 miliardo. Discorso a parte per il Brasile che a fine 2022 già generava quasi 4 miliardi di fatturato per 1,8 miliardi di ebitda, ma i cui numeri saranno fisiologicamente destinati ad aumentare nei prossimi anni dopo l'acquisizione degli asset di telefonia mobile di Oi. […]

PIETRO LABRIOLA TIM PIETRO LABRIOLA PIETRO LABRIOLAPIETRO LABRIOLA

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."