IL VATICANO CAMBIA: CARDINALI COME MANAGER - I COSTRUTTORI ITALIANI CAMPANO GRAZIE ALL’ESTERO - BANCA MB, I PM CHIEDONO L’ARCHIVIAZIONE PER FABIO ARPE - ALLA BANCA MONDIALE RIVOLTA CONTRO I TAGLI

1. SUSSURRI & GRIDA

Da "il Corriere della Sera"

 

I GRANDI LAVORI ALL’ESTERO SALVANO I CONTI DEI COSTRUTTORI

Paolo Buzzetti Paolo Buzzetti

( F.D.F. ) Se l’edilizia in Italia sta vivendo un periodo nero e le previsioni 2015 sono «drammatiche», all’estero le nostre grandi imprese viaggiano a gonfie vele: «Il fatturato è triplicato in meno di 10 anni», rivela Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance (l’associazione nazionale dei costruttori edili) nel corso della presentazione del «Rapporto 2014». I Paesi dove si lavora di più, anche grazie alla stretta collaborazione con la Farnesina, «sono l’Est Europa, su tutti Romania e Polonia ma anche i Paesi transfrontalieri del Mediterraneo», dove al momento il mercato è «sospeso a causa dell’instabilità».

 

Comunque a fine 2013 le nostre aziende erano presenti in 87 Paesi, tra cui 20 dell’Ocse, 15 appartenenti al G20 e tutti i Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Per il Rapporto il fatturato estero dal 2004 al 2013 è cresciuto del 206%, passando «da poco più di 3 a oltre 9,5 miliardi di euro per 17 miliardi di commesse», precisa l’Ance che sottolinea per il nono anno consecutivo una crescita del fatturato oltreconfine dell’8,6%. Guardando al mercato interno Buzzetti chiede al governo: «Speriamo che nella legge di stabilità ci sia qualcosa sulla casa».

George Pell George Pell

 

IL VATICANO CAMBIA LE REGOLE DI MANAGEMENT

( m.a.c. ) Un profilo gestionale moderno, dal punto di vista della struttura, e un nuovo format per il budget dei vari enti controllati. Ed entro fine mese un vero e proprio manuale di «financial management» per adeguare le strutture economiche della Santa Sede agli standard internazionali. E l’istituzione di una nuova Tesoreria centrale prenderà corpo entro l’anno. Queste novità sono annunciate dal terzo Bollettino informativo della Segreteria per l’Economia che ha anche pubblicato la sua articolazione interna.

 

DON ALFRED XUEREBDON ALFRED XUEREB

Essa è ora costituita da due sezioni operative: Controllo e Vigilanza e la sezione Amministrativa. Cui si aggiunge l’ufficio del Prefetto, cioè del cardinale George Pell, diretto dall’australiano Danny Casey, che comprende anche l’area di project management, sviluppa le nuove politiche e le procedure di valutazione, controllandone l’attuazione. La sezione Controllo e Vigilanza - dove monsignor Alfred Xuereb, che è stato segretario di Benedetto XVI e di Bergoglio, è prelato segretario generale - revisiona e approva i bilanci preventivi e consuntivi delle Amministrazioni e li consolida, e controlla i risultati.

 

La sezione amministrativa (prelato segretario monsignor Luigi Mistò) gestisce e supervisiona l’amministrazione degli immobili; implementa le procedure di appalto e acquisto; amministra i sistemi e le procedure di gestione del personale e supporta il Fondo pensioni e il Fondo assistenza sanitaria.

 

I TIMORI SEMANTICI DELLA FED

( giu.fer. ) Il dilemma della Federal Reserve adesso è semantico: come fa a cambiare le sue indicazioni ( forward guidance ) su quando comincerà a rialzare i tassi senza terrorizzare il mercato? Dalle minute di settembre è emerso che per molti membri del Fomc dire che i tassi resteranno bassi per un «periodo di tempo considerevole» non lascia alcuna flessibilità. Ma cambiare ora l’aggettivo segnalerebbe un orientamento diverso che potrebbe spaventare gli investitori.

 

 

YANET YELLEN cover YANET YELLEN cover

2. PARTERRE

Da "il Sole 24 Ore"

 

BANCA MONDIALE, LA RIVOLTA CONTRO KIM

La rivoluzione della Banca mondiale lanciata dal presidente Jim Yong Kim proprio non piace ai dipendenti dell'istituto. A poche ore dall'avvio degli incontri del Fondo monetario internazionale (Fmi) e della Banca mondiale, Kim è stato "inchiodato" in un incontro imprevisto, nel quale si è trovato a rispondere a un fuoco di fila di domande e critiche dei dipendenti.

 

Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa, uno dei pretesti della rabbia dei dipendenti è stato il bonus da 94mila dollari concesso al chief financial officer della banca, Bertrand Badre, il responsabile della supervisione di risparmi e tagli per 400 milioni di dollari all'interno dell'istituto. La riunione "imprevista" e solo l'ultima della serie di proteste contro Kim e la sua rivoluzione, accusata di poca trasparenza.

 

E segue i volantini che negli ultimi giorni sarebbero stati appesi sui muri dell'istituto, invitando i dipendenti a fermarsi per mostrare l'insoddisfazione nei confronti della gestione della banca. I cambiamenti imposti da Kim rallentano - secondo i dipendenti dell'istituto - il lavoro e abbassano il morale. (R.Fi.)

 

BANCA MB, I PM CHIEDONO L'ARCHIVIAZIONE PER ARPE

JIM YONG KIM PRESIDENTE DELLA BANCA MONDIALEJIM YONG KIM PRESIDENTE DELLA BANCA MONDIALE

«Ritenuta l'infondatezza della notizia di reato»...«chiede che il Giudice per le indagini preliminari voglia disporre l'archiviazione del procedimento». Firmato: i sostituti procuratori Bruna Albertini e Roberto Pellicano. Si chiude così, solo per una parte degli indagati, l'inchiesta sul crack di Banca MB: con la richiesta di archiviazione da parte dei Pm. Escono quindi di scena 21 indagati: tra questi Fabio Arpe, ai tempi numero uno di Novagest che si era fusa con Banca Mb.

 

Archiviazione anche per Lucia Trabucchi, Lorenzo Buccioli, Carlo Fagioli, Massimo Jannuzzelli, Luca Cieri, Barbara Greggio, Attilio Fanini, Davide Contini, Alberto Costantini, Andrea Castellari, Kevin Tempestini, Carlo Tavormina, Giovanni Burani, Walter Burani, Dario Orbelli, Carla Ilari, Roberto Mangifesta, Fabio Palumbo, Ernesto Mocci e Monica Manescalchi. Per altri indagati, invece, è possibile che i Pm abbiano chiesto il rinvio a giudizio. La vicenda giudiziaria di Mb, insomma, prosegue. Ma non per tutti. (My.L.)

Fabio ArpeFabio Arpe

                                       

VENETO BANCA VALUTA LA CESSIONE DI CREDITI

 

In questa fase diverse banche stanno valutando la vendita di crediti deteriorati. Tra queste c'è anche Veneto Banca, che starebbe ragionando sulla cessione di un portafoglio di crediti non performanti il cui valore lordo potrebbe arrivare fino a un miliardo di euro circa. Un "pacchetto" rilevante, considerato che a giugno lo stock dei crediti non performing, al netto delle rettifiche di valore, ammontava a circa 2,7 miliardi di euro. Il portafoglio conterrebbe tra gli altri crediti garantiti, tra gli altri, anche da immobili di pregio, asset commerciali e immobili residenziali.

 

L'operazione, che è ancora in una fase preliminare, non è detto che veda la luce. Tuttavia, se approvata, potrebbe prendere forma nei prossimi mesi, magari nel primo trimestre del prossimo anno. Molto dipenderà ovviamente dalla scelta, da parte della banca di Montebelluna, di voler svalutare le poste in bilancio e far pulizia. Ma tutto verrà valutato con calma, anche in virtù dell'andamento dell'economia e del mercato. (L.D.)

 

LINE SUPERA IN ITALIA I 5 MILIONI DI CLIENTI

VENETO BANCA VENETO BANCA

In poco più di un anno dal lancio ufficiale, il servizio di messaggistica e chiamate gratuite Line ha superato i 5 milioni di utenti registrati in Italia, diventata il secondo mercato in Europa dopo la Spagna (18 milioni): lo rivela Sunny Kim, responsabile per l'Europa della società giapponese controllata dal gruppo sudcoreano Naver.

 

Nel mondo gli utenti hanno superato il mezzo miliardo in meno di tre anni sull'onda dei popolarissimi "stickers", realizzati anche da designer italiani e, da poco, attraverso un concorso mondiale aperto a tutti. Un fenomeno globale che oggi, nella convention che si tiene vicino a Tokyo, annuncerà i piani strategici, specie in direzione del business-to-business e di una trasformazione in piattaforma di servizi integrati. L'Ipo, prevista per quest'anno è stata rinviata. Aspettando ancora un po', il valore stimato in 9 miliardi di dollari della società sembra destinato a salire (S.Car).

lg g duelg g due

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?