doggy bag avanzi cibo spreco sprechi alimentare alimentari doggy bag

AVANZI, POPOLO! - FORZA ITALIA PRESENTA UNA PROPOSTA DI LEGGE PER RENDERE OBBLIGATORI I "DOGGY BAG" NEI RISTORANTI - LA PRATICA È STATA GIA' INTRODOTTA IN AMERICA, IN FRANCIA E IN SPAGNA: "INTRODURLA ANCHE IN ITALIA SAREBBE NON SOLO UN ATTO DI BUON SENSO CHE AIUTEREBBE A CONTRASTARE LO SPRECO ALIMENTARE" - I RISTORATORI E GLI CHEF ITALIANI NON SONO CONVINTI: "RENDERLO OBBLIGATORIO SAREBBE UN AUMENTO DEI COSTI. E CON IL 'FINE DINING' NON PUÒ FUNZIONARE…"

doggy bag

1. DOMANI FI PRESENTA PDL SU 'DOGGY BAG' CONTRO SPRECO =

(AGI) - Domani, mercoledi' 10 gennaio, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, alle ore 14.30, Giandiego Gatta, deputato di Forza Italia e Responsabile nazionale Dipartimento Pesca e Acquacoltura del partito azzurro, con il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, presenta la proposta di legge dal titolo "Obbligatorieta' della doggy bag", insieme ai Circoli per l'Ambiente e della Cultura Rurale.

 

doggy bag

"L'obiettivo della proposta di legge - spiega Gatta - e' quello di contribuire a contrastare lo spreco alimentare, uno degli obiettivi fissati nell'Agenda Onu 2030. In Italia, secondo i dati della Fondazione Bdfn, ognuno di noi spreca 65 kg di cibo pro-capite l'anno, per comportamenti sbagliati nel consumo, in casa e al ristorante". "La pratica della 'Doggy Bag' e' in uso da tempo negli Usa, in Europa e' obbligatoria gia' in Francia e Spagna. Introdurla anche in Italia sarebbe non solo un atto di buon senso che aiuterebbe a contrastare lo spreco alimentare ma avrebbe anche una finalita' sociale e solidale e questo e' l'obiettivo della mia proposta di legge", conclude. (

 

2. DOGGY BAG PER LEGGE? IL NO DEGLI CHEF: "EVITIAMO GLI SPRECHI, MA NIENTE OBBLIGHI"

Estratto dell'articolo di Luisa Mosello per www.repubblica.it

 

doggy bag

Da un lato i clienti. Che in molti casi non vogliono passare per pezzenti, tirchi o peggio ancora "morti di fame" visto l'argomento, ovvero la famigerata Doggy bag con cui ci si porta a casa gli avanzi di una cena al ristorante. Dall'altro gli chef. Che in teoria inneggiano alla sostenibilità ribadendo il loro no allo spreco e in pratica dicono sì all'uso di quel contenitore salva cibo (a favore dell'ambiente e anche del portafoglio) ma non all'obbligo di utilizzarlo per legge. A cuochi e ristoratori gli obblighi non piacciono mai.

 

doggy bag

Anche perché, sostengono, già si fa in maniera spontanea, chi vuole portar via parte del pasto consumato o la bottiglia del vino non finita può già farlo. Senza bisogno di una legge come quella prospettata dalla proposta che indica la "Obbligatorietà della doggy bag" ed è stata formulata da due esponenti di Forza Italia, Giandiego Gatta e Paolo Barelli che la presenteranno mercoledì alla Camera dei deputati. […]

 

doggy bag

Il Gusto ha deciso di sondare il terreno anzi la tavola di alcuni ristoranti italiani per verificare il gradimento di questa proposta di legge. In attesa di conoscere le specifiche del provvedimento,  sapere se coinvolgerà tutte le attività o solo alcune per esempio con un numero minimo di coperti, se i contenitori devono essere di un tipo determinato (probabilmente compostabili) e altre variabili. Gli interpellati pur dicendosi favorevoli all'anti spreco hanno avanzato non pochi dubbi sull'idea del trasformare una opportunità in una legge.

doggy bag 3

 

Legge che porterebbe a un possibile aggravio di costi per acquistare i contenitori a norma e a un aumento dei tempi del servizio che potrebbero ricadere sul prezzo finale della cena. Nei ristoranti, soprattutto fine dining, si pensa inoltre a proteggere la qualità dei piatti che devono essere consumati al momento e non si sottovalutano i ricarichi, oltre che per il prezzo delle bag e il tempo che serve al cameriere per il servizio, anche per le stoccaggio dei contenitori e le buste per portarli via.

doggy bag 2

 

"Cosa significa render obbligatorie le doggy bag? - chiede Andrea Alfieri chef del Magna Pars di Milano -. Non lo trovo molto sensato perché comunque deve essere una richiesta che arriva dal cliente se è  interessato a portarsi via la roba avanzata. Perché io devo per forza raccattare dai piatti la roba avanzata e metterla nella scatoletta che ti porterai a casa? Trovo sia  un altro obbligo inutile a cui deve sottostare il ristoratore. Non ho mai avuto nessun pregiudizio in merito, trovo assolutamente una cosa normale poter chiedere ciò che non si mangia e che noi diamo in contenitori in materiale  compostabile. Ma l'obbligo no".

[…]

doggy bag 1

In Emilia Romagna Luca Marchini chef del ristorante stellato L'erba del Re a Modena ritiene che "il principio della Doggy bag sia assolutamente corretto e in linea con i tempi: ridurre al massimo gli sprechi alimentari, quindi quello che non consumi al tavolo, e hai già ordinato e pagato, lo riutilizzi a casa": "Io ho sempre qualche contenitore in alluminio che metto a disposizione dei clienti che mi chiedono di poter portare via parte del piatto avanzato Di solito si tratta di piccola pasticceria, piuttosto che il pane o il dolce. Si al consigliare la Doggy bag ma no all'obbligo. Il packaging ha un costo aggiuntivo per il ristoratore, è evidente che chiedere un quid al cliente sarebbe fuori luogo e soggetto a commenti ironici. E dunque ricadrebbe sullo stesso cliente in modo evidente con l'aumento del prezzo del piatto".

DOGGY BAG

 

[…]  A Roma Cristina Bowerman anima della Glass Hostaria, una stella Michelin, non vede di buon grado la Doggy bag obbligatoria: "Penso che debba essere discrezionale a seconda del ristorante e del tipo di cucina. Se porti via un sashimi è una cosa, se porti via il pane (capita anche da noi) è ancora accettabile. Ma se chiedi di portare via i ravioli di Parmigiano, no. Non sono 'mangiabili'. Consento anche di portare via il vino. I costi aggiuntivi devono essere a carico del cliente e non messi in discussione".

 

DOGGY BAG

 Ancora nella Capitale Arcangelo Dandini cuoco-oste dell'Arcangelo e del Chorus ci racconta che da lui sono davvero pochissimi a chiedere la Doggy bag: "Mi sarà capitato 3 o 4 volte in tanti anni accade invece più spesso con il vino, questo sì. Sono sempre e comunque molto ben disposto verso il cliente che vuole portar via quello che non è riuscito a finire magari per una porzione abbondante. E il fatto che lo chieda è pure gratificante. E poi anche questo è un servizio, un'attenzione verso chi viene a mangiare da noi. L'obbligo però mi dà fastidio, credo che non ce ne sia la necessità, già i ristoratori fanno tanto in questo senso". […]

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….