MA I FUMI DELL'ILVA SONO NOCIVI O NO? - SECONDO IL GUP DI TARANTO NON SI SI PUO' "AFFERMARE LA SUSSISTENZA DI UNA CORRELAZIONE CAUSALE TRA INQUINAMENTO AMBIENTALE-ATMOSFERICO E TUMORI". E COSI' E' STATO ASSOLTO IL DIRIGENTE ANGELO CAVALLO E ALTRI OTTO IMPUTATI PORTATI IN TRIBUNALE DAI GENITORI DEL PICCOLO LORENZO, NATO A TARANTO E MORTO A 5 ANNI PER UN TUMORE AL CERVELLO - LA STESSA PROCURA PERO' (IN CONFLITTO CON QUELLA DI MILANO) HA EMESSO CONDANNE PESANTISSIME NEI CONFRONTI DEGLI EX MANAGER, TRA CUI FABIO E NICOLA RIVA, PER ACCUSE CHE VANNO DAL DISASTRO AMBIENTALE ALL'OMICIDIO COLPOSO...

Sandro Iacometti per “Libero quotidiano”

 

ILVA DI TARANTO

Nell'agosto del 2012, pochi giorni dopo il primo sequestro da parte dei magistrati degli altoforni dell'Ilva, il papà del piccolo Lorenzo Zaratta era salito sul palco di una manifestazione contro l'inquinamento provocato dall'acciaieria di taranto mostrando le foto del figlio intubato dopo aver contratto un tumore al cervello a soli tre mesi di età.

 

incendio all'ilva di taranto 5

Due anni dopo, Lorenzo, a 5 anni, ha smesso di vivere. Ed è diventato il simbolo più drammatico, tragico e commovente dei presunti scempi ambientali compiuti dalla famiglia Riva con il complesso siderurgico. La mamma di Lorenzo lavorava, infatti, vicino all'Ilva ed era convinta che le emissioni nocive della fabbrica che aveva inalato fossero poi state trasmesse al feto. Ed è su queste basi che è stata avviata la causa nei confronti degli allora dirigenti dell'Ilva con l'accusa di omicidio colposo.

 

TARANTO EX ILVA GRU

Ebbene, a metà dello scorso luglio il gup di Taranto ha assolto Angelo Cavallo, dirigente della fabbrica, che aveva chiesto il rito abbreviato, e per il quale il pm Mariano Buccoliero aveva chiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi e ha inoltre annullato il processo per gli altri otto imputati che avevano optato per il rito ordinario. Si tratta di Capogrosso, direttore dello stabilimento Ilva fino al 3 luglio 2012 e degli ex responsabili dell'Area Parchi Minerali, Quaranta e Adelmi, del capo dell'Area Cokerie, Di Maggio, del responsabile dell'Area Altiforni, De Felice, dei capi delle due Acciaierie, D'Alò e Valentino, e di Perrelli, all'epoca responsabile dell'area Gestione Rottami Ferrosi.

 

A poche settimane di distanza sono arrivate anche le motivazioni.

ilva taranto 8

«Permane», si legge nella sentenza, «un'insuperabile situazione di ragionevole dubbio circa l'effettiva sussistenza del nesso causale fra la presunta condotta ascritta agli imputati e il decesso del piccolo Lorenzo». La letteratura medica, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non consente, infatti, «di affermare la sussistenza di una "correlazione causale" tra inquinamento ambientale-atmosferico e tumori del sistema nervoso centrale e segnatamente dell'astrocitoma», la patologia, questa, che ha causato il decesso del bambino di Taranto.

 

ilva taranto 6

Questa frase, che avrà fatto giustamente ribollire il sangue dei genitori del povero Lorenzo, è purtroppo il sigillo finale del clamoroso corto circuito giudiziario che da 10 anni tiene l'Ilva in ostaggio della magistratura. Poco più di un anno fa, infatti, la procura di Taranto ha emesso condanne pesantissime (fino a 22 anni) nei confronti degli ex manager, tra cui Fabio e Nicola Riva, al termine del processo ambiente svenduto, per accuse che vanno dal disastro ambientale all'omicidio colposo. Alle pene si sono aggiunti anche la confisca dell'area a caldo e la conferma del sequestro degli impianti, che hanno di fatto impedito che Invitalia completasse il percorso di acquisizione del 60% della nuova Acciaierie Italia, a cui sono legati anche i processi di bonifica ambientale.

 

ilva taranto 3

La sentenza, di cui dopo un anno ancora non sono state scritte le motivazioni (e forse ora si capisce perché) era già in conflitto con quella di Milano, che, assolvendo Fabio Riva dall'accusa di bancarotta, aveva riconosciuto l'efficacia degli interventi in materia ambientale. Ora, nel primo processo per i danni reali provocati dalle emissioni, si scopre che è impossibile stabilire un rapporto di causa ed effetto tra inquinamento e malattie tumorali. Quante altre sentenze dovremo aspettare prima che si faccia chiarezza di un decennio di scorribande giudiziarie che hanno fatto perdere al Paese decine di miliardi?

ilva taranto 10ilva taranto 1

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO PER UN EVENTO ALL’ANNO. ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA IN VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...