elodie marcella bella joan thiele - carlo conti

CONTI HA TRASFORMATO SANREMO IN UNA FIERA: 30 CANTANTI, IL RISCHIO DI CUCINARE “UNA SBOBBA ANTIMUSICALE” A CAUSA DELLA INEVITABILE MEDIOCRITÀ DELLE CANZONI” – MOLENDINI: “OLTRE AI LITIGANTI TARGATI FERRAGNI, FEDEZ E TONY EFFE, CI SARA’ LA RAGAZZA COPERTINA CHE CANTA MOSTRANDO LE CHIAPPE (ELODIE): MA NON SI DICA CHE CANTA COL CULO. E POI LA SCONOSCIUTA, AL LIMITE DEL ‘MA CHI È?’, DA FAR CONOSCERE: JOAN THIELE. E LA PERFETTA CANDIDATA DI TELEMELONI: L'EX CANDIDATA DI AN, SPONSORIZZATA DA IGNAZIO LA RUSSA, MARCELLA BELLA...”

Marco Molendini per Dagospia

 

CARLO CONTI ANNUNCIA I BIG DI SANREMO AL TG1

Da Festival a Fiera il passo è lungo ma redditizio. A Sanremo si va per vendere, per riempire stadi, piazze, palasport, locali, per pompare lo streaming e ci vuol poco a capire che più merce metti in vetrina più vendi.

 

Ecco perché Carlo Conti, passista moderato della tv, si è sbilanciato superando perfino il suo predecessore in smodatezza, Amadeus che, a forza di consenso, aveva perso il senso di equilibrio. Il suo "bouquet di fiori" così ha definito il rosario di cantanti scritturati per la settimana dell'Ariston, conta 30 petali, a cui andranno aggiunti altri quattro candidati pescati tra i giovani.

 

elodie

Nessun timore di stordire il pubblico (potrebbe essere il massimo obiettivo), nessun timore  di cucinare una sbobba antimusicale (chissenefrega), insomma nessun freno inibitorio. Ed è andata bene perché, a detta del passista moderato, ci sarebbero stati altri dieci candidati che avrebbero meritato di far parte dell'elenco. Ed è un peccato, allora, che non li abbia aggiunti  (non è detto che prima o poi non ci si arrivi: nelle fiere più espositori ci sono meglio è, più pubblico ci sarà).

 

Un rischio, a questo punto, c'è: ovvero che il soufflé si sgonfi, vittima di una liturgia smisurata, accompagnata dalla inevitabile mediocrità delle canzoni. Mediocrità obbligata in una scelta tanto larga che non è più una scelta, piuttosto un avanti c'è posto, un sotto a chi tocca e a chi non tocca. 

 

elodie

Un campionario espositivo dello zoo musicale nazionale contemporaneo irresistibilmente attratto dai nomi esotici secondo una recente regola secondo la quale il nome fa il cantante (Rkomi, Irama, Willie Peyote, Emis Killa, Shablo con Guè e Tormento,  Bresh, Kolors, Olly, Rose Villain).

 

A quella pattuglia si mescolano i litiganti targati Ferragni,  Fedez e Tony Effe, qualche cantautore tanto per non dimenticare la categoria (Simone Cristicchi, Brunori Sas e Lucio Corsi), il commando dei recuperati (Modà, Achille Lauro), i casi disperati (Clara, Gaia, Serena Brancale), gli eterni ritorni (Noemi, Francesco Gabbani), la veterana che almeno sa cosa vuol dire cantare (Giorgia), la ragazza copertina che canta  mostrando (giustamente) le chiappe (Elodie): ma non si dica che canta col culo.

joan thiele foto di bacco

 

E poi ecco la sconosciuta, al limite del "ma chi è?", da far conoscere (Joan Thiele), l' immarcescibile (Massimo Ranieri), la perfetta candidata di Telemeloni (l'ex candidata di An, sponsorizzata da Ignazio La Russa Marcella Bella).

marcella bella elodie fa la lap dance nel video di euphoria elodie fa la lap dance nel video di euphoria 2elodie e joan thiele alla mostra del cinema di venezia 1CARLO CONTI ANNUNCIA I BIG DI SANREMO AL TG1elodie 4elodie nel video di feeling 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...