francesco bellomo

"BELLOMO NON E’ WEINSTEIN" – FACCI SUL CONSIGLIERE DI STATO INDAGATO PER ESTORSIONE: "NE HA COMBINATE DI INCREDIBILI TRA IL BUFFONESCO E IL BOCCACCESCO: QUANTE STUDENTESSE POSSONO AVERLO PRESO SUL SERIO? E’ UN CAPRO ESPIATORIO. SI VUOLE CHIUDERE IN FRETTA IL SUO CASO PER EVITARE DI FARE CHIAREZZA SULL’AMBIENTE IN CUI E’ AVVENUTO…"

Filippo Facci per Libero Quotidiano

 

 

Francesco Bellomo

Ora addirittura estorsione. La notizia che il consigliere di Stato Francesco Bellomo risulta indagato a Bari per estorsione (da 7 a 20 anni) rimette su binari molto italiani una vicenda che per un attimo era sembrata da Paese normale: cioè un Paese che, nel caso, anzitutto cacciasse a calci nel sedere un magistrato responsabile di una bizzarra lista di abusi contro delle studentesse che frequentavano i suoi corsi di formazione; un Paese che, poi, spiegasse seriamente all' opinione pubblica come siano stati possibili dei comportamenti del genere in un ambiente come quello del Consiglio di Stato, organo di rilievo costituzionale. Un Paese che ci spiegasse, di passaggio, perché non dovrebbe accadere più.

 

Invece ci tocca scacciare un altro timore: ossia che il Consiglio di Stato, per non finire tutto intero nel mirino dell' opinione pubblica - ancora discretamente incazzata con le caste - scaraventi un singolo e ormai indifendibile soggetto nel fossato dei serpenti, e questo non solo espellendolo com' è giusto (fatto già in sè rarissimo in 70 anni di Consiglio) ma lasciando che divenga anche una clamorosa eccezione che confermi la regola del caos, dunque un capro espiatorio su cui ora possano esercitarsi tutti i censori del caso. A essere molto italiano è questo.

 

DRESS CODE DEI CORSI FRANCESCO BELLOMO

RELAZIONI ON LINE Va da sè che Bellomo ne ha combinate di incredibili, tra il buffonesco e lo stolker. Sappiamo che, alle allieve che ambivano a una borsa di studio, e che lui riteneva più interessanti, mostrava dei contratti che specificavano l' abbigliamento da indossare: certo trucco, certe minigonne, certi tacchi alti e certe calze. C' erano clausole boccaccesche che vietavano i matrimoni e subordinavano al benestare di Bellomo eventuali fidanzamenti, al punto che le relazioni (comprese le tresche personali di Bellomo) potevano essere pubblicamente discusse sulla dispensa online del corso di formazione. Lo stesso Bellomo ha ammesso di aver raccontato i rapporti sessuali che una borsista aveva avuto con lui e con altri uomini.

 

filippo facci selfie

In caso di trasgressione di queste clausole, la multa prevista era di 100mila euro. Da qui la prima obiezione perlomeno nostra: posto che un contratto del genere non è solo ridicolo, ma soprattutto non può esistere perché è automaticamente nullo (come lo fu il Codice di comportamento per i candidati dei 5 Stelle alle amministrative di Roma, con penale di 150mila euro) viene da chiedersi quante studentesse possano averlo preso sul serio e, nel caso, quante di costoro voi giudichereste degne di diventare magistrati dotati dell' equilibrio necessario a decidere della vita altrui. Non ci fosse dell' altro di più serio, Bellomo sarebbe quasi da ringraziare: il suo contratto ridicolo e ricattatorio avrebbe potuto permettere una prima scrematura per futuri magistrati, visto che la magistratura, dal fronte psico-attitudinale, di filtri non ne prevede.

 

francesco bellomo

UN ALTRO LAVORO Non fosse chiaro: chi formasse un contratto del genere è meglio che faccia un altro lavoro. Anche perché non stiamo parlando di un contratto per entrare in magistratura, ma di 3000 euro offerti da un corso come tanti altri. Questa considerazione, a parer nostro, non vale meno di quella formulata dal Consiglio di Stato contro Bellomo: aver costretto i borsisti a firmare un contratto che "non rispetta la libertà e la dignità della persona". Dopodiché Bellomo non era Weinstein, non poteva bloccare una carriera: ma che cosa poteva fare? Il punto è questo.

 

Ci sono racconti di alcune studentesse che prefigurano al minimo (ma anche al massimo) reati come stalking o molestie. Ci sono altre studentesse che con Bellomo ci sono state, e pace.

Il caso che potrebbe fare la differenza, e che forse ha fatto scattare l' accusa di estorsione, è quello di una studentessa di Piacenza che prima ha avuto una relazione con Bellomo ma poi ha preferito interromperla: al che il consigliere, dopo aver pubblicato dettagli intimi sulla dispensa online, avrebbe preso a perseguitarla sino a controdenunciare anche il padre della ragazza. Bellomo avrebbe fatto cercare la studentessa addirittura dai Carabinieri, non si sa a quale titolo, e - il racconto è del padre - lei a quel punto avrebbe incominciato a soffrire la persecuzione sino a deperire e finire ricoverata.

dopo i seminari di francesco bellomo 2

 

PRATICA CELERE È un singolo caso, ma ora si muovono improvvisamente tutti: della vicenda si è interessata appunto la procura di Bari (che si ritiene competente perché una sede dei corsi è anche lì) che ha emesso il primo provvedimento e ha preceduto altre procure come Milano, Roma e Piacenza. Intanto il Consiglio Superiore della Magistratura ha sospeso e collocato fuori ruolo il pm di Rovigo Davide Nalin, collaboratore di Bellomo e accusato di aver fatto da "mediatore" tra Bellomo e una borsista per procurare al collega «indebiti vantaggi», anche di «carattere sessuale».

Questa l' accusa.

 

Fu vera estorsione? Bellomo andrebbe cacciato in ogni caso, questo pensiamo: ma la chiusura sin troppo celere della sua pratica (i tempi della giustizia sanno essere velocissimi) impedirebbe di capirne di più circa un ambiente, il suo, che evidentemente gli ha consentito di portare avanti comportamenti del genere per anni. Più in generale, ci sarebbe da capire come possano certi cialtroni arrivare al Consiglio di Stato dopo esser stati magistrati ordinari dal 1996 al 2002: si parla persone in grado di fare ben di peggio che negare una borsa di studio con metodi da megalomani sessuali.

dopo i seminari di francesco bellomo dopo i seminari di francesco bellomo

 

dopo i seminari di francesco bellomo

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…