caldo

IL SAHARA SI E' SPOSTATO IN SICILIA - LE TEMPERATURE RECORD REGISTRATE NEL PAESINO SICILIANO DI FLORIDIA (48,8 GRADI) SONO SOLO LO SPECCHIO DI UN FENOMENO CHE INTERESSA L'INTERO PAESE - ANCHE I PROSSIMI GIORNI SARANNO MOLTO CALDI MA IL FENOMENO SI ATTENUERA' AL SUD MENTRE L'ONDA CALDA SI PROPAGHERA' AL NORD - I LIVELLI PIU' ALTI SI REGISTRERANNO...

Valeria Arnaldi per "il Messaggero"

 

registrati 48,8 gradi a floridia

Le temperature, già eccezionali alle prime ore del mattino. La sensazione di un caldo diverso, più intenso, mai sperimentato prima. Poi, la conferma dei dati. A Floridia, nel Siracusano, ieri, sono stati registrati 48,8 gradi. La temperatura più alta mai riscontrata in Italia. E perfino in Europa.

 

Il primato precedente era di soli 48 gradi documentati in Grecia, ad Atene, il 10 luglio 1977. Ad agosto del 1999, erano stati misurati 48,5 gradi a Catenanuova, in Sicilia, ma da una stazione non ufficiale. Ieri, il nuovo picco, misura del caldo record in Sicilia ma anche di un fenomeno ben più ampio che interessa - e interesserà ancora - l'intero Paese.

 

registrati 48,8 gradi a floridia

LA NORMA Perché il caldo eccezionale, ormai, numeri alla mano, sta diventando la norma. «Ieri, forse, è stata la giornata peggiore per le temperature in Sicilia - dice Daniele Cat Berro, della Società Meteorologica Italiana - ma anche i prossimi giorni saranno molto caldi. È prevista una progressiva attenuazione del fenomeno al Sud, con alte temperature, ma non soffocanti come queste. Contemporaneamente, però, l'onda calda si propagherà al Nord Italia, dove si registreranno i livelli più alti probabilmente nel weekend».

 

floridia siracusa

I termometri potrebbero scendere un poco la prossima settimana ma Lucifero ci accompagnerà fino alla fine di agosto. «È previsto un regime di correnti atlantiche che dovrebbe riportare le temperature più vicine a quelle normali di stagione, magari con qualche temporale in più sulle Alpi - prosegue - Le temperature continueranno ad essere alte fino a fine mese, qualche stazione siciliana supererà ancora i 40 gradi probabilmente, ma non ci saranno picchi come questi: un dato come quello del siracusano, 48,8 gradi, non è da Mediterraneo, ma da Sahara.

 

Visti i trend, però, dovremmo iniziare ad abituarci a questi numeri che rientrano in una tendenza conclamata, che vede l'aumento di intensità, frequenza e durata della grandi ondate di caldo. Episodi eccezionali oggi rischiano di diventare la nuova norma».

 

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I DATI Per il climatologo Bernardo Gozzini, direttore Lamma-Cnr, «oggi non si parla più di crisi climatica, ma di emergenza. Anche gli ultimi dati, a livello mondiale, lo confermano. Il cambiamento è sempre più forte e significativo. L'aumento di temperatura è ormai, per tutta la comunità scientifica internazionale, una questione acclarata. L'anticiclone africano sta diventando sempre più protagonista delle nostre estati ed è così sin da fine anni Novanta. Il clima della nostra Penisola si sta tropicalizzando, con ondate di calore, che sono sempre più forti, resistenti, prolungate e con temperature che, in Sicilia e Sardegna, hanno superato di otto/dieci gradi il livello normale».

 

caldo 5

L'EMERGENZA L'emergenza, ovviamente, è globale. In Canada, a fine giugno, si sono sfiorati i 50 gradi: la stazione di Lysson, a nordest di Vancouver, ha rilevato 49,5 gradi, dopo una serie di giornate, con temperature stabilmente superiori ai trenta gradi. «Dal 2000, ormai, - commenta Gozzini - parliamo di record negativi nelle temperature, con i problemi e i disagi che questo comporta. Non solo. Spesso il caldo, con temperature oltre i 35 gradi, è associato a un tasso di umidità elevato, che influisce sull'organismo, impedendo la corretta sudorazione e rendendo difficile mantenere la normale temperatura corporea. Il caldo percepito, quindi, è anche superiore a quello misurato». E senza dimenticare i danni per l'ambiente.

 

caldo 10

I PICCHI «Questi picchi di caldo - sottolinea Cat Berro - comportano il disseccamento della vegetazione, pure delle colture, e creano una predisposizione agli incendi, con maggiore facilità di propagazione delle fiamme». Stando ai dati attuali, il 2021 dovrebbe rientrare tra i dieci anni più caldi dal 1880 ad oggi.

 

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«Ad oggi - afferma Gozzini - sarebbe attestato intorno alla settima posizione, grazie alla primavera che è stata abbastanza fresca e, a livello mondiale, alle temperature decisamente sotto la media in Antartide. Mancano, però ancora i dati di luglio e agosto». E le previsioni non sembrano rassicuranti. «Già, tra venerdì e sabato - conclude - potremmo arrivare a 39/40 gradi a Firenze, 37/38 a Bologna, all'incirca altrettanti a Roma». Insomma, sarà una lunga estate calda, se non caldissima.

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