squid game stagione 2 due

CATTIVISSIMI ’STI COREANI – ARRIVA SU NETFLIX LA SECONDA STAGIONE DI “SQUID GAME”. E SI ANNUNCIA PIÙ VIOLENTA DELLA PRIMA – L’AUTORE COREANO DELLA SERIE, HWANG DONG-HYUK, ASSICURA: “SCORRERÀ ANCORA PIÙ SANGUE” – SULLA SCELTA DELLA PIATTAFORMA DI PROGRAMMARE PER NATALE UNO DEI TITOLI PIÙ CRUENTI DEL SUO LISTINO: “È UNA SERIE CUPA E PESANTE, MA SA ESSERE ANCHE INCREDIBILMENTE DIVERTENTE…” – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Ilaria Ravarino per “Il Messaggero”

 

squid game - stagione 2

Flauti, percussioni e una chitarra elettrica che si aggiunge per la prima volta (è solo uno degli elementi di novità) alla popolarissima colonna sonora di Squid Game: la serie tv più famosa di Netflix - più vista di Stranger Things, più amata di Bridgerton - sta per tornare.

 

[...]

 

Da giovedì saranno disponibili sulla piattaforma i sette episodi della seconda stagione, girati di fila insieme alla terza (disponibile nel corso del prossimo anno) e scritti ancora una volta dal coreano Hwang Dong-hyuk, l'autore 53enne ex spiantato, ex disperato, che dopo aver venduto a Netflix un'idea cui lavorava da 12 anni, senza che nessuno la producesse, è diventato ricco e famoso nel giro di un mese.

 

squid game - stagione 2

«Avevo grandi speranze, ma sono rimasto scioccato dalla portata di ciò che è accaduto», spiega in una lunga intervista al britannico Guardian. Gli è capitato qualcosa di simile a ciò che accade ai personaggi dello show immaginario in cui si svolge i Squid Game: concorrenti senza nulla da perdere che scelgono di partecipare a una serie di giochi mortali pur di arrivare al premio finale che li renderà miliardari. E chi non ce la fa, semplicemente, muore.

 

Nella nuova stagione, secondo quanto trapelato da interviste e trailer, il "reduce" Seong Gi-hun (Lee Jung-jae), che ha gareggiato nella scorsa stagione con il nome di "Giocatore 456", torna volontariamente nell'arena di gioco degli Squid Game, per porre fine alla carneficina e smantellare l'organizzazione che la gestisce (i famosi carcerieri con la tutina rosa: venerdì scorso sono stati protagonisti di un flash mob per il lancio della serie, a Venezia).

 

Hwang Dong-hyuk

Per riuscire nello scopo Seong si alleerà con Jun-ho (Wi Ha-joon), il detective che si era già infiltrato nell'organizzazione per trovare il fratello scomparso. Sembrava morto nella prima stagione: non lo è. «Vedrete molta azione, molti combattimenti, molti colpi di scena», spiega Hwang, «e scorrerà più sangue di prima».

 

I concorrenti, più di 450, competeranno ancora una volta in una serie di sfide cruente ispirate ai giochi per bambini popolari in Corea (lo "Squid Game" del titolo è appunto "il gioco del calamaro"). «Durante la scrittura della prima stagione avevo stilato una lista lunghissima dei giochi più adatti, poi ho scelto quelli che mi sembravano funzionare meglio sullo schermo. Per la seconda stagione sono tornato a quella lista.

Credo che i giochi siano persino migliori, più ingegnosi e divertenti».

 

squid game stagione 2

Due i momenti destinati a trasformarsi istantaneamente in meme: una gigantesca bambola assassina, gemello al maschile di quella della prima stagione («Il suo nome è Cheol-su») e una spiaggia di sabbia con i colori dell'arcobaleno su cui si consumerà l'ennesima mattanza («La scena più difficile che abbia mai girato»). [...]

 

Hwang assicura che il tema della disparità economica, e delle difficoltà finanziarie, resterà alla base della serie. «Mettiamola così: penso di aver creato qualcosa che non farà sfigurare la prima stagione. La storia diventerà più grande e allo stesso tempo acquisirà profondità. Guardo il mondo e le cose sono peggiorate, non solo in Corea, ma globalmente. Il divario tra ricchi e poveri si sta ampliando. Ci sono guerre e conflitti in molte parti del mondo. È doloroso dire che il tema alla base di Squid Game, in fondo, oggi è diventato ancora più rilevante».

 

squid game stagione 2

Quanto alla scelta di Netflix di programmare il giorno dopo Natale uno dei titoli più sanguinosi del suo listino, Hwang si dice soddisfatto: «È una serie cupa e pesante, ma sa essere anche incredibilmente divertente, ci sono momenti di grande ironia. E il nostro messaggio, in fin dei conti, è ottimista».

squid game - stagione 2Hwang Dong-hyuk squid game stagione 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...