vittorio emanuele di savoia

“NON È STATO ALL’ALTEZZA DI UNA STORIA TRAGICA” - ALDO CAZZULLO CONFEZIONA UN CAPPOTTINO A VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA, DECEDUTO A 86 ANNI: “HA VISSUTO IN UN JET-SET FRIVOLO E SUPERFICIALE CHE NON L’HA AIUTATO A COMPIERE L’UNICA MISSIONE CHE GLI RESTAVA: DIFENDERE LA STORIA DELLA DINASTIA, RICONOSCERE GLI ERRORI DEI PROPRI AVI E RIVENDICARNE I MERITI. LE RARE VOLTE IN CUI INTERVENIVA NEL DIBATTITO PUBBLICO, SI MUOVEVA IN MODO IMPROVVIDO E RANCOROSO 

(IMPERDONABILE CHE ABBIA MINIMIZZATO LA GRAVITÀ DELLE LEGGI RAZZIALI). NON HA CREATO NEPPURE UN’EMPATIA UMANA CON L’OPINIONE PUBBLICA CHE NON GLI ERA OSTILE. SENZA I SAVOIA L’ITALIA NON ESISTEREBBE MA..."

Dal “Corriere della Sera”

 

ALDO CAZZULLO 33

Caro Aldo, se approfittassimo della morte di Vittorio Emanuele di Savoia, ultimo «testimone» di un’altra Italia, per chiudere definitivamente una pagina di storia?

Nico Wet

 

In occasione del lutto della famiglia Savoia trovo penosa la ricostruzione della persona in termini negativi. Figura discussa, ma quasi sempre assolto. La cronaca non può essere un manganello addosso a una persona defunta.

Franco Sarto

 

vittorio emanuele di savoia

È morto Vittorio Emanuele di Savoia. La sua scomparsa non mi suscita altro sentimento, se non il rispetto che rivolgo a qualsiasi salma.

Massimo Marnetto

 

Risposta di Aldo Cazzullo

vittorio emanuele di savoia marina doria

Cari lettori, quando muore un personaggio pubblico, è un dovere morale non scrivere cose false e insincere. Ma lo è anche non accanirsi. Vittorio Emanuele non è stato all’altezza di una storia tragica. Esule fin da bambino, ha vissuto in un jet-set frivolo e superficiale, in un mondo di aristocratici decaduti e miliardari apolidi, che non l’ha aiutato a compiere l’unica missione che gli restava: difendere la storia della dinastia, riconoscere gli errori dei propri avi e nel contempo rivendicarne i meriti.

 

vittorio emanuele di savoia 8

Le rare volte in cui interveniva nel dibattito pubblico, si muoveva in modo improvvido e rancoroso, come chi ritiene di aver subìto un torto. (Imperdonabile ad esempio che abbia minimizzato la gravità delle leggi razziali). Così non ha creato neppure un’empatia umana con la parte dell’opinione pubblica che non gli era pregiudizialmente ostile, com’è invece riuscito a suo figlio Emanuele Filiberto. I Savoia non hanno difensori.

 

vittorio emanuele di savoia e marina doria e il figlio emanuele filiberto 3

La sinistra non perdona loro di aver avallato il fascismo; la destra di aver fatto cadere e arrestare il Duce. È difficile in effetti negare le responsabilità di Vittorio Emanuele III nell’avvento di Mussolini — oggi peraltro molto rimpianto —, e anche la pessima gestione dell’armistizio. Prima del 1922, tuttavia, il re ebbe anche dei meriti: non era un reazionario come il padre, in politica il suo uomo fu sempre il liberale riformista Giovanni Giolitti, e dopo il disastro di Caporetto fece il suo dovere per salvare, certo non da solo, la nazione.

 

vittorio emanuele di savoia 3

Se poi il discorso diventa storico, suo nonno Vittorio Emanuele II non era solo un cacciatore di stambecchi e di donne, com’è stato scritto; è il re che ha fatto l’Italia (certo pure lui non da solo). Piaccia o no, senza i Savoia l’Italia non esisterebbe. Questo non cancella né gli errori di Vittorio Emanuele III né la modestia di suo nipote; ma è così. So che molti italiani preferirebbero avere a Milano e a Venezia gli austriaci che impiccavano i patrioti, a Roma il Papa Re con i ghetti, le forche e il tribunale ecclesiastico, al Sud Franceschiello o magari direttamente fra Diavolo e Ninco Nanco.

vittorio emanuele di savoia e marina doria e il figlio emanuele filiberto 1

 

Però la storia è andata diversamente. Ultimo dettaglio. Il 2 giugno 1946 quasi undici milioni di elettori, pari al 45,7%, votarono per la monarchia. Non per un istituto astratto; per i Savoia. Erano tutti conservatori e reazionari? Ma no, votarono monarchia Benedetto Croce, il più importante intellettuale italiano, e Luigi Einaudi, futuro presidente della Repubblica. A Roma e al Sud i Savoia stravinsero. Diciamo che i nostri nonni avevano della storia italiana un’idea diversa dalla nostra.

vittorio emanuele di savoia e marina doria 2IL PRINCIPE - VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA vittorio emanuele di savoia 12

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?