
C'ERA UNA VOLTA LA SANITÀ PUBBLICA - IL 10% DEGLI ITALIANI (6 MILIONI DI PERSONE) RINUNCIA A CURARSI PERCHÉ LE LISTE D'ATTESA SONO TROPPO LUNGHE E NON SI PUO' PERMETTERE I TRATTAMENTI NELLE CLINICHE PRIVATE - NONOSTANTE L'ASPETTATIVA DI VITA SIA AUMENTATA (81,4 ANNI PER GLI UOMINI, 85,5 PER LE DONNE), DIMINUISCONO GLI ANNI ATTESI DI VITA IN BUONE CONDIZIONI DI SALUTE: PER LE DONNE SONO 56,6 (NEL 2022 ERANO 59). PER GLI UOMINI CALANO A 59,8 (62 NEL 2022)
Estratto dell'articolo di Michele Bocci e Rosaria Amato per "la Repubblica"
LISTE D ATTESA - SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO
Gli italiani vivono più a lungo, ma peggio, e quando devono fare una visita o un accertamento specialistico il 10% di loro rinuncia, perché ci sono liste d’attesa infinite, costi troppo alti nelle strutture private, oppure tutte e due le cose insieme.
L’aspettativa di vita che aumenta, inoltre, sposta in avanti di almeno dieci anni l’inizio della vecchiaia, che parte a 74 anni per gli uomini e 75 per le donne, ma anche l’inizio dell’età adulta per i giovani.
I dati sono del Rapporto Annuale Istat e assestano prima di tutto un duro colpo al servizio sanitario nazionale, che evidentemente non risponde nel modo migliore alle richieste dei cittadini. Nel 2024 il 9,9% di loro, circa 6 milioni di persone, ha rinunciato a visite ed esami.
LISTE D ATTESA - SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO
L’aumento rispetto all’anno precedente, quando il dato era del 7,5%, è significativo. Nel 6,8% dei casi gli italiani hanno rinunciato per le liste d’attesa, nel 5,3% hanno pesato le difficoltà a pagare le prestazioni sanitarie (la somma dei due dati è superiore al 9,9% perché in certi casi i problemi si sovrappongono). [...]
La speranza di vita alla nascita, scesa con la pandemia, è risalita, e l’anno scorso è arrivata a 81,4 anni per gli uomini e 85,5 per le donne.
Ma si è registrato anche un fenomeno preoccupante. Gli anni attesi di vita in buone condizioni di salute sono diminuiti. Per le donne sono 56,6 (nel 2022 erano 59) e per gli uomini 59,8 (erano 62 nel 2022). Si vive di più ma aumentano gli anni trascorsi in condizioni di salute non buone. Altro dato che si può collegare alla qualità del sistema sanitario.
LISTE D ATTESA - SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO
Si diventa anziani più tardi, ma si sposta in avanti anche l’inizio della vita da adulti. I due terzi degli under 35 vivono con i genitori. Nel 2010 erano il 58,6%. Rinviando il momento dell’autonomia, si aspetta anche per mettere al mondo il primo figlio, che in media arriva dopo i 30 anni, quando arriva. A pesare sulle scelte dei trentenni una precarietà diffusa: il 28,1% di chi ha meno di 35 anni lavora a tempo determinato. Il 5,9% somma persino part-time involontario e contratto a termine. Le difficoltà delle giovani generazioni si riflettono anche nelle loro condizioni di salute, che sono peggiori rispetto al passato. [...]
BUSINESS DELLA SANITA PRIVATA
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