ARRIVANO I BOTTI! IL PERDENTE DI “CIUCCESSO” DELLA VALLE CONVOCA LA STAMPA PER DIRE CHE FARÀ CON RCS - IERI LA BORSA HA SCOMMESSO SU UNA SUA RITIRATA (-33%)

1 - RCS: DELLA VALLE CONVOCA CONFERENZA STAMPA A MILANO NEL TARDO POMERIGGIO
Radiocor - Improvvisa convocazione di una conferenza stampa da parte di Diego Della Valle, patron di Tod's e socio di Rcs con l'8,7% esterno al patto di sindacato, presso la sede milanese del gruppo del lusso da lui presieduto, nel tardo pomeriggio. Della Valle, che non ha ancora sciolto le riserve in merito all'adesione o meno all'aumento di capitale da 400 milioni, ha affermato di recente di essere pronto a svolgere la sua parte ma a fronte di una governance 'moderna'.

2 - RCS: CUCCHIANI, RUOLO DELLA VALLE DIPENDE DA PESO QUOTA
(ANSA) - "Della Valle è un azionista che, come tutti gli azionisti, sono apprezzati e ha il suo ruolo in funzione di quello che è il suo peso". Così risponde il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, aggiungendo: "Non differenzierei sulla base dei nomi ma sulla base del peso della quota azionaria e del contributo che possono dare".

3 - CUCCHIANI, VEDIAMO QUALI SARANNO ESITI AUMENTO CAPITALE
(ANSA) - "Credo che, intanto, dobbiamo vedere quali saranno gli esiti dell'aumento di capitale, dopodiché vedremo quale sarà la composizione dell'azionariato e da lì ripartiamo". Così il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, parlando di Rcs, a margine del forum del Comitato Leonardo.

4 - RCS: CUCCHIANI, NOSTRA QUOTA DIPENDERA' DA INOPTATO
(ANSA) - "Dipenderà anche dall'inoptato": così il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani, ha risposto alla domanda se la quota in Rcs resterà invariata. "Non è una questione di disponibilità o meno, fa parte del nostro mestiere in quanto Underwriter. Se c'é dell'inoptato, una certa quota rimane a noi. Se non ci sarà - ha proseguito - rimaniamo con quello che abbiamo".


5 - RCS: -33% IN BORSA, BOOM DI SCAMBI
Marigia Mangano per il "Sole 24 Ore"

Vendite forti tra scambi da capogiro per Rcs in Borsa dopo i guadagni scatenati dal rafforzamento della Fiat e in vista del vertice di tra Diego Della Valle e le banche socie. Le azioni del gruppo di Via Solferino hanno perso il 33,69% a 1,24 euro con scambi che hanno riguardato 20,6 milioni di azioni, pari al 18,7% del capitale. Naturale il rincorrersi di voci in Borsa che riferivano di un alleggerimento da parte di alcuni soci, dai Benetton allo stesso Della Valle fino allo scomparso Giuseppe Rotelli, con la famiglia che sarebbe decisa a uscire dalla partita Rcs.

Ieri un internal dealing di Borsa Italiana forniva solo un aggiornamento sulla cessione dei diritti: Pandette ha effettuato «a seguito della scomparsa» dell'imprenditore la vendita di altri 4,6 milioni diritti di opzione per un controvalore totale di oltre 17,2 milioni di euro. Tecnicamente, non sottoscrivendo la ricapitalizzazione, la quota in capo alla famiglia Rotelli si diluisce dal 16,6% a poco più del 4% post aumento.

I prossimi giorni saranno dunque decisivi per capire se nel corso della seduta di ieri si è proceduto a liquidare una parte della quota. Sul mercato, tuttavia, fanno notare che il forte ribasso di Rcs sarebbe strettamente tecnico e legato ad arbitraggi in vista della chiusura della ricapitalizzazione, ormai agli sgoccioli. Si vedrà.

Nell'attesa si guarda all'incontro di oggi tra Della Valle e Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca e Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, in questa partita in veste di mediatori con la Fiat di John Elkann. L'incontro, secondo quanto si apprende, era fissato da tempo e dunque ben prima che la Fiat scoprisse le carte con il rafforzamento al 20% di via Solferino.

Tuttavia ad oggi l'appuntamento non risulta in agenda dei due banchieri, tanto che c'è chi non esclude che lo stesso possa slittare a domani. Di certo i contatti sono giornalieri e la sottoscrizione della quota dell'8,7% di Rcs di proprietà di Della Valle è legata a doppio filo alle risposte che daranno i due istituti.

Tecnicamente Della Valle ha tempo fino a domani per sottoscrivere l'aumento. E lo stesso imprenditore del gruppo Tod's ha chiesto da tempo precise rassicurazioni sulla governance, sul piano e sullo scioglimento del patto di sindacato, tanto che martedì scorso ha apertamente ribadito la sua posizione in comunicato diffuso al mercato.

Tuttavia se il superamento del patto di sindacato potrebbe vedere qualche apertura da parte delle banche, appare difficile che Della Valle possa ottenere delle «promesse» sul piano industriale messo a punto dall'amministratore delegato, Pietro Scott Jovane. In più di un'occasione, infatti, il presidente del Lingotto si è dichiarato un suo difensore nonchè sostenitore delle linee strategiche finora presentate.

Proprio ieri l'amministratore delegato del gruppo Rcs ha dato qualche indicazione sull'andamento del mercato della raccolta pubblicitaria. «C'é un rallentamento sulla caduta nel secondo trimestre rispetto al primo, poi ci sono segnali positivi su alcune specifiche aree come l'online dove noi stiamo andando particolarmente bene» ha detto.

 

 

DELLA VALLE ELKANN ELKANN DELLA VALLE PERRONE ENRICO CUCCHIANI A BAGNAIAGIUSEPPE ROTELLI Della Valle allo stadioAlberto Nagel article Giovanni Bazoli SEDE CORRIERE DELLA SERA

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)