benetton caltagirone del vecchio

TRUPPE E GENERALI - L'ATTIVISMO DI GALATERI PER RESTARE AL VERTICE E IL SUO "PIANO B" - DEL VECCHIO E CALTAGIRONE CONTINUANO A SALIRE, COSÌ COME I BENETTON: I SOCI ITALIANI PESANO PER IL 25,3%, QUELLI ''IMPRENDITORIALI'' SONO OLTRE IL 10. QUESTO AVRA' RIPERCUSSIONI SULL'INCONTRO CRUCIALE DEL 7-8 NOVEMBRE, QUANDO A MONACO DI BAVIERA SARANNO PRESENTATI NUMERI E PIANO DI CRESCITA. IN PRIMAVERA SCADONO I VERTICI E SONO GIA' PARTITE LE GRANDI MANOVRE…

galateri di genola

Dagonews

 

Il 71enne Gabriele Galateri è in ansia. Sa che non potrà essere riconfermato alla presidente di Assicurazioni Generali, carica che ricopre dal 2011, e sta proponendo ai soci la sua idea: modificare le norme dello Statuto per restare ancora in sella. Dovesse andar male, Galateri ha già un “piano b”: diventare presidente di Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, al posto di Maria Bianca Farina.

 

 

Laura Galvagni per ''Il Sole 24 Ore''

 

francesco gaetano caltagirone

Il prossimo 7-8 novembre l' intero board delle Generali andrà in trasferta a Monaco di Baviera per fare il punto sul business plan prima dell' appuntamento chiave del 20 novembre, quando il cda dovrà mettere l' ultimo sigillo al nuovo piano industriale. Ieri si è tenuto un primo assaggio di quello che sarà l' incontro in Germania: un consiglio di ordinaria amministrazione dove, assicura chi era presente, non è stato in alcun modo affrontato il tema centrale delle linee guida ma piuttosto sono state gettate le basi per quello che sarà il cuore del prossimo vertice tedesco.

 

La scelta di Monaco, come base per illustrare un passaggio fondamentale per lo sviluppo del Leone, risponde peraltro a una prassi consolidata in casa del gruppo, ossia quella di volare almeno un paio di volte l' anno in paesi che sono cruciali per le Generali. Questa volta è toccato alla Germania che, come detto, ospiterà un test chiave per il gruppo assicurativo.

 

LEONARDO DEL VECCHIO

Dopo il turnaround finanziario e il turnaround industriale, ora il mercato si aspetta un progetto di crescita. Attorno al quale, come è naturale, si è sviluppato un confronto acceso tra i soci forti della società. Una dialettica alimentata anche dalla nuova fotografia dell' assetto azionario del gruppo assicurativo che rispetto a cinque anni fa, quando l' ex ceo Mario Greco ha licenziato il primo piano di rilancio, è notevolmente cambiata. Mediobanca, che allora aveva il 13,3%, è scesa al 13% e sulla carta è in predicato di ridurre la quota al 10%. Il gruppo DeAgostini è passato dal 2,4% all' 1,7% ma da tempo ha inserito la partecipazione tra gli asset finanziari e come tali potenzialmente valorizzabili a certe condizioni.

 

philippe donnet gabriele galateri di genola alberto minali

Diversamente i soci "imprenditori" che nel 2013 avevano tutti assieme poco più del 6%, ora pesano per il 10,65%. Francesco Gaetano Caltagirone ha praticamente raddoppiato il pacchetto passando dal 2,2% al 4,4% e il mercato lo vede proiettato al 5%; Leonardo Del Vecchio è salito dal 2,99% al 3,25%(complici alcuni acquisti recenti); e la famiglia Benetton è passata dallo 0,9% al 3%. Un' ascesa, nel complesso, che non poteva non avere ripercussioni in termini di equilibri all' interno della compagnia. Tanto più in un momento in cui sul tavolo, oltre al piano industriale, c' è anche il rinnovo del cda.

 

alberto nagel

Storicamente i soci delle Generali sono sempre andati in fibrillazione alla vigilia del rinnovo del cda, un tempo questo accadeva ogni anno, ora ogni tre ma il clima non è cambiato. Anche se, nell' immediato, lo sguardo è tutto rivolto all' appuntamento di novembre al quale il ceo Philippe Donnet si presenterà con nuovi obiettivi da centrare e un risultato già conseguito: dall' investor day del 2016 il titolo è cresciuto del 24%, nonostante la buriana che recentemente ha investito il mercato italiano azzoppando una performance che altrimenti sarebbe stata più rotonda, contro il +15,3% di Axa e il +3,89% di Zurich.

 

Quanto al futuro, c' è attesa per le decisioni che verranno assunte dal management in tema di ripartizione delle risorse. È naturale immaginare che i denari in cassa verranno impiegati in primo luogo per dare impulso agli investimenti in innovazione, quindi per dare soddisfazione ai soci con dividendi rotondi e in terzo luogo per ridurre il debito, il mercato lo chiede da tempo, e crescere attraverso acquisizioni. Qualche tempo fa un' analisi di Mediobanca stimava che Generali potrebbe destinare fino a un miliardo per operazioni di M&A.

GILBERTO BENETTON

 

Ieri, intanto, la compagnia Generali ha annunciato il rimborso anticipato su tutti i titoli di debito perpetuo subordinato in circolazione (data esercizio opzione 19 novembre 2018) appartenenti all' obbligazione emessa nel novembre 2008 per 150 milioni.

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