eliseo barbareschi

IL CALVARIO DELL’ELISEO NON E’ FINITO – LO STORICO TEATRO ROMANO IN VENDITA PER 24 MILIONI - CHIUSO DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA. ULTIMA GESTIONE E’ STATA DI LUCA BARBARESCHI CHE A LUGLIO DEL 2020 SOTTOLINEAVA: “NON POSSO ANDARE AVANTI, ANCHE SE CINQUE ANNI FA HO INVESTITO 14 MILIONI DI EURO PER COMPRARE IL TEATRO, NON È SERVITO A NIENTE” - SUL TEATRO C'È UNA DESTINAZIONE D'USO BEN PRECISA…

Laura Larcan per "il Messaggero"

 

teatro eliseo

Prima, la notizia della chiusura, poi lo spettro della liquidazione forzata, e ora l'epilogo della messa in vendita ufficiale. L'ultima parabola del Teatro Eliseo sembra scandita da rintocchi di annunci a sorpresa. Stavolta, il nuovo capitolo viene segnato dall'annuncio comparso sul sito di una nota agenzia immobiliare dedicato allo Storico complesso teatrale nel cuore di Roma.

 

luca barbareschi 1

«Nel centro di Roma, tra il rione Monti e Trevi, proponiamo la vendita dello storico complesso immobiliare del Teatro Eliseo e del Piccolo Eliseo, posto nell'elegante Via Nazionale di fronte a Palazzo Koch. La sua destinazione d'uso consente di svolgere attività cinematografica, teatrale, concerti e spettacoli», si legge sul sito della Engel&Volkers. Il prezzo indicato è di 24 milioni di euro. Fa effetto, elenca le caratteristiche dell'immobile scandite per numeri: 60 locali, 25 bagni e cinquemila metri quadrati di superficie commerciale.

 

LA CRISI Lo stato di crisi delle due storiche sale di via Nazionale, che hanno già superato il compleanno storico dei cento anni, era già stato sciorinato dal loro gestore e direttore artistico Luca Barbareschi nel luglio del 2020, in piena pandemia. Il teatro, all'epoca, aveva chiuso (come tutti) a marzo. E si prospettava la tormentata decisione di mettere in liquidazione il Teatro «L'Eliseo annuncia la sua drammatica sorte. C'è stato un silenzio assordante da parte delle istituzioni e non possiamo più andare avanti», diceva Barbareschi.

pubblico all eliseo

 

All'epoca, era il luglio del 2020, Barbareschi sottolineava come a pesare fosse la condizione finanziaria. «Ho davanti a me sei curatori fallimentari e altrettanti revisori dei conti, e purtroppo non posso andare avanti, anche se cinque anni fa ho investito 14 milioni di euro per comprare il teatro, non è servito a niente». Da allora il Teatro Eliseo non ha mai riaperto, concedendo ossigeno solo per eventi spot, come il primo gennaio scorso per la festa di Capodanno. Ora l'annuncio della messa in vendita ha fatto il giro delle istituzioni. Quello che è sicuro, come lasciano intendere gli addetti ai lavori, è che per l'immobile del Teatro Eliseo, da sempre privato (va ricordato), c'è una destinazione d'uso ben precisa, e che quindi «non potrà che essere un teatro». Non altro che le stesse indicazioni che il Ministero della Cultura di Dario Franceschini aveva indicato nel 2015 col passaggio di gestione a Luca Barbareschi.

 

Teatro Eliseo

CINEMA E CONCERTI L'annuncio, non a caso, sembra ricordarlo, visto che avverte: «la sua destinazione d'uso consente di svolgere attività cinematografica, teatrale, concerti e spettacoli». E gioca sulla memoria storica: «Ad oggi il suo cuore sono le due sale che da 100 anni parlano d'arte e cultura attraverso le grandi produzioni. A partire dal 1900 centinaia di attori, registi, personaggi e spettatori hanno popolato le sale del Teatro Eliseo. Nomi del calibro di Eduardo De Filippo, Monica Vitti, Anna Magnani, Vittorio Gassman ne hanno calcato i palcoscenici, scrivendo ad ogni spettacolo un nuovo pezzo di storia del teatro italiano e internazionale e lo hanno reso uno dei riferimenti culturali più vivaci del Paese».

 

BARBARESCHI

 I numeri danno il peso del complesso monumentale. «L'Eliseo ospita circa 721 posti, con platea, tre balconate, palcoscenico, declivio palcoscenico, sipario, due bagni e sette camerini; il Piccolo Eliseo ospita circa 266 posti con platea, palcoscenico, declivio palcoscenico, sipario, due bagni e quattro camerini», recita l'annuncio. E rimanda alla gestione di Barbareschi: «Grazie al recente cambio di gestione è stato eseguito un radicale intervento di ristrutturazione esterno ed interno riportandolo così ai suoi prestigiosi fasti e diventando lo spazio polifunzionale da poter vivere dal giorno alla notte in quanto dispone anche di una caffetteria e di un ristorante (con cucina equipaggiata) che affaccia su un caratteristico spazio esterno». E la chiosa: «La sua posizione strategica a fianco alle vie del Tridente oltre ai servizi di collegamento terrestri e metropolitani, lo rendono un interessante investimento per investitori nazionali ed internazionali».

BARBARESCHITeatro Eliseo

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…