1. VIDEO BOMBASTICO DELLA MEMORABILE PERFOMANCE DEL BANANA LACERO-CONFUSO 2. AL RESIDENCE DI RIPETTA IERI SERA è ANDATO IN SCENA UNO SHOW CHE NON APPARTIENE A NESSUN GENERE DI SPETTACOLO CONOSCIUTO E CHE VA OLTRE LA POLITICA 3. NON SOLO HA CAMBIATO GIRO (FUORI TARANTINI, DENTRO BRIATORE) MA, DA COME RISPONDE, DEVE AVER CAMBIATO ANCHE SPACCIATORE. SENTITE COME INCENERISCE I DUE PORGI-DOMANDE MASSIMO FRANCO E MARCELLO SORGI CON UNA BATTUTA: ”LA POLITICA NON È COSÌ SEMPLICE ALTRIMENTI LA FARESTE ANCHE VOI” 4. L’UNICO SCONFITTO, OPUS NEI VESPA, TRAFITTO DAL TWEET DI MENTANA CHE PREANNUNCIA IL LEIT-MOTIV DELLA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO: ‘’SEMBRA CHE BERLUSCONI SI APPRESTI A DIRE CHE SE MONTI SI PRESENTA LUI RITIRA LA PROPRIA CANDIDATURA’’

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

Berlusconi presenta il libro di Vespa


Testo di Francesco Persili per Dagospia

«Ci saranno novità...» Appena varcato l'ingresso del Residence di Ripetta, la duciona Alessandra Mussolini invita a non dare per scontato nulla. Né la quota dei parlamentari ricandidati, né altro. Il tweet di Mentana fa il resto. «Sembra che Berlusconi si appresti a dire che se Monti si presenta lui ritira la propria candidatura. Exit strategy dopo il no della Lega?»

Con perfido senso della notizia Mitraglia riesce nell'impresa di bruciare sul tempo Bruno Vespa e anticipare il leit-motiv che dominerà la presentazione del suo libro, Il Palazzo e la Piazza (Mondadori). Ma Berlusconi si candida come premier per la sesta volta oppure è disponibile a fare un passo indietro a favore di Monti?

Nel ron ron dell'attesa Osvaldo Napoli fa il pasdaran e davanti agli attacchi che arrivano dalla Germania e dall'Europa trova rifugio nella frusta retorica del «molti nemici, molto onore». Il sismografo di Palazzo Grazioli, intanto, continua a registrare sommovimenti correntizi, scosse di assestamento e (ri)posizionamento. La Russa mette in cantiere nome (Centrodestra Nazionale) e logo della nuova An. Il Pdl si trova a fare i conti con l'attivismo dei dissidenti Meloni e Crosetto a cui si aggiunge la resistibile attrazione di Alemanno e dei moderati di Frattini per la terra di mezzo montiana. Si va verso uno schema a più liste?

«Alla fine, è la somma che fa il totale», sospira Napoli in versione Totò. Dal principe della risata alle risate della curva di Forza Gnocca, che continua ad essere il cuore del berlusconismo più audace. Valori liberali e bellezza da godere. Vitalismo pop e spirito del '94 in tacco 12. «Dove ti metti?» chiede Laura Ravetto ad Annagrazia Calabria sedute a poca distanza da Stefania Prestigiacomo di ritorno dalle battaglie siciliane.

In quota Rai, invece, ci sono Marzullo, Rosanna Lambertucci e il consigliere Verro (che di nome farebbe Antonio ma dopo essere stato ribattezzato da Fiorello, Tiziano, è, ormai, conosciuto come Tiziano Verro). Di rosso relativo ci sono i capelli della Wanda Osiris del Pdl, Paola Pelino, Nostra signora dei confetti. Mentre Anna Maria Bernini non è scaramantica, e si vede, e per l'occasione sceglie una maglietta viola.

Non manca Nunzia De Girolamo, tra quelle che più si sono spese per chiedere il ritorno di Berlusconi. Anche se poi quando va in tv, la deputata del Sannio crea, spesso, disorientamento nell'elettorato azzurro. Non si capisce che è dei nostri. Questo è il giudizio che emerge dai sondaggi commissionati dal Cav. alla fedelissima Ghisleri sulle performance televisive dei vari parlamentari.

Promossi Crosetto, Quagliarello (prima dello scazzo) per cultura e chiarezza espositiva, e Santanchè. La vecchia guardia - Cicchitto in testa - è bocciata. L'entusiasmo della dichiaratrice seriale Michaela Biancofiore risulta, invece, eccessivo. E viene confermato dall'estasi adorante con cui la valchiria altoatesina segue l'intervento di Berlusconi. In piedi, accompagna le parole dell'ex premier con ampi cenni del capo. Se ci fosse ancora Mai dire Gol, il record di Pellegatti che in un'intervista storica con il Cav. annuì 34 volte, sarebbe polverizzato.

La campagna elettorale è alle porte e ogni dettaglio può fare la differenza. Intanto si registra il ritorno sulla scena di Paolino Bonaiuti. È il dinosauro che aveva nel cilindro Berlusconi? In ogni caso, la vicinanza del dominus della smentita (preventiva), che ha ripreso con Palmieri e Mottola il comando della macchina della comunicazione a Palazzo Grazioli, ispira il Cavaliere. «Vuole la risposta di ieri sera, di stamattina, di oggi a pranzo, o di oggi pomeriggio?».

Pronti,via. Silvio risponde così a Vespa, quando il padrone di casa gli chiede se abbia deciso di candidarsi come premier per la sesta volta. È l'inizio di un one man show in cui il Cav. si esibisce in piroette tattiche e bizantinismi dorotei. Ti muovi sulla destra, poi sulla sinistra/ Resti immobile sul centro, poi fai un giro su te stesso, un giro su te stesso... il Ballo del Potere di Franco Battiato o il battistiano Io vorrei, non vorrei ma se vuoi, a far da colonna sonora per la febbre a ‘90 del berlusconismo.

Novanta minuti più recupero, il tempo di una partita che Berlusconi gioca in attacco («in questo momento sono candidato a Palazzo Chigi») e, poi, in difesa («Non credo che Monti accetti di diventare uomo di parte e di partito. Se il Professore cambiasse idea non avrei nessun problema a ritirare la candidatura»), prima di concludere con una melina a tutto campo: «Non escludo che Alfano - che considero il miglior protagonista della politica e del futuro del Paese - sia il presidente del Consiglio. Anche la Lega accetterebbe la sua candidatura. Alfano, quindi, è in pole».

Sliding doors. Apre e chiude scenari in un amen, il Cavaliere, che incenerisce Massimo Franco e Marcello Sorgi con una battuta: «La politica non è così semplice altrimenti la fareste anche voi». E poi, proprio quando sembra sul punto di incartarsi, la spiegazione migliore la trova con il ricorso all'autoironia: «è un discorso complesso ma forse prima di notte riusciremo a capirlo». E, invece no. O forse, sì. Quando si fa la conta delle candidature: Berlusconi, Monti, Alfano. Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è, dunque, per Bersani, eccellente? «Non direi così. Allo stato, Berlusconi è il nostro candidato premier», chiarisce Anna Maria Bernini. Il Cavaliere è il miglior candidato per perdere bene? «Assolutamente no, con Berlusconi si corre sempre per vincere».

«Che ci frega dello spread», «il nostro caro leader è tornato», c'è scritto su alcuni cartelli issati da un gruppo di performers vestiti da mummie che protestano all'uscita in modo creativo. Si chiamano il Sogno dell'alieno. Come quello di chi pensa che oggi sia ancora possibile unire uno schieramento che vada da Casini alla Lega?

Per Giancarlo Galan, il «sogno di Berlusconi è rimasto lo stesso del 1993», quello di unire i moderati. «Casini è oggi nel ruolo che fu allora di Martinazzoli ma con la sua politica è inchiodato da tempo alla stessa percentuale e rischia di non entrare in Parlamento».

Berlusconi sarà ancora il bomber oppure si accomoderà in panchina nel ruolo di allenatore del nuovo centrodestra? La politica è scienza - fa notare sornione l'ex presidente della Regione Veneto - ma anche culo. E Berlusconi ha dimostrato di averne molto. Tra un attaccante bravo che non segna e uno fortunato che la butta dentro, chi è meglio? Per la serie: che ce frega dello spread, noi c'avemo Silvio gol.

 

 

VALERIA LICASTRO UNA LACRIMA PER SILVIO SILVIO BERLUSCONI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI VESPA SILVIO BERLUSCONI SAVERIO ROMANO SAVERIO ROMANO ROSI MAURO ROSANNA LAMBERTUCCI SAVERIO ROMANO SILVIO BERLUSCONI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI VESPA

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…