CAFONALINO - BACKSTAGE, SBRONZE E LUSTRINI DEI GOLDEN GLOBES, DA SEMPRE PIÙ DIVERTENTI DEGLI OSCAR E ORMAI ANCHE PIÙ RILEVANTI - ESSÌ, DA QUANDO LE SERIE TV SONO PIÙ BELLE, RICCHE E APPASSIONANTI DEI FILM, I GOLDEN GLOBES SONO IMPERDIBILI, ESSENDO L’UNICO EVENTO CHE RIUNISCE IL MEGLIO DI HOLLYWOOD - UNA SERIE DI “HOMELAND”, LA PREFERITA DI OBAMA, VALE QUANTO UN “LINCOLN”, POMPATO DA BILL CLINTON…

Foto dei Golden Globe Awards da www.hollywoodreporter.com
Luca Raimondo per "il Fatto Quotidiano"

La nascita del Grande Fratello e la successiva ondata di reality show che segnò l'alba del nuovo millennio fu letta da molti come l'inizio della fine della serialità televisiva. Il grande pubblico si perdeva nei meandri della "casa" o delle varie isole dei famosi, mentre alcuni telefilm che avevano fatto la storia della tv mondiale di lì a poco avrebbero chiuso i battenti.

Friends e Sex and The City terminarono nel 2004, X-Files nel 2002, la straordinaria NYPD Blue arrivò stancamente al 2005. Ma quella che sembrava una resa incondizionata a un nuovo modo di pensare la televisione, si rivelò una salutare pausa per rinnovare lo stile e trovare nuova ispirazione. Oggi i reality sono quasi completamente scomparsi (o resistono sotto forma di talent show) e la serialità vive un successo forse senza precedenti, non tentando di assecondare l'istinto più basso del pubblico, ma al contrario puntando sulla qualità.

Era impensabile fino a pochi anni fa, ma oggi per autori, registi e soprattutto attori, cinema e serial televisivi sono forme artistiche di pari livello. Come spiegare altrimenti la decisione di Quentin Tarantino di dirigere episodi di E.R. o CSI, o quella di Martin Scorsese di gettarsi anima e corpo in Boardwalk Empire (prima come regista dell'episodio pilota, poi come produttore esecutivo)?

E quanti interpreti premiati con l'Oscar avrebbero mai accettato di lavorare per il piccolo schermo? Oggi vedere Jessica Lange, Forest Whitaker, Kate Winslet o Al Pacino in una produzione nata per la tv non sorprende nessuno. Nella crescita dei serial fino a fenomeni di culto, la tv via cavo ha avuto un ruolo impareggiabile.

Se le leggi americane non consentono alle tv generaliste di trattare apertamente tematiche forti come sesso, droga e violenza, canali a pagamento (ma che ormai arrivano nelle case di quasi tutti gli americani) come HBO, FX, Showtime, AMC sono in grado di sperimentare con maggiore coraggio e di investire grandi quantità di denaro in prodotti che hanno cambiato il modo stesso in cui il pubblico guarda la televisione, costringendo anche i canali tradizionali ad adeguarsi.

Senza Sex and The City (e senza Twin Peaks) non ci sarebbero state le Casalinghe Disperate, per citare solo l'esempio più palese, e sarebbe difficile capire il rinnovamento delle commedie sui network tradizionali con titoli come How I Met Your Mother, 30 Rock, Arrested Development o Modern Family (quest'ultima pluripremiata agli ultimi Emmy, gli Oscar della tv), senza aver visto CurbyourEnthusiasm del geniale LarryDavid, dal 2000 in onda su HBO.

Ormai non c'è genere che la fiction televisiva americana non riesca a trattare facendo concorrenza alle migliori produzioni cinematografiche. Il mondo del crimine la fa da padrone anche negli ascolti, ma rispetto a un tempo le variazioni sul tema sono infinite. Resiste il racconto vecchio stile del poliziotto tutto d'un pezzo, ma anche intorno ai telefilm più tradizionali (Blue Bloods, NCIS, CSI, Criminal Minds) viene creato un mondo oscuro che risente dell'influenza delle serie più estreme, in cui il confine tra bene e male è assai più labile (The Wire, Breaking Bad, The Shields). E sempre più spazio trovano horror e fantasy: da True Blood allo straordinario American Horror Story, fino all'incredibile dispiego di mezzi di Game of Thrones.

Seguire questa enorme quantità di eccellenti prodotti è un'impresa improba che molti riescono a compiere con l'aiuto di internet. La passione per il telefilm è passata infatti senza soluzione di continuità dallo schermo della tv a quello del computer. Esistono ormai veri e propri fenomeni di culto intergenerazionali per serie come TrueBlood, Dexter (il serial killer che uccide solo i cattivi, ma ogni tanto si sbaglia) o l'ultimo fenomeno: Homeland.

Per la storia del soldato americano ex ostaggio dei terroristi islamici, sospettato da un'agente della CIA di essere passato al nemico, la febbre da download è altissima, con buona pace di Sky che presenterà dal 30 gennaio, su Fox, la seconda stagione. Una passione che in passato ha contagiato i fan di Lost o di 24.

Sarà per colpa di questa vivacità intellettuale ma anche tecnologica (la qualità delle riprese è ormai di livello cinematografico), se il cinema ha accusato il colpo. Con le dovute eccezioni, è sempre più difficile per un film che non sia un blockbuster da centinaia di milioni di dollari intercettare un pubblico che comodamente seduto davanti alla tv riceve il suo nutrimento intellettuale tutte le sere.

Una qualità che ha un costo che a prima vista può apparire proibitivo. Solo l'episodio pilota di Boardwalk Empire, che al suo debutto fu visto da oltre 7 milioni di spettatori, è costato ben 18 milioni di dollari (il costo medio a puntata è di circa 5), una cifra spropositata soprattutto per gli ascolti di una cable tv, ma lo show è stato già rinnovato per una quarta stagione. Ingenti investimenti che non sempre vanno a buon fine, ma che nella maggior parte dei casi vengono ampiamente ripagati.

Le nuove tecnologie fanno sì che i grandi ascolti non siano più l'unico metro per definire il successo di una serie; questo è un privilegio (o un limite) solo dei grandi network nazionali, i cui ascolti sono peraltro diminuiti considerevolmente. Il caso di Homeland fa scuola con i suoi 3 milioni di dollari a puntata per meno di 3 milioni di spettatori. Ma per i canali cable, i parametri sono altri: critiche entusiastiche e premi prestigiosi portano spettatori attraverso nuove piattaforme come la tv on demand e lo streaming su internet. Basti pensare che l'anno scorso la piattaforma Netflix ha pagato 75 milioni per poter mandare in streaming tutti gli episodi di Mad Men.

Fa circa 1 milione ad episodio (che costa 2.84 milioni), per non parlare delle repliche, delle vendite dei diritti all'estero e dei ricavi dell'homevideo. Gli "scripted show", come li chiamano gli americani, ovvero gli sceneggiati sono un'industria talmente fiorente che non poteva non influenzare anche altri paesi. L'Inghilterra ha sempre avuto una solida base di film e telefilm, ma ha saputo rinnovarsi con serie come The Office, che negli anni è diventato una specie di franchise internazionale con versioni americane, francesi e tedesche ; o il recentissimo successo mondiale di Downtown Abbey.

Per quanto ci riguarda, il divario che separa le nostre fiction dal meglio (ma anche dal peggio) della produzione americana è abissale. Fanno eccezione le ambiziose produzioni Sky e Cattleya tra cui spicca Romanzo Criminale, venduto con successo in molti paesi e apprezzato in Francia e Inghilterra. Un segnale confortante, ma poco più di una goccia nel mare.

 

Zooey Deschanel GOLDEN GLOBE jpegZosia Mamet Lena Dunham and Allison Williams GOLDEN GLOBE jpegZosia Mamet GOLDEN GLOBE jpegTaylor Swift GOLDEN GLOBE jpegStacy Keibler George Clooney GOLDEN GLOBE jpegSofia Vergara GOLDEN GLOBE jpegSofia Vergara GOLDEN GLOBE jpegSienna Miller GOLDEN GLOBE jpegSarah Hyland GOLDEN GLOBE jpegSalma Hayek GOLDEN GLOBE jpegTina Fey GOLDEN GLOBE jpegRosie Huntington Whiteley GOLDEN GLOBE jpeg

Ultimi Dagoreport

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...

donald trump mondo terra brucia guerra iran nucleare

DAGOREPORT – BENVENUTI AL CAOS MONDIALE! AL DI LA' DEL DELIRIO DI PAROLE, ANNUNCI E BOMBARDAMENTI DI TRUMP, C’È LA DURISSIMA REALTÀ DEI FATTI. L’ATTACCO ALL’IRAN AVRÀ CONSEGUENZE POTENZIALMENTE DEVASTANTI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO – UN'EVENTUALE CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ FAREBBE SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, CON CONTRACCOLPI ENORMI SULLA CINA (PRIMO CLIENTE DEL GREGGIO IRANIANO) E DANNI PESANTI SULL'EUROPA – I TRE POSSIBILI SUCCESSORI DI KHAMENEI SONO TUTTI PASDARAN: SE MUORE LA GUIDA SUPREMA, IL REGIME DIVENTERÀ ANCORA PIÙ OLTRANZISTA – UN'ALTRA FACCIA DEL BUM-BUM TRUMPIANO E' LA FRATTURA NEL PARTITO REPUBBLICANO USA: L'ALA “MAGA” CAPITANATA DA JD VANCE SI SENTE TRADITA DAL TRUMP BOMBAROLO (L’HA VOTATO PERCHÉ SI OCCUPASSE DI FAR TORNARE "L'ETA' DELL'ORO" IN AMERICA, NON PER BUTTARE MILIARDI DI DOLLARI PER ARMI E INTELLIGENCE IN UCRAINA E ISRAELE)