funerale

IL FINALE LO SCRIVO IO! - AUMENTANO LE PERSONE CHE DESIDERANO PIANIFICARE IN VITA IL PROPRIO FUNERALE - IL MOTIVO? NON LASCIARE L’INCOMBENZA AI PROPRI CARI,  ASSICURARSI CHE TUTTO VADA COME SI DESIDERA E PER RISPARMIARE - I COSTI, LE URNE DIGITALI E LA POSSIBILITA’ DI FARSI SEPPELLIRE IN UN BOSCO

1 - LA MODA DI FARSI IL FUNERALE DA VIVI: SI SCEGLIE TUTTO E SI SPENDE MENO

Giulia Cazzaniga per “Libero Quotidiano”

 

funerale anti crisi (2)

Pianificare il proprio funerale per risparmiare, per non lasciare l'incombenza ai propri cari e, anche, per assicurarsi che tutto vada come si desidera. La tecnologia oggi ti dà una mano e può consentirti di fare economia sia di tempo che di denaro. Le imprese funebri si stanno attrezzando per rispondere alle richieste dei clienti previdenti.

 

Nascono siti e applicazioni che consentono di fare preventivi e condividere le nostre ultime volontà. E le assicurazioni hanno messo a punto prodotti che permettono, a fronte di un investimento, di pensarci prima del tempo, sempre sperando che sia il più tardi possibile.

 

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Se all'estero prepararsi alla propria fine è già moda e il mercato è consolidato, con numerose startup del settore, Riccardo Pirrone, tra i fondatori del motore di ricerca italiano per funerali lastello.it, assicura a Libero che la scaramanzia anche in Italia sta lasciando il posto al pragmatismo: «La maggior parte dei preventivi sulla nostra piattaforma è richiesta per farsi un'idea dei costi della propria dipartita».

 

Sul portale indichi il tuo cap di residenza e poi se desideri un funerale classico con tumulazione in loculo, una cremazione con urna o la sepoltura in terra. «Le variabili per il prezzo del funerale sono molte, dipende dai servizi scelti. Le opzioni più economiche partono di solito dai 1.500 euro, 2.500 in caso di cremazione».

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Se vuoi esser pronto, scegli quindi il tipo di cassa per il tuo ultimo viaggio. Per la bara base si spendono circa 800 euro a Milano, per quella standard 1.200 e per la cassa di lusso circa 1.600 euro. Sono prezzi che comprendono il disbrigo delle pratiche, con atto all'anagrafe e certificati di morte.

 

Su quale carro funebre trasportare poi la salma? Il costo oscilla, dai 400 euro agli 800 per i trasporti più di lusso. Pirrone ci racconta che «alcune agenzie funebri hanno tra le possibilità persino una Maserati». Se vuoi i fiori, le opzioni sono: il copricassa di stagione (minimo 180 euro), il cuscino (dagli 80 euro in su) o la corona (180 euro). In alcuni Comuni i 4 valletti porta cassa sono obbligatori, costano circa 320 euro.

 

TASSE E ANNUNCI

Poi c'è da capire se si ha necessità di un' auto che accompagni i famigliari (150 euro) e la vestizione della salma: 100 euro circa in media. E a questi costi ci sono da aggiungere le tasse comunali, gli annunci mortuari, lapide, tomba o loculo in caso di sepoltura.

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A leggere le dichiarazioni dei redditi degli italiani, nel 2016 la spesa per i funerali si è attestata a 700 milioni di euro. Mezzo milione di connazionali ha speso in media 1.450 euro a testa, ma si arriva a spendere con facilità anche tre volte tanto: questa stima è legata anche al fatto che si possono detrarre dalle tasse al massimo 1.550 euro.

 

Secondo un' indagine dell' associazione di consumatori Adoc, si arriva facilmente a 6mila euro, oltre ai 10mila nelle grandi città. Quello del funerale è insomma un vero e proprio business, in crescita, se certifica l' Istat l' anno scorso si sono contati 647mila decessi, 31mila in più del 2016.

 

Le imprese funebri si stanno attrezzando per chi vuole essere previdente. La torinese Giubileo è una di queste: propone la formula "Cent' anni", «un progetto che ci è stato ispirato dalle richieste della gente», spiega Paolo Schirippa: «In più occasioni, infatti, c' è stato chi ha domandato se non fosse possibile pagare in anticipo le spese per le proprie onoranze funebri. C' è chi è solo o ha parenti lontani, ma anche genitori che vogliono evitare ai figli in futuro spese e preoccupazioni.

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La clientela di questo servizio ha di solito tra i 60 e i 70 anni, meno in casi di malattie gravi». Prendi un appuntamento in sede e puoi definire ogni dettaglio. «Il contratto pre-pagato per il proprio funerale ha il vantaggio di bloccare i costi legati alle tasse cimiteriali: negli ultimi anni i Comuni tendono a continui rialzi, in questo modo si può risparmiare anche sugli aumenti legati al costo della vita», dice il referente di Giubileo. Si può scegliere di saldare il conto anche con una polizza assicurativa, che consente di non anticipare tutta la somma.

 

Il mercato delle assicurazioni si è infatti attrezzato: le polizze vita "puro rischio" hanno visto lo scorso anno un aumento del 4%. Esistono numerosi prodotti che consentono di garantire serenità ai propri cari anche su organizzazione, disbrigo delle pratiche, eventuali spese di trasferimento o rimpatrio della salma. Oltre al vantaggio di lasciare ai famigliari un capitale.

 

Sono i servizi inclusi ad esempio nella polizza vita Love Plus, di Allianz: il capitale garantito è esente dall' imposta ai fini Irpef, non rientra nell' asse ereditario, è impignorabile e insequestrabile. Ogni anno puoi detrarre parte del premio, ad oggi il 19% di quanto hai versato, su un massimo di 530 euro annuali.

 

URNE DIGITALI

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Ci sono poi diversi tipi di applicazioni e siti internet che riguardano il settore. Spesso sono nate oltreconfine. Dalla Russia arriva Umer, l'Uber dei funerali. Inseriti i dati del defunto e le proprie preferenze, basta un click per mettere in moto la macchina organizzativa. Basta registrarsi a Cake, anche dall' Italia, per condividere invece con una o più persone le nostre ultime volontà e, anche, salvare online i documenti che potranno loro essere utili.

 

Il sito chiede se vogliamo che il funerale sia o meno la celebrazione della propria vita; se abbiamo sottoscritto un'assicurazione; se possediamo un animale o abbiamo figli; dà persino la possibilità di far sapere ad amici e parenti se vogliamo che il profilo Facebook sia distrutto. BoxTomorrow è invece una piattaforma - anche in italiano - che permette di creare il proprio testamento digitale, lasciando a coloro dei quali ci si fida le chiavi per accedere a file, foto, documenti e password.

funerale anti crisi

 

Made in Italy è invece iRip, nata dall' idea di Jacopo Vitali, a Finale Emilia. Se si pensa di voler essere cremati, si può acquistare in anticipo l' urna digitale dal grande schermo e sceglierne il colore: parenti e amici potranno inviare a questa originale sepoltura di design, personalizzata in ogni dettaglio, un fiore, un ricordo o una dedica in qualsiasi momento e da ogni parte del globo con l' applicazione dedicata.

 

2 - NEL BOSCO C’E’ L’ALBERO DI FAMIGLIA AL POSTO DELLA TOMBA

Da “Libero Quotidiano”

 

Boschi Vivi - La sepoltura

Le tue ceneri per aiutare la natura. Un albero in un bosco al posto della tomba per consentire ai tuoi cari di commemorarti. L’alternativa ecologica alla tradizionale sepoltura sichiama Boschi Vivi,una cooperativa fondata da quattro giovani a Genova. Come spiega uno dei fondatori, Riccardo Prosperi, l’idea è nata da alcuni esempi all’estero: «Ci siamo resiconto chei tempipotevano essere maturi anche in Italia, ed eccoci qui». Il weekend del 21 e 22 aprile gli interessati potranno visitare in anteprimaassolutailBoscoVivo diMartina d’Olba,a Urbe,in provincia di Savona.

 

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Undici ettari di terreno che la start up delle sepolture ha acquistato e sta per rimettere a nuovo, con percorsi e lavori forestali. Prenotando via internet, si possono così approfondire le opzioni a disposizione. E riservare il proprio albero, che dopolafirma di un contratto diverrà ufficialmente tuo. Iprezzi diquesto servizio sono ancora in via di definizione, da BoschiVivici dicono che per “l’albero di comunità”, sotto il quale interrare le proprie ceneriinsieme a quelle dialtre persone (fino a un massimo di dieci), ci vorranno all’incirca 500-600 euro.

 

Boschi Vivi - La sepoltura

Per alberi personali, di famiglia o di coppia si salirà di prezzo,fino a un massimo di 6-7mila euro: «Prezzi competitivi rispetto ai tradizionali cimiteri». La garanzia è che il bosco rimarrà tale per novantanove anni dall’inizio del progetto, e molto difficile è che sul bosco anche tra un secolo sorga un hotel: i quattro intraprendenticreatori del primo cimitero privato ecologico si propongono di scegliere aree da recuperare, per salvaguardare i boschi in zone soggette a spopolamento e quindi a rischio idrogeologico.

 

Per poter fare una scelta del genere per disperdere le proprie ceneri occorre che l’interessato esprima per iscritto la sua volontà in tal senso. Sul sito di BoschiVivi ci sono tutte le istruzioni per redarre il modulo standard. Così prevede la legge 130 del 2001, declinata in normative sia comunali che regionali.

 

 

 

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