feltri

CAFONAL FELTRISSIMO! ALL’ANIENE IL DIRETTORE DI LIBERO PRESENTA IL SUO LIBRO CON RONCONE, POLITO E GENNY SANGIULIANO E RIVELA LE SUE DEVOZIONI: “SANGIOVESE, PERCHÉ IL BUON VINO NON MI È MAI DISPIACIUTO. E SAN CULO, PERCHÉ SENZA QUELLO NON PUOI NEANCHE ATTRAVERSARE LA STRADA” – QUELLA VOLTA CHE PER CANZONARE L’ALLORA DIRETTORE DEL CORSERA CAVALLARI SCRISSE SULLA GERENZA DEL QUOTIDIANO "JOHNNIE WALKER": ECCO PERCHE'- IL RITORNO DI ANIA PIERONI

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Pietro De Leo per www.iltempo.it

vittorio feltri giovanni malagò fabrizio roncone foto di bacco (1)

 

Il traffico romano è il solito revival d’Odissea, ma stavolta vale la pena. Perché c’è un ossimoro da vivere, innanzitutto. In quel compassato salone del circolo Canottieri Aniene di Roma arriva Vittorio Feltri a presentare il suo «L’Irriverente», libro uscito per Mondadori.

 

E non è, si badi bene, un libro di memorie. Ma molto di più, è una specie di carta nautica, tracciata da un direttore che non ha mai smesso di essere un cronista, per navigare nella storia che vive. Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2, moderatore dell’incontro («orgogliosamente Feltri Boy», specifica ricordando i suoi anni in cabina di comando a Libero come vicedirettore), osserva che nel libro c’è «una carrellata di ‘900, con i personaggi che lo hanno segnato», e colloca poi Feltri in quel filone conservatore, mai domo al politicamente corretto ma anzi uso a smontare le convenzioni e giocare arditamente con il linguaggio, «che accomuna Prezzolini e Malaparte, Feltri e Missiroli». Fabrizio Roncone, giornalista del Corriere della Sera, racconta il Feltri cronista «sul campo».

vittorio feltri gennaro sangiuliano aurelio tommasetti foto di bacco

 

E spiega: «Oggi per vari motivi non si esce più dalle redazioni, un tempo si era lì, necessariamente. Vittorio quindi era lì. E seguì a Napoli tutta la drammatica vicenda del caso Tortora, scoprendo delle incongruenze fondamentali nelle carte processuali». Antonio Polito, che del quotidiano di via Solferino è editorialista, sottolinea che «dal libro c’è la profonda carica umana di Feltri, un aspetto fondamentale anche nel suo giornalismo».

 

E per meglio illustrare il giornalismo feltriano, ecco un «caso di scuola» ricordato da Sangiuliano: «Anni fa, mi trovavo a seguire un convegno al ministero dei Trasporti» che condivide un piano con la direzione generale delle Ferrovie dello Stato. E dunque, ricorda Sangiuliano, per puro caso incappa nella toilette riservata all’allora direzione di Fs, AD era Mauro Moretti. «Trovai affisso un regolamento per la pulizia degli ambienti, norme ben precise, che prevedevano anche un ripasso durante la giornata. Io proposi un boxino, Feltri invece ci volle aprire il giornale, sottolineando la differenza con la sporcizia dei gabinetti dei treni più economici. Questo è il suo giornalismo».

vittorio feltri foto di bacco (2)

 

Non manca, nel corso della serata, qualche aneddoto da parte dei relatori. Tipo quando Feltri, avendo la responsabilità della prima pagina del Corriere della Sera, per canzonare l’allora direttore Alberto Cavallari che aveva visto camminare malfermo, cambiò la gerenza del quotidiano scrivendo al suo posto il nome «Johnnie Walker», come la marca del whisky.

 

Avrebbe dovuto essere uno scherzo momentaneo, ma Feltri si dimenticò di correggere e lo fece soltanto pochi minuti prima che il giornale andasse in stampa, a rischio baraonda. Lui, il diretto interessato, ascolta questi racconti e ride, nella scansione di una vita professionale sempre condotta sul filo dell’ironia, aspetto mai cambiato. Come, racconta lui concludendo l’evento, a non essere cambiata è anche «l’Italia. Me ne sono accorto ritrovando dei vecchi articoli, che dimostrano come il Paese sia ancora quello lì. Alcuni li ho fatti ripubblicare su Libero, come quello su un’agenzia matrimoniale che trova ai clienti le mogli nelle Filippine. Queste cose esistono ancora, magari sono cambiate le formule».

vittorio feltri foto di bacco (1)

 

E dunque ecco che il racconto diventa un ponte tra il ‘900 e i tempi nostri, ma senza esondare nell’autobiografico. Quando parla di sé, Feltri lo fa con il sale del sorriso: «Una volta mi hanno chiesto cosa farei se trovassi mia moglie a letto con un altro. Ho risposto: le direi di cambiare le lenzuola». Al limite, l’unico slancio personalistico è quando confessa le sue devozioni: «Sangiovese, perché il buon vino non mi è mai dispiaciuto. E San Culo, perché senza quello non puoi neanche attraversare la strada». E, c’è da dire, compiere quei passi con leggerezza nella Storia, rimanendo in piedi.

vittorio feltri giovanni malagò fabrizio roncone foto di bacco (2)fabrizio roncone antonio polito vittorio feltri foto di baccovittorio feltri fabrizio roncone foto di baccovittorio feltri enzo d elia foto di baccoanja pieroni foto di baccoantonio polito vittorio feltri foto di baccoantonio polito giovanni malagò gennaro sangiuliano foto di baccocarlo santi foto di baccocorrado calabrò foto di baccocorrado calabrò e giovanni calabrò foto di baccofabrizio roncone antonio polito vittorio feltri foto di baccofabrizio roncone foto di baccofabrizio roncone foto di baccogennaro sangiuliano fabrizio roncone antonio polito vittorio feltri foto di baccogiovanni malagò franco bechis foto di baccolibro presentatoluigi chiariello gennaro sangiuliano foto di baccomarisela federici foto di baccoantonio polito gennaro sangiuliano vittorio feltri fabrizio roncone foto di baccovittorio feltri e fabrizio roncone foto di bacco

 

antonio polito gennaro sangiuliano vittorio feltri fabrizio roncone foto di baccofranco bechis foto di baccogennaro sangiuliano enzo d elia foto di baccogennaro sangiuliano foto di bacco (1)gennaro sangiuliano foto di bacco (2)giuseppe consolo foto di baccovittorio feltri enzo d elia foto di baccoantonio polito vittorio feltri foto di baccogennaro sangiuliano fabrizio roncone antonio polito vittorio feltri foto di bacco

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…