sara pedri ginecologa scomparsa

“C’ERANO CRITICITÀ IN REPARTO” – È STATO TRASFERITO IL DIRETTORE DELL'OSTETRICIA E GINECOLOGIA DI TRENTO DOPO LA SCOMPARSA DI SARA PEDRI, LA DOTTORESSA 31ENNE SVANITA NEL NULLA DOPO AVER ANNUNCIATO LE DIMISSIONI – GLI ISPETTORI HANNO ASCOLTATO 110 TESTIMONI E DALLE LORO PAROLE È EMERSO UN CLIMA DI TERRORE – IL RACCONTO DI UN MEDICO: “IN SALA OPERATORIA C'ERANO FERRI CHIRURGICI CHE VOLAVANO ADDOSSO ALLE PERSONE, ANCHE PER UN NONNULLA. TI FANNO SENTIRE UNA NULLITÀ E…”

Valeria Arnaldi e Claudia Guasco per “Il Messaggero”

 

sara pedri 6

Nelle ultime settimane gli ispettori hanno ascoltato 110 testimoni, hanno parlato con medici e ostetriche, messo in fila i racconti di ciò che accadeva in sala operatoria e durante le visite. «Dalla documentazione emergono fatti oggettivi e una situazione di reparto critica che rendono necessario, a partire da lunedì 12 luglio, il trasferimento del direttore dell'Ostetricia e Ginecologia di Trento ad altra unità operativa e di un dirigente medico a una diversa struttura ospedaliera dell'Azienda sanitaria», comunica la commissione d'inchiesta a lavoro terminato. Riconoscendo che il clima nel reparto dell'ospedale Santa Chiara di Trento diretto da Saverio Tateo, che avrebbe reso la vita impossibile alla ginecologa Sara Pedri svanita nel nulla dopo aver annunciato le dimissioni, non era sano né sereno.

sara pedri 7

 

LITI IN SALA PARTO Sulla scomparsa di Sara, 31 anni, arrivata dopo la formazione a Catanzaro con tante speranze e voglia di fare, la Procura ha aperto un fascicolo, senza indagati né titoli di reato, e in parallelo si è mossa la Ausl. Che ieri ha annunciato la rimozione di Tateo, con spostamento a diverso incarico insieme a un'altra responsabile del reparto di Ginecologia, la dottoressa Liliana Mereu. Per l'ospedale Santa Chiara è un terremoto. Originario di Bari, 59 anni, Tateo ha cominciato la sua carriera al San Matteo di Pavia, poi si è trasferito a Sondrio e nel 2010 è approdato a Trento.

 

sara pedri 4

«Ho trovato una capacità di accettare cambiamenti, cosa non facile se l'ambiente è rigido», commentava qualche mese dopo la sua nomina. Ma a quanto pare la situazione è precipitata in fretta. Scrive una neo mamma nella pagine Opinioni dei pazienti dell'ospedale: «I medici della neonatologia sono molto critici con il sistema di parto delle ostetriche e bisogna stare attenti a non finire in mezzo alle loro discussioni». Una dottoressa ha raccontato che in sala operatoria «c'erano ferri chirurgici che volavano addosso alle persone, anche per un nonnulla, o venivano allontanate. Magari anche ginecologi bravi. Ti fanno sentire una nullità e ti fanno mettere in dubbio ciò che tu da decenni fai tutti i giorni, cercano di trovare lo sbaglio anche se l'errore non c'è pur di metterti in crisi».

 

sara pedri 3

Non è l'unica a patirne: il 2 luglio cinque ostetriche hanno reso nota «l'incompatibilità ambientale» di Tateo, due giorni fa 70 colleghe della sala parto e del reparto di ostetricia hanno scritto al direttore dell'Azienda sanitaria trentina chiedendo di essere ascoltate sul clima lavorativo «di gravi tensioni, intimidazioni e vessazioni». Qui, negli ultimi cinque anni, le dimissioni sono state 62. Un ambiente avvelenato nel quale a soffrire più di tutti era Sara Pedri, assunta lo scorso autunno e sottoposta a «turni massacranti, abusi di potere e minacce continue», come riferisce la sua famiglia.

 

sara pedri 2

 Sara era pronta al lavoro duro, non alla crudeltà: «Non ho mai detto no, nonostante i molteplici imprevisti e i progetti incivili. È una situazione più grande di me. Con la fretta e la frenesia non si impara, i risultati ottenuti sono solo terrore. So che mi comprometto, ma ho bisogno di aiuto», scriveva in una lettera trovata nel suo appartamento a Cles. Il 3 marzo capisce di non poter più andare avanti, scrive una mail a Tateo, chiamandolo «sovrano illuminato», e comunica le sue dimissioni. Ma qualcosa dentro di lei si rompe definitivamente, il 4 marzo ciò che resta di Sara è la sua auto parcheggiata vicino a un ponte, sul lago di Santa Giustina di cui ora viene scandagliato il fondo.

sara pedri 1

 

«TUTELARE LE PAZIENTI» Intanto Tateo, dopo un periodo di ferie, viene rimosso. «Vorrei che tu fossi qui Sara. Allora sì, che ci sarebbe da esultare. Ti stringerei forte e ti direi: lo vedi? Insieme non ci ferma nessuno», è il post venato di amarezza di Roberta Venturella, tutor della ginecologa all'università. «Tutelare la serenità delle pazienti, di tutti gli operatori coinvolti e a salvaguardia del buon funzionamento del reparto», sono le motivazioni dello spostamento del primario. Provvedimento arrivato insieme all'uscita di Pier Paolo Benetollo, il direttore generale della sanità trentina che aveva riconfermato Tateo fino al 2025. Un brutto colpo per il Santa Chiara, già al centro di un'inchiesta per la morte di Sofia Zago, 4 anni, contagiata dalla malaria nel suo letto in pediatria.

sara pedri 5

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO