twitter wall street

TWITTER BEFFA: IL SOCIAL NETWORK NON FA UN EURO DI UTILI, MA VIENE USATO PER ARRICCHIRE INVESTITORI E SPECULATORI - UN SOFTWARE ANALIZZA I MESSAGGI DI TRADER E ANALISTI E PREVEDE L'ANDAMENTO DEI TITOLI

Valerio Maccari per "Affari & Finanza - la Repubblica"

 

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A cosa serve Twitter? Ad informarsi, condividere e discutere opinioni, intrattenersi. E, a quanto pare, anche a prevedere gli andamenti del mercato azionario. Ne è convinto Olivier Berger, fondatore di iSentium, piccola società tecnologica della Florida, che ogni giorno analizza più di un milione di tweet di trader, investitori e commentatori di borsa. Obiettivo: capire il sentiment degli specialisti per indovinare, appunto, il futuro andamento del titolo.

 

Nella pratica, l’algoritmo di analisi di iSentium prende i tweet, ne isola parole chiave ed aggettivi e indentifica il giudizio implicito dell’autore rispetto allo stock in questione. Riuscendo a completare l’analisi anche se il tweet è complesso e parla di titoli azionari diversi fra loro. Il risultato dell’analisi è un indicatore direzionale che comincia ad essere preso sul serio: il servizio di iSentium ha subito conquistato già una dozzina di clienti – banche, hedge fund ma anche trader - che pagano abbonamenti nell’ordine di circa 15mila dollari al mese per l’indicatore giornaliero, considerandolo estremamente affidabile ed accurato.

 

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«Twitter - chiarisce Gautham Sastri, Ceo di iSentium - è un fenomenale conduttore di emozioni, e noi offriamo ai nostri clienti un quadro giornaliero di quello che pensano gli specialisti dei mercati finanziari». Già da qualche tempo il binomio tra Wall Street e i nuovi strumenti di previsione digitali che si basano sull’analisi dei Big Data, in particolare quelli provenienti da Twitter, si è fatto più stretto.

 

Ormai da anni, grazie a società come Dataminer, il mondo della Borsa indaga i social media – e in particolare Twitter - per carpire informazioni e individuare tendenza generali, comprese gli andamenti futuri delle azioni. L’inglese They Say Ltd, ad esempio, ha appena iniziato a vendere prodotti di sentiment-analysis basati sui Twitter, ad analisti, fondi e manager inglesi. Prodotti simili, nel principio, a quelli di iSentium.

 

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Ma con importanti differenze di algoritmo, spiega il fondatore Stephen Pullman, professore di linguistica ad Oxford: «Noi prendiamo in considerazione anche la composizionalità, un principio che esamina non solo il significato delle parole ma anche la relazione tra loro e la posizione nella frase. Le parole isolate possono esprimere un sentiment negativo o positivo, che cambia completamente quando le metti insieme in ordini vari». L’americana PsychSignal, invece, ha utilizzato una squadra di laureati in psicologia per creare un “motore di ricerca” (di buone occasioni in Borsa) che è in grado di individuare nei tweet fino a 12 differenti emozioni, tra cui rabbia, tristezza ed amore. E non si limita ai tweet, ma prende in considerazione tutti i social media frequentati dai trader, come chiarisce il fondatore Kames Crane-Baker.

 

dick costolo dick costolo

E ce ne sono altre, come Guidewave Consulting e Tashtego LLC, che ha intenzione di lanciare il proprio fondo ovviamente basato sull’ indice di sentiment, entro fine anno. Esiste, però, un fronte molto vasto di scetticismo, che ritiene che le previsioni ricavate dall’analisi dei tweet siano del tutto inaffidabili. C’è, in effetti, un caso storico di fallimento: la Derwent Capital Market, una investment firm che scometteva sulla base delle informazioni ricavate da twitter. E che ha chiuso un mese dopo l’inizio dell’attività, nel 2012, perdendo 40 milioni di dollari.

 

«Noi forniamo informazioni notoriamente utili agli investitori – mette le mani avanti Berger – ma che non possono essere l’unica ragione che spinge all’investimento». Il fondo Franklin Templeton, ad esempio, appare conscio dei pericoli. «Non siamo ancora certi se questi sentiment provenienti dai social media siano rumori o informazioni», spiega il manager del fondo David Lewis. «C’è da sottolineare, però, che quando la Russia ha annesso la Crimea le informazioni più tempestive ed affidabili sono arrivate proprio dai social media».

 

twitter annuncia il lancio in borsatwitter annuncia il lancio in borsa

La crescita dei servizi di sentiment analysis su Twitter segue da vicino l’aumento dei Big Data, ovvero l’analisi di grandi volumi di dati. Il valore di mercato è destinato a crescere con un tasso composto annuo del 40%, passando dai 3,2 miliardi di dollari del 2010 ai 16,9 del 2015: un tasso che è pari a circa 7 volte quello del mercato Ict nel suo complesso, come emerge dalle previsioni di Idc.

 

Secondo gli analisti il mercato si sta espandendo rapidamente proprio grazie alla spinta data dalle nuove soluzioni proposte dalle società emergenti come iSentium e TheySay. Oggi – stima Idc già più di mezzo miliardo di dollari è stato investito dai venture capitalist in tecnologie per i Big Data. Una torta ricchissima che interessa lo stesso Twitter social network, che ha registrato negli ultimi due trimestri una battuta d’arresta nella crescita degli utenti.

BIGDATA BIGDATA

 

E che ha deciso di capitalizzare i contenuti dei cinguettii. Da più di due anni – dicono persone informate dei fatti – la piattaforma di microblogging ha iniziato a vendere i propri big data al business, dagli hedge fund alle banche. Nella speranza di veder tornare, fra i tanti stock azionari raccomandati, anche il proprio titolo.

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