volodymyr zelensky vladimir putin giampiero massolo

C’E’ IL RISCHIO DI UNA GUERRA TRA STATI UNITI E RUSSIA? RISPONDE L’EX CAPO DEL DIS MASSOLO: “MOSCA MINACCIA MA SA BENE CHE UNA DELLE REGOLE D'INGAGGIO DELL'OCCIDENTE NEI CONFRONTI DELL'UCRAINA È IL NON COINVOLGIMENTO DIRETTO DELLA NATO NEL CONFLITTO” – “POCO PROBABILE UN ATTACCO CONTRO L’OCCIDENTE DI PUTIN CHE POTREBBE ALLARGARE LA GUERRA IN ALTRI SCENARI COME SIRIA E BALCANI – L’OPZIONE NUCLEARE? REMOTA. C’E’ IL RISCHIO DI USO DI ARMI CHIMICHE. LA GUERRA POTREBBE FINIRE IL 9 MAGGIO SE… - IL RUOLO DELLA CINA "CHE VA MONITORATA" – LA DAGO-INTERVISTA A MASSOLO

LA DAGO-INTERVISTA

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dago-intervista-giampiero-massolo-ldquo-guerra-si-poteva-evitare-302403.htm

 

MASSOLO

Marco Ventura per il Messaggero

 

 

giampiero massolo foto di bacco

Perché l'ambasciatore russo a Washington, Antonov, evoca il confronto diretto tra Russia e Usa se l'Occidente continuerà ad armare Kiev?

«Perché vuole intimidire e minacciare, ben sapendo che una delle regole d'ingaggio precise dell'Occidente nei confronti dell'Ucraina è il non coinvolgimento diretto della Nato nel conflitto».

 

 

Per l'ambasciatore Giampiero Massolo, ex segretario generale della Farnesina e direttore dell'Intelligence italiana (Dis), «nessuna delle attività dei Paesi membri della Nato si configura come intervento diretto, ma solo come aiuto a un Paese aggredito che chiede di difendersi, e sono tutte attività compatibili con il diritto internazionale e la Carta dell'ONU».

 

Un allargamento del conflitto all'Occidente è possibile?

putin zelensky biden

«Questo genere di escalation verbale tende a precostituire un dossier di pretesti. Oggettivamente, però, prima di far leva su coinvolgimenti diretti della Nato, che non ci sono, e affrontare lo scontro diretto, Putin ha tutto un armamentario di possibilità per allargare il conflitto senza entrare in guerra con l'Occidente. Può creare problemi in altri scenari di crisi come il Sahel, dove operano i mercenari Wagner, o in Siria, nelle Repubbliche caucasiche e nei Balcani, in Bosnia Erzegovina, fomentando le ambizioni della parte serba».

 

Altri modi?

giampiero massolo 2

«Potrebbe ricorrere a un'altra tipologia di armi, biologiche o chimiche. L'opzione nucleare sarebbe estremamente grave e appare remota. C'è un dopoguerra anche per Putin e ricorrere a un'arma ancorché di teatro, ma nucleare, rischierebbe di comprometterlo».

 

Putin ha interesse ad allargare il conflitto?

«No, se avesse successo la sua ridefinizione delle priorità di queste ore. La situazione sul terreno condiziona gli sviluppi e sarà decisiva. Che Mosca abbia ridefinito gli obiettivi prova la sottovalutazione fatta da Putin delle capacità difensive ucraine e della compattezza dell'Occidente, ma anche l'efficacia della tattica occidentale di andare in soccorso dell'aggredito armandolo e sanzionando la Russia in un modo quasi senza precedenti, facendo crescere il prezzo dell'invasione».

 

Quali gli elementi di dinamismo sul terreno?

putin biden

«La ridefinizione degli obiettivi porta Mosca ad abbandonare il disegno di debellare l'Ucraina, cambiarne il governo e renderla uno Stato vassallo, poi a consolidare le conquiste nel Sud-Est, impossessandosi di quanto più Donbass possibile, non solo delle due repubbliche separatiste che ne rappresentano un terzo, e garantire contiguità territoriale tra Crimea e Donbass, completando la conquista, sanguinosa, di Mariupol. E forse marciare a Ovest verso Odessa per fare la stessa operazione fra Crimea e Transnistria, precludendo l'accesso al mare dell'Ucraina».

 

Altri obiettivi?

giampiero massolo 3

«Accerchiare le forze ucraine concentrate dal 2014 nel Sud-Est contro i separatisti del Donbass, conseguendo il disarmo, infine tagliare le linee di approvvigionamento e incutere timore. Di qui i bombardamenti, i missili sulle città e le attività stragiste per ottenere l'effetto di fiaccamento psicologico. Nello specifico i russi hanno due obiettivi: la conquista di Dnipro ed eventualmente Odessa».

 

Una guerra infinita?

«Putin ritiene di avere ancora molte carte da giocare, ma ci sono rumors sul 9 maggio, Giorno della Vittoria per i russi, come orizzonte di una guerra non illimitata e di un possibile successo dell'operazione speciale. Specularmente, però, Zelensky e l'Occidente ritengono di avere ancora molto da difendere e impedire a Putin di definire come successo. Il peluche insanguinato su tutte le prime pagine non può lasciare indifferenti le opinioni pubbliche occidentali».

PUTIN E BIDEN

 

Putin e i russi minacciano l'arma nucleare se in pericolo esistenziale...

«Siamo ben lontani da questa percezione, e dall'idea dello scontro diretto con l'Occidente. La Russia è sì una potenza nucleare, con un potenziale di ricatto, ma è consapevole di una situazione economico-sociale al limite della precarietà. La possibilità di definire come successo gli obiettivi minimi dell'operazione speciale fa premio rispetto a un confronto globale non sostenibile».

 

Perché nominare un comandante unico di tutta la guerra? «È il riconoscimento implicito di una prestazione fallimentare delle forze armate russe, malgrado anni di ristrutturazione. Che il generale Dvornikov si sia distinto in Siria dimostra la vecchia tentazione della guerra massiva, dura a morire nella logica militare russa. Quella in Ucraina è l'antitesi della guerra intelligente, visti i bombardamenti a tappeto e l'aggressività verso i civili».

zelensky bucha

 

Adesso c'è anche una guerra di comunicazione...

«È interessante l'uso assolutamente inedito delle notizie d'intelligence: alla guerra di disinformazione russa corrisponde una controffensiva dell'informazione occidentale, specie americana e britannica, in cui le notizie di intelligence vengono usate come arma di prevenzione e contro-informazione».

 

Secondo il Wall Street Journal, la Cina accelera sul nucleare come deterrente verso gli Usa su Taiwan...

«Lo dice un organo di stampa, non una voce ufficiale, va verificato e finora mancano indicazioni probanti. L'arsenale cinese è inferiore a quello americano e russo. Pechino finora ha cercato di non essere coinvolta negli schemi Usa-Russia. Non salterei a conclusioni, anche se la situazione va monitorata».

XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLIxi jinping giampiero massolo

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…