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AL (MIO) CUOR NON SI COMANDA – AUMENTANO GLI ITALIANI CHE, AL RINNOVO DELLA CARTA D’INDENTITÀ, RIFIUTANO LA DONAZIONE DEGLI ORGANI DOPO LA MORTE - I PIÙ DUBBIOSI SONO SOPRATTUTTO GLI OVER 60, MA ANCHE I 18-30ENNI, MENTRE I PIÙ PROPENSI AL CONSENSO SONO I 40-50ENNI – IL CENTRO NAZIONALE TRAPIANTI: “IL ‘NO’ ALLA DONAZIONE, PUR REVOCABILE, POTREBBE IN FUTURO RISCHIARE DI CONDIZIONARE IN NEGATIVO LA NOSTRA CAPACITÀ DI TROVARE ORGANI COMPATIBILI PER I TANTI IN ATTESA DI TRAPIANTO…”

 

Estratto dell’articolo di Valentina Arcovio per "la Stampa"

DONAZIONE ORGANI

 

Nonostante la Rete nazionale trapianti sia un'eccellenza del nostro servizio sanitario, e che gli italiani negli anni si siano dimostrati estremamente generosi con le donazioni, la propensione a donare i propri organi non è mai stata così bassa negli ultimi 10 anni.

 

Nei primi tre mesi del 2025, su 950mila persone che hanno rinnovato la carta d'identità, il 40% si è esplicitamente opposto alla donazione degli organi. […] Non stupisce la preoccupazione del Centro Nazionale Trapianti, che coordina la distribuzione degli organi donati negli ospedali italiani: il timore è di un calo della disponibilità e, quindi, della possibilità di salvare migliaia di persone in lista d'attesa.

 

DONAZIONE ORGANI

I cittadini maggiorenni possono esprimere consenso o dissenso alla donazione di organi e tessuti dopo la morte attraverso diverse modalità. […] Se in vita non viene rilasciata alcuna dichiarazione, il prelievo di organi e tessuti è consentito solo se i familiari sono favorevoli alla donazione. Secondo il report del Centro nazionale trapianti, da gennaio a marzo 570mila persone hanno dato il consenso al prelievo degli organi (60,3%) e 380mila hanno scelto di opporsi (39,7%). I cittadini che si sono astenuti sono stati 680mila, il 41,6% di quanti hanno rinnovato il documento nei primi 90 giorni dell'anno.

 

In questo momento nel Sistema informativo trapianti sono depositati 22,3 milioni di dichiarazioni: 15,5 milioni di consensi e 6,8 milioni di opposizioni. Nel primo trimestre di quest'anno i «no» alla donazione sono saliti del 3,4% rispetto al 2024 mentre le astensioni sono diminuite dello 0,6%. I più propensi davanti all'ipotesi di donare gli organi dopo la morte sono i 40-50enni, tra i quali si registra quest'anno il 68,6% di consensi e il 31,4% di opposizioni.

DONAZIONE ORGANI

 

I più dubbiosi sono soprattutto gli Over 60 (48,4% di «no», erano il 45,5% nel 2024), ma anche i 18-30enni, tra i quali le opposizioni sono passate dal 33,6% del 2024 al 37,9% del primo trimestre 2025.

 

«Negli ospedali del nostro Paese non sono mai stati realizzati tanti trapianti e prelievi di organi come nell'ultimo anno, grazie alla generosità dei tanti donatori, mentre nei Comuni non accennano a diminuire i nostri concittadini che scelgono di dire "no" alla donazione», dichiara il direttore del Centro nazionale trapianti, Giuseppe Feltrin.

 

donazione degli organi 1

«Da un lato, la nostra rete trapiantologica migliora dal punto di vista clinico-scientifico e sotto il profilo organizzativo, ed è in grado di individuare un numero crescente di donatori potenziali, anche grazie alla donazione a cuore fermo. D'altro canto, soprattutto in alcune fasce d'età, tante persone faticano a dichiarare la propria volontà di donare mentre rinnovano il documento e finiscono per registrare un "no" che, pur revocabile, potrebbe in futuro rischiare di condizionare in negativo la nostra capacità di trovare organi compatibili per i tantissimi in attesa di trapianto. Un dato sul quale dobbiamo lavorare è quello dei perplessi, ai quali probabilmente non è arrivato correttamente il messaggio sul valore del dono. Sarà questo uno dei nostri impegni». […]

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