biagio conte

PER ESSERE SANTI NON SERVONO I VOTI - SE CERCATE QUALCUNO DA SANTIFICARE ANDATE A PALERMO DOVE UNA FOLLA IMMENSA DÀ L’ULTIMO SALUTO A BIAGIO CONTE, IL "SAN FRANCESCO SICILIANO" CHE, PER 33 ANNI, HA DATO SPERANZA A UNA CITTÀ CHE L’AVEVA PERSA: ABBANDONATA LA FAMIGLIA DI COSTRUTTORI, HA VISSUTO TRA DIGIUNI E PROTESTE, SEMPRE IN LOTTA PER GLI ULTIMI CONTRO POLITICI E ISTITUZIONI CHE SE NE FOTTEVANO DEI DISAGIATI. GLI STESSI POLITICI CHE NON LO HANNO MAI AIUTATO PER LE SUE MISSIONI E CHE OGGI LO VENERANO… VIDEO

 

Laura Anello per “la Stampa”

 

biagio conte 7

«Fratel Biagio, ci sono Tizio e Caio, chiedono di entrare», gli dicono i suoi. E lui: «Sono poveri?». «No, sono politici e autorità». «Allora niente, qui oggi entrano solo i poveri».

Basta, forse, questo dialogo del 15 settembre 2018 davanti ai cancelli della sua Missione Speranza e Carità, a raccontare chi era il missionario laico che è morto ieri a Palermo, a 59 anni, avvolto dal saio francescano che scelse di indossare da ragazzo, lui giovane di buona famiglia, come il frate di Assisi.

 

biagio conte 6

Un dialogo che va in scena quando papa Francesco ha appena varcato la soglia della sua cittadella degli ultimi di via Decollati, strappata mattone dopo mattone alla burocrazia e all'abbandono, e suggella con la sua visita - mentre restano fuori politici, consiglieri, portaborse - il valore di una storia passata dalla diffidenza delle istituzioni e dei benpensanti all'aura di santità che lo accompagna adesso in morte.

«Santo», è il coro che si leva oggi all'unisono tra i pellegrini diretti alla camera mortuaria, «Santo», è il tam tam nei social.

biagio conte 4

 

«Santo», si dice nelle navette gratuite messe a disposizione dal Comune che ha indetto il lutto cittadino fino ai funerali di martedì in Cattedrale, con il sindaco Roberto Lagalla - che da pochi mesi ha preso le redini della città - impegnato nel dire che «non va disperso il valore dell'eredità umana che ci lascia» e l'arcivescovo Corrado Lorefice che si commuove, indicando il missionario laico come «volto della Chiesa povera e dei poveri».

 

biagio conte 8

Sventolano le bandiere a mezz'asta su tutti gli uffici pubblici di Palermo per lui che camminava scalzo con una croce in mano come i folli del Medioevo, che si incatenava e digiunava e andava in romitaggio nelle grotte per chiedere attenzione e sostegno per gli ultimi, per l'eretico del bene che sfidava il peccato più grande che si può commettere in Sicilia, il "peccato di fare", come scriveva Tomasi di Lampedusa. Mentre l'Assemblea regionale si appresta a discutere un contributo di mezzo milione di euro per ripianare le bollette della Missione, andata avanti finora solo con la provvidenza. La scossa della sua morte, più ancora che quella della sua vita, è arrivata fino ai palazzi del potere. L'ultimo dei miracoli di chi gliene attribuisce già tanti. Lui che sei anni fa, a Lourdes, si rialzò dalla sedia a rotelle dove i medici lo avevano inchiodato con una diagnosi implacabile e si rimise a macinare chilometri.

 

biagio conte 5

È nel 1990 che Biagio lascia la famiglia e decide di vivere come un eremita nelle montagne dell'entroterra siciliano in compagnia di un cane che chiama Libertà. La prima volta che si sente parlare di lui è a "Chi l'ha visto?", dove lui risponde in diretta: «Sto bene, sono in cammino».

Torna a Palermo, pensa di andare in Africa a fare il missionario, in breve capisce che il missionario deve farlo nella sua città, dove la sbornia del benessere degli anni Ottanta sta lasciando il passo alla stagione delle stragi di Capaci e via D'Amelio, e dove la polvere di stelle si sta trasformando nel fango delle periferie, delle povertà, della disgregazione sociale.

 

biagio conte 9

In breve Biagio si ritrova sotto i portici della stazione centrale di Palermo piena di clochard, ad assistere e distribuire minestra, d'appoggio un camper scalcinato. Per questo, in memoria di quell'inizio, ad accogliere la sua salma sarà una bara fatta di traversine dei binari della ferrovia. La svolta nel 1993, quando si piazza con la sua branda davanti all'ex disinfettatoio comunale di via Archirafi iniziando un digiuno che durerà tredici giorni. Non è un parrino, cioè un sacerdote, non è un ricco benefattore, non è un capopopolo. Sfugge a ogni categoria conosciuta. Eccentrico, stravagante, sopra le righe, gli dicono i benevoli.

 

biagio conte 3

Esaltato, mitomane, pensano altri. «Beveva solo acqua - ricorda don Pino Vitrano, il prete suo alter ego - non una briciola di cibo, se non la comunione che gli portavo io la sera. Aveva scritto a tutte le istituzioni, nessuno rispondeva. Mi diceva: dei poveri non gliene frega niente a nessuno, non servono. Al tredicesimo giorno di digiuno venne il segretario del prefetto, Giorgio Musio. Disse: entrate, occupate la struttura pacificamente.

Non c'erano acqua né luce né servizi igienici, non avevamo mille lire in tasca».

biagio conte 2

 

Ma la città sta cambiando: un anno prima sono saltati in aria i giudici Falcone e Borsellino, da lì a qualche giorno - per l'anniversario del 23 maggio - Palermo tutta scenderà in strada tenendosi per mano e sventolando lenzuoli alle finestre.

Pochi mesi dopo, il 15 settembre del 1993, sarebbe stato ucciso don Puglisi, oggi beato.

Si erano incontrati Biagio e don Pino, quando entrambi nel 1993 erano andati a Palazzo delle Aquile a chiedere aiuto, l'uno per la nascente missione, l'altro per Brancaccio. Si erano abbracciati, senza sapere quasi niente l'uno dell'altro. Qualche mese dopo, morto don Puglisi, fu lui a piantare una croce di legno su un campetto sterrato del quartiere dove il sacerdote era stato ucciso.

biagio conte 15

 

Oggi le missioni sono diventate sette, con quasi ottocento ospiti. Insieme, poveri, senzatetto, migranti, alcolisti, ma anche gente "normale" che senza lavoro e famiglia si è ritrovata sulla strada. «Non perdete la speranza», diceva loro fratel Biagio. L'ultima frase che ha pronunciato, prima di morire.

biagio conte e papa bergoglio biagio conte 7biagio conte 13biagio conte 3fratel biagio conte eremita 1biagio conte 5BIAGIO CONTEbiagio conte 11biagio conte 9biagio conte 8biagio conte 10papa bergoglio e biagio contebiagio conte 4biagio conte 6fratel biagio conte eremita 4fratel biagio conte eremita 2fratel biagio conte eremita 3biagio conte 11biagio conte 1biagio conte 10biagio conte 12biagio conte 14

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…