germanwing

1. APERTA LA SCATOLA NERA: AL MOMENTO DELLO SCHIANTO C'ERA SOLTANTO UN PILOTA NELLA CABINA DI PILOTAGGIO DEL VOLO GERMANWINGS PRECIPITATO IN FRANCIA. IL SECONDO ERA USCITO POCO PRIMA ED ERA RIMASTO CHIUSO FUORI, NONOSTANTE MOLTI TENTATIVI PER RIENTRARE. "SI SENTE CHE STA TENTANDO DI BUTTARE GIÙ LA PORTA" 2. COME MAI LUFTHANSA NON HA RIVELATO IL NOME, L’ETA' E LA NAZIONALITà DEI DUE PILOTI? IL "DAILY MAIL" AVANZA L’IPOTESI DEL PILOTA RIMASTO IN CABINA SUICIDA O TERRORISTA

Cabina di un airbus a320 come quello germanwingsCabina di un airbus a320 come quello germanwings

1. AEREO CADUTO:"PILOTA FUORI CABINA,CERCÒ SFONDARE PORTA"

 (ANSA) - Al momento dello schianto c'era soltanto un pilota nella cabina di pilotaggio del volo GermanWings precipitato in Francia. Il secondo era uscito poco prima ed era rimasto chiuso fuori, nonostante molti tentativi per rientrare. E' la ricostruzione che ha fatto una fonte coinvolta nelle indagini al New York Times che afferma di basarsi sull'audio contenuto nella scatola nera del volo partito da Barcellona e diretto a Dusseldorf.

 

il luogo dell incidente germanwingsil luogo dell incidente germanwings

"Si sente che sta tentando di buttare giù la porta" ha detto la stessa fonte che ha voluto conservare l'anonimato, sottolineando che "ancora non si conosce il motivo per cui uno dei due era uscito, ma è certo che nella parte finale del volo l'altro pilota è da solo e non apre la porta". Indicazioni queste che se confermate di certo segnano una svolta importante nelle indagini per stabilire la causa del disastro aereo che ha causato la morte di tutte le 150 persone a bordo. Dalla registrazione vocale emerge, secondo la fonte, che nella prima parte del volo vi era stata una "conversazione molto tranquilla" tra i due piloti.

 

hollande e rajoy si abbracciano davanti a merkel in visita al luogo del disastro germanwingshollande e rajoy si abbracciano davanti a merkel in visita al luogo del disastro germanwings

Ad un certo punto però uno lascia la cabina di pilotaggio per motivi non chiari e poi tenta di rientrarvi. Si sente che dapprima "l'uomo da fuori bussa piano alla porta" della cabina di pilotaggio, ma senza ricevere risposta. Allora il ritmo e il vigore si intensificano: "colpisce la porta con più forza ma ancora nessuna risposta. Non c'è mai una risposta". Alla fine "si sente che sta tentando di buttare giù la porta".

 

Elementi che aprono diverse ipotesi, ma che nessuno ancora mette nero su bianco. Le autorità francesi restano caute: molto poco e' stato reso pubblico ufficialmente sui contenuti della scatola nera recuperata, sulla natura delle informazioni emerse dall'audio, se sono parziali e complete. L'unica conferma avuta dai responsabili delle indagini e' che la registrazione comprende voci e suoni all'interno della cabina di pilotaggio. Su quanto rilevato nelle informazioni raccolte dal New York Times non ci sono ancora commenti di fonte ufficiale.

germanwings rottamigermanwings rottami

 

 

2. LUFTHANSA NON CONFERMA NÈ SMENTISCE NOTIZIE NYT - MA INDISCREZIONI CONFERMATE DA ANONIMO FUNZIONARIO IN FRANCIA

(ANSA-AP) - La Lufthansa, casa madre della compagnia aerea lowcost Germanwings, non conferma nè smentisce le indiscrezioni pubblicate dal New York Times (Nyt) secondo cui dall'audio registrato dalla scatola nera del volo emerge che uno dei piloti era rimasto fuori dalla cabina di pilotaggio prima dello schianto. L'indiscrezione del Nyt, scrive l'agenzia stampa AP, è stata invece confermata da un funzionario in Francia che ha voluto mantenere l'anonimato.

hollande e merkel sul luogo del disastro, dove e?? caduto l'airbus della germanwings hollande e merkel sul luogo del disastro, dove e?? caduto l'airbus della germanwings

 

 

3. UNO DEI  DUE PILOTI CHIUSO FUORI DALLA CABINA

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

«Direct IRMAR merci 18G». Le ultime parole sono queste. Una comunicazione di servizio. Il pilota conferma di aver ricevuto dal centro di controllo a Marsiglia l’autorizzazione a dirigersi in linea retta verso il prossimo punto previsto dal piano di volo. Mentre 18G non è altro che l’abbreviato del Barcellona-Düsseldorf di Germanwings, Irmar è il nome della stazione radio di Rouet, all’interno del Parco naturale del Queyras, non distante dal confine italo-francese, alla quale entro trenta minuti l’Airbus dovrà dare nuovamente le sue coordinate. Tutto normale, grazie. Fino a qui tutto bene. 
 

germanwings rottami germanwings rottami

Lo schianto 
«Vietato l’accesso, area sottoposta a sequestro giudiziario». Ci hanno messo anche i cartelli e le recinzioni, come se fosse possibile arrivarci dalla cresta del col du Mariaud, dove la scorsa notte è caduta un’abbondante nevicata. Il luogo dove si trovano i resti dell’aereo e dei suoi passeggeri è una gola stretta ai piedi di una parete di roccia. I montagnards locali che si sono offerti di farci da guida stimano che il perimetro dell’intera zona non sia superiore ai 400 metri. L’aereo non è esploso in volo, altrimenti la «scena del crimine» avrebbe avuto dimensioni ben più vaste. Anche la Bea, l’Ufficio inchieste e analisi per la sicurezza dell’Aviazione civile ha confermato. La concentrazione dei detriti in uno spazio così ristretto esclude in parte l’ipotesi peggiore, quella di un attentato, comunque di una bomba a bordo. 
 

elicottero sorvola il luogo del disastro germanwingselicottero sorvola il luogo del disastro germanwings

La rivelazione 
Le magre consolazioni finiscono qui. L’angoscia di non sapere le cause di questo disastro è destinata a durare. «Al momento si tratta di una tragedia inspiegabile» hanno detto all’unisono il procuratore capo di Marsiglia e un paio di ministri francesi arrivati ieri al campo base di Seynes-les-Alpes. Ci sono buone possibilità però che non si trasformi in un mistero ormai metafisico come è diventato quello del volo 370 della Malaysia Airlines, scomparso nel nulla l’8 marzo 2014 senza che alcuna risposta plausibile sia mai stata trovata. La prima scatola nera del Germanwings ha conservato intatto il file audio della cabina di pilotaggio.

soccorsi per l aereo germanwingssoccorsi per l aereo germanwings

 

Non ci sono comunicazioni all’esterno e neppure richieste di aiuto, ma si tratta di un documento prezioso, perché dovrebbe aver registrato i suoni e gli annunci fatti nella cabina, anche gli eventuali allarmi, semmai ne fosse scattato uno. L’analisi acustica potrà anche stabilire il regime al quale stavano girando i motori dell’Airbus. Nella notte il New York Times ha anticipato un dettaglio che se confermato cambierebbe ogni scenario, rendendolo ancora più inquietante.

 

germanwings restigermanwings resti

Dal sonoro, riferiscono fonti investigative, si intuirebbe che uno dei due piloti avrebbe lasciato la cabina per qualche minuto. Al momento di rientrare avrebbe bussato. Una volta, poi un’altra, sempre più forte. Senza ottenere mai risposta. Fino a tentare di sfondare la porta. Al momento è impossibile capire perché un pilota abbia lasciato la cabina. Ma se fosse vera l’indiscrezione, al momento dello schianto, al comando dell’aereo c’era un solo pilota, che non ha voluto, o potuto, aprire la porta. 
 

soccorsi per l aereo  germanwingssoccorsi per l aereo germanwings

La discesa 
L’emotività sta lasciando spazio all’analisi dei pochi punti fermi, nel tentativo di placare l’ansia collettiva dovuta all’assenza di qualunque spiegazione logica. E dunque: l’Airbus è partito da Barcellona in orario, alle dieci del mattino. Alle 10.30 aveva raggiunto l’altezza di crociera di 11.582 metri, alla quale avrebbe dovuto volare fino all’inizio della manovra di atterraggio. Alle 10.33 ha invece cominciato a perdere quota, sempre di più. Alle 10.41 era sceso a 1950 metri, quota che ha mantenuto nei brevi istanti in cui è stato visibile dagli abitanti di Le Vernet e dei villaggi dell’alta Provenza. L’ultimo contatto radar avviene alle 10.53, mancano ormai pochi secondi allo schianto, quando l’aereo è sceso ancora, 1.386 metri. Senza mai tentare di rialzarsi. 
 

seyne les alpes dove si e schiantato l aereo germanwingsseyne les alpes dove si e schiantato l aereo germanwings

Le ipotesi 
Questa totale assenza di reazione durata almeno otto minuti autorizza gli esperti francesi e internazionali a immaginare a un evento traumatico avvenuto sull’aereo. Non un guasto in senso tecnico, come un’avaria ai motori. La rotta era quella, l’Airbus non ha mai deviato, come invece era sembrato in un primo momento. L’ipotesi più accreditata, ma solo in via teorica e da prendere con le molle, come ha detto ieri uno dei 15 tecnici della Bea inviati sul posto da Parigi, è quella di una improvvisa depressurizzazione dell’aereo, dovuta a un difetto strutturale come il fissaggio di un portellone oppure a una panne del sistema di aerazione, che almeno spiegherebbe con uno svenimento collettivo quella planata così passiva.

la scatola nera dell aereo germanwings con le registrazioni audiola scatola nera dell aereo germanwings con le registrazioni audio

 

la scatola  nera dell aereo germanwings con le registrazioni audiola scatola nera dell aereo germanwings con le registrazioni audio

Il fuoco a bordo, e persino lo scoppio di alcune pile al litio nella cabina di pilotaggio sembrano invece casi di scuola citati per dovere, perché in quel caso sarebbe stato ancora possibile impostare una discesa d’urgenza uscendo dalla rotta prevista. Ieri è stato trovato l’involucro della seconda scatola nera, ma non il suo contenuto. Sono stati trovati anche i primi corpi delle vittime. Oggi arriveranno i familiari. Il loro dolore, le nostre paure. 

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