trinita dei monti

TRINITÀ DELLA PORCHETTA - SONO BASTATE 12 ORE DALLA RIAPERTURA PER IL RITORNO DEL BIVACCO SULLA SCALINATA DI PIAZZA DI SPAGNA APPENA RESTAURATA. DAVANTI AI VIGILI, NATURALMENTE - I RESIDENTI PROMETTONO DI FARE ''LA GUARDIA CONTRO IL DEGRADO''. POTEVA ANDARE PEGGIO: NEGLI ANNI '70 SUI SACRI GRADINI FACEVANO SCHIANTARE LE AUTO MENTRE GIRAVANO I POLIZIOTTESCHI (VIDEO)

 

VIDEO - TRINITÀ DEI MONTI: SI GIRA ''POLIZIOTTO SPRINT'' (1977) E SI LANCIANO DUE AUTO SULLA SCALINATA, FINO ALLO SCHIANTO

 

 

TRINITÀ DEI MONTI, I PICNIC DAVANTI AI VIGILI - A MENO DI DODICI ORE DALL' INAUGURAZIONE, TORNANO I BIVACCHI E LA SPORCIZIA NELL' INDIFFERENZA GENERALE

Paolo Conti e Lilli Garrone per il ''Corriere della Sera - Edizione Roma''

 

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Non c' è dubbio è stata «riconquistata». Anche dai vandali. E in particolare dagli amanti dei bivacchi, oltre che da turisti e romani. Centinaia e centinaia di persone ieri non si sono limitate ad ammirare la splendente scalinata - di un «bianco abbagliante» come ha detto Virginia Raggi appena dodici ore prima, all' inaugurazione - a scendere, a salire o a fare le foto.

 

No, la tentazione di mangiare comodamente seduti su uno dei 144 gradini disegnati nel Settecento dall' architetto romano Francesco De Sanctis è stata troppo forte: e così ecco i turisti che, probabilmente ignari delle polemiche dei giorni scorsi su come proteggere Trinità dei Monti, si sono accomodati a gustare pizza con la mortadella, altri a bere oppure a fumare con tanto di cicca spenta sui gradini. I vigili ci sono e girano in continuazione ma sembrano assistere passivamente.

 

«Come amministrazione potremo finalmente tornare a prenderci cura di questo splendido bene», ha postato la sindaca su Facebook. «Però tutti noi dobbiamo essere responsabili di questo gioiello perché la città è nostra. È la città in cui viviamo. Se noi siamo i primi a curarla, a non sporcarla e a volerle bene, allora lo faranno anche gli altri».

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Ieri non è stato così. Ringraziamenti da Raggi alla Maison Bulgari che ha finanziato l' intervento e ricordi di quella che ha definito «una festa speciale». In piazza di Spagna, però, fra musica e fuochi d' artificio per lei c' è stata anche qualche contestazione: un po' di fischi, un urlo «tornatene a casa» e qualche nostalgico che ha issato cartelli con scritto «Grazie Ignazio Marino», ricordando l' inaugurazione dei lavori nell' ottobre 2015 da parte del sindaco precedente.

 

«Rincominciamo», dice sconsolato il leader di via Condotti Gianni Battistoni, che aveva proposto una cancellata notturna per proteggerla. «Si è riproposto subito lo stesso degradante spettacolo pre-restauro.

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Forse non sono ancora arrivate le due unità in più promesse dal ministro Dario Franceschini ...», ironizza. « Comunque vanno immediatamente rese pubbliche mediante la segnaletica in quattro lingue le regole sull' uso della scalinata e ne vanno informate bene le forze dell' ordine.

 

Altrimenti i soldi di Bulgari sono buttati...».

«Ho già scritto una lettera al comandante dei vigili Diego Porta - annuncia la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi - dove nell' attesa che Raggi scriva un' ordinanza specifica e metta il controllo 24 ore su 24, mi raccomando di dare disposizioni al comando Trevi ed ai vigili che sono in servizio sulla piazza di controllare la scalinata e far rispettare per ora almeno il divieto di bivacco».

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Ieri il comandante dei vigili si è incontrato anche con il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce per decidere sulla tutela. E la mozione approvata dal I Municipio dove si invita la sindaca ad emettere un' ordinanza con il divieto di sedersi e di comminare multe di 100 euro per chi non rispetta le regole sull' uso dei gradini dovrebbe arrivare lunedì in Campidoglio. Ma «va applicato subito anche il divieto di sedersi», sostiene Alfonsi.

 

 

DECORO, LA SFIDA DEI RESIDENTI: FOTO OGNI GIORNO ALLA SCALINATA

Lilli Garrone per il ''Corriere della Sera - Roma''

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Dalle sue finestre osserva ogni mattina e ogni notte la scalinata. Carla Gioacchini abita in piazza di Spagna da 22 anni, Trinità dei Monti per lei non ha segreti: anzi, di quei 144 gradini si potrebbe dire che lei e il marito sono dei «custodi», pronti a denunciare e fotografare tutto quello che non va. Dalle liti alle bottiglie rotte, dalle serenate agli ubriachi, dall' uso del monumento come palcoscenico personale, ai continui bivacchi. Ieri la polizia municipale ha fatto multe ai turisti, ma è evidente che gli abitanti della zona temono che in poco tempo Trinità dei Monti possa tornare com' era, in balia del degrado.

 

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Cancellata? Divieto di sedersi? «È una polemica inutile - risponde -. Anche venti anni fa, dopo il primo restauro, si discusse tanto di come proteggerla. È inutile tornare indietro: la scalinata secondo tradizione deve essere di tutti in qualsiasi momento. Adesso si dice che c' è l' intenzione di tutelarla e di mettere nuove regole. Vedremo. Altrimenti bisogna incrociare le dita. Ma è quasi certo che ricomincerà il caos. Prima o poi torneranno sedute o bevute e così la rovina».

 

Carla Gioacchini, la cui famiglia abita da anni nel palazzo dove è anche la famosa sala da the Babington' s , non ha molta fiducia. E secondo lei un restauro così importante dopo solo vent' anni «vuol dire che il monumento è proprio maltrattato». Quando si affaccia dalla finestra vede le centinaia di persone che salgono o scendono, «ma è quando sostano che le cose iniziano ad essere pericolose. Anche adesso c' è una vigilessa molto carina che controlla, ma le persone sono troppe, che può fare?». Per non parlare delle ore notturne.

 

«Quello che accade dipende anche dai periodi dell' anno - risponde Carla Gioacchini - c' è un periodo che è frequentatissima dagli spagnoli che cantano, ballano e fanno girotondi.

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Alcuni mesi è presa di mira da gruppi di musicisti italiani che si mettono negli angoli e suonano rock o canzoni melodiche. Ma gli ubriachi ci sono sempre: si mettono a cantare e urlare, non so quante volte mi sono affacciata alle finestre pregandoli di non far chiasso.

Ovviamente, è tutto inutile».

 

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Negli anni ha scattato centinaia e centinaia di fotografie e fatto decine di denunce. Ma «c' è stanchezza e delusione - ammette -. Noi abbiamo combattuto, ma ci deve essere anche la volontà di ascoltare da parte dell' amministrazione.

 

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Noi siamo per lasciare questo monumento disponibile notte e giorno, ma poi bisogna vedere se romani, italiani e stranieri sono educati o meno. Da parte nostra faremo quello che possiamo; cioè continueremo a fotografare per testimoniare così il cambiamento che la scalinata avrà fin dai prossimi mesi. Ma vorrei proprio che non accadesse lo stesso degli ultimi vent' anni, dopo tanta fatica e tanta spesa».

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