robot sesso

UNA “BOT” E VIA – SONO SEMPRE DI PIÙ COLORO CHE SI “INNAMORANO” DI PROGRAMMI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE O USANO I CHATBOT PER FARE SESSO VIRTUALE – COSA SPINGE UN ESSERE UMANO A PREFERIRE UN RAPPORTO SESSUALE CON UN PARTNER VIRTUALE PIUTTOSTO CHE CON UN UMANO? – LO PSICHIATRA CARLO ROSSO: “LA SESSUALITÀ UMANA NON È COME QUELLA ANIMALE CHE È GUIDATA DALL’ISTINTO, MA È INFLUENZATA DALL'INCONSCIO: OGNUNO RESTA CHIUSO NELLA PROPRIA ESPERIENZA DEL PIACERE..." (URGE L'ONANISMO DI UNA VOLTA)

 

sesso robot

Estratto dell’articolo di Maria Teresa Gasbarrone per www.fanpage.it

 

[…] Probabilmente quasi tutti, almeno una volta, abbiamo provato a chiedere un consiglio a un assistente virtuale sulla nostra vita. C'è chi chiacchiera con i chatbot come farebbe un amico in carne e ossa, chi li tratta alla stregua di uno psicologo pronto all'uso e chi li usa perfino per avere conversazioni a sfondo sessuale.

 

I BOT CHE PARLANO DI SESSO

Dell'uso sessuale dell'intelligenza artificiale e dei suoi possibili rischi, soprattutto per gli utenti più giovani, se ne era parlato già in passato, ma negli ultimi mesi il tema è diventato sempre più attuale. […] Ma cosa spinge un essere umano a preferire un rapporto sessuale con un partner virtuale piuttosto che con un umano? Fanpage.it ne ha parlato con Carlo Rosso, medico psichiatra e professore di Psicologia e Psicopatologie sessuali all’Università di Torino.

sex robot 2

 

È POSSIBILE SOSTITUIRE UN PARTNER CON UN CHATBOT?

Qualche tempo fa dagli Stati Uniti è arrivato anche sui media italiani il caso di Ayrin, una ragazza di 28 anni che al New York Times aveva raccontato di essersi innamorata del suo chatbot. L'amore però non era solo platonico, la ragazza ha infatti iniziato, un po' per curiosità un po' per noia, a rivolgersi a ChatGpt in modo seducente, fino a instaurare con quest'ultimo un rapporto di sexting quotidiano. Rispondendo alle sue fantasie erotiche meglio di qualsiasi altro partner – in fondo era stata lei stessa ad "addestrarlo" ai suoi gusti – Ayrin aveva sviluppato una vera e propria dipendenza, che aveva finito per mettere a rischio la sua vera relazione.

 

sex robot 3

"In realtà gli androidi o robot del sesso (sexbot) e dell’amore sono già tra noi, e grazie alle innovazioni nell’ambito della meccanica, dell’elettronica e dell’intelligenza artificiale stanno diventando più realistici, sofisticati e quindi con sembianze, movimenti e capacità di interazione verbale sempre più simili a quelle umane", spiega Rosso. "Quindi non è difficile immaginare che man mano che questo processo si affinerà, crescerà la possibilità per gli umani di instaurare legami sessuali e affettivi con i sexbot o con i partner virtuali nei chatbot".

 

COSA DETERMINA DAVVERO IL DESIDERIO SESSUALE

[…] Anche se i più romantici potrebbero pensare che un chatbot non potrà mai innescare il desiderio sessuale come può fare una persona in carne e ossa, in realtà la possibilità – prosegue Rosso – che si possa preferire il surrogato all'umano non è così remota: "La sessualità umana non è come quella animale che è guidata dall’istinto dove odori, stagioni, colori sono sufficienti a innescare un accoppiamento tra i sessi", ma è qualcosa di molto più complesso: "La nostra sessualità – prosegue – è influenzata da ciò che Freud ha chiamato inconscio: in altre parole, non è il corpo a guidare il desiderio, ma la mente, o meglio, il fantasma inconscio, che poi prende forma in una fantasia sessuale conscia".

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IL RUOLO DELL'INCONSCIO

[…]  Questa riflessione mette quindi in dubbio il primo, enorme, limite che una relazione ibrida con chatbot sembra avere rispetto alla sua alternativa reale, fisica, con una persona: nel relazionarci con il chatbot o con un robot, in realtà siamo soli. Non c'è nessun altro.

 

Tuttavia, per i meccanismi che governano la sessualità, la presenza dell'altro non è così fondamentale come siamo abituati a pensare: "In questo senso – spiega Rosso – Lacan affermava che il rapporto sessuale non esiste. Non vuol dire, ovviamente, che le persone non abbiano rapporti sessuali, ma che in quei rapporti non c’è una vera fusione tra i due godimenti. Ognuno resta chiuso nella propria esperienza del piacere. Ciò ci spiega come sia possibile rinunciare, anche senza troppi rimpianti, a ciò che ci appare centrale nell’esperienza della sessualità: alla pelle e alla carne".

 

sexy cyborg

Inoltre, “gli umani nelle loro caratteristiche di funzionamento psicologico – spiega Rosso – hanno già cosa occorre per rendere possibile l'opzione androide. Si tratta di un meccanismo psicologico

che conosciamo bene e che si chiama "scissione verticale" ed un movimento che appartiene tanto

alla normalità quanto alla patologia". Ciò significa che gli umani sono capaci di negare la realtà, o almeno alcuni aspetti di questa. […]

 

[…] "Ed è proprio a ragione di questo particolare movimento psicologico – prosegue l'esperto – che reputo che tanto più si ridurrà lo iato tra l'umano e il tecnologico, tanto più si amplierà la possibilità di negare l'consistenza ontologica del robot e credere, pur non credendo – ecco la vertigine della scissione verticale – che lui sia ciò che non è: ovvero umano”.

sexbot

 

I RISCHI DELL'USO SESSUALE DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Oltre ai rischi per lo sviluppo della personalità e della sessualità dei giovanissimi (oltre a quelli per la privacy), l'uso sessuale del chatbot pone molte domande anche per quanto il loro rapporto con gli altri nell'adulto, sia dal punto di vista etico che da quello della salute psicologica.

sesso con robot

 

"Per prima cosa, molte critiche riguardano il rapporto d'uso funzionale ai propri bisogni che è costitutivo del rapporto uomo-macchina – spiega l'esperto – che potrebbe implicare il rischio di smarrire la capacità di essere autentici ed empatici quando l'altro non è un robot ma un essere senziente e desiderante e quindi un soggetto non riducibile a noi".

 

Inoltre, abituarsi a relazionarsi con un chatbot, progettato per accontentare le nostre richieste, potrebbe secondo altri farci disabituare ai rapporti umani, molto più complessi e in genere meno accomodanti. […]

 

 

In sostanza, provare piacere sessuale con un chatbot non è così strano come potrebbe sembrarci. Forse, più difficile è pensare di instaurare una relazione complessa con una macchina, almeno oggi, soprattutto se nel rapporto con l'altro si cerca altro oltre il puro piacere sessuale.

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