andrea camilleri libro segreto parla ti ascolto

IL LIBRO SEGRETO DI CAMILLERI – SI CHIAMA “PARLA, TI ASCOLTO”, L’HA STAMPATO A SUE SPESE IN UN’ANTICA TIPOGRAFIA MILANESE E L’HA SPEDITO A 1500 AMICI CON UN BIGLIETTO FIRMATO – È LA STORIA DI UN MEDICO TORMENTATO DALL’AMORE SCABROSO PER UNA BAMBINA – PERCHÉ NON HA CONTATTATO SELLERIO, MONDADORI, EINAUDI O GIUNTI? AH, SAPERLO…

andrea camilleri (6)

Aldo Forbice per la Verità

 

«È un segreto che va rispettato», ci ha detto un noto critico letterario. Uno dei 1.500 intellettuali che hanno ricevuto, in un pacchetto riservato, il libro segreto di Andrea Camilleri. Un evento curioso in un Paese come il nostro, dove i segreti personali vengono svelati facilmente sui social e sui media, dove persino i testi delle intercettazioni giudiziarie, con tutti i risvolti privati, si trovano pubblicati in lenzuolate sui giornaloni, non solo sui periodici di gossip...

CAMILLERI PARLA TI ASCOLTO LIBRO SEGRETO

 

Bene, in questo Paese vi sono segreti letterari che vengono rigorosamente blindati per volontà di uno scrittore. Non parliamo quindi di Cosa nostra e di altre organizzazioni criminali che minacciano e impongono il silenzio, ma semplicemente dei contenuti di un romanzo. Vediamo di che cosa si tratta esattamente, visto che se ne è parlato poco, anzi quasi per niente.

 

Il grande scrittore, Andrea Camilleri, nel settembre scorso ha deciso, in tutta riservatezza, di far spedire a 1.500 scrittori, giornalisti, politici di suo gradimento, amici personali e alcuni parenti, un libro, pubblicato a sue spese dall' antica tipografia milanese Campi 1898. Il titolo del libro di 170 pagine è Parla, ti ascolto. Il primo mistero è già nella scelta dello stampatore.

 

montalbano luca zingaretti

Perché l' inventore di Montalbano non ha fatto ricorso ai suoi editori abituali, a partire dalla storica Sellerio, per passare a Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Giunti, eccetera? E perché ha voluto regalare 1.500 copie del suo «libro segreto» con un biglietto firmato? Ecco il testo: «Ho il piacere di farti avere questo libro che vorrei leggessero solo i miei amici».

CAMILLERI PARLA TI ASCOLTO LIBRO SEGRETO

 

Era cioè rigorosamente vietato concedere alcun prestito ad altri (conoscenti, giornalisti e critici non estimatori del Maestro, curiosi, eccetera). E finora - sono già trascorsi otto mesi - il segreto è stato sostanzialmente rispettato. Non è vero che il libro, come ci ha detto un altro critico, «è stato scritto per pochi intimi». Millecinquecento persone non sono «pochi intimi», anche perché non si tratta di lettori comuni e, se rapportati alla media dei «lettori forti» (sempre più esigui in Italia), ci sembra comunque una platea ragguardevole. Certo, se si paragona questo campione di «privilegiati» alla grande massa dei lettori dei libri di Camilleri (103 titoli, se li abbiamo contati bene, tradotti in 120 lingue), con oltre 30 milioni di lettori (solo in Italia), le 1.500 copie ci fanno sorridere.

 

sul set di montalbano

Il problema però non è questo. La prima domanda che viene in mente è questa: perché lo ha fatto? Il grande autore ha sempre bisogno di tenere viva l' attenzione su di sé e sulle sue opere anche con un coup de théâtre? Ma siamo sicuri che ne ha bisogno? Camilleri non ha certo problemi economici: i suoi libri «producono» ogni anno molti milioni di diritti d' autore, grazie anche alle serie di film tv di Montalbano, con l' eterno Luca Zingaretti, che hanno reso ancora più popolari i suoi racconti.

 

COMMISSARIO MONTALBANO

Tra parentesi, l' ultima serie tv, pubblicizzata come «nuovi episodi» era, invece, la riproposizione di una vecchia serie, rimontata con alcune scene girate con una nuova attrice in sostituzione di quella precedente. Non conosciamo il motivo di questa modifica: forse ragioni contrattuali e giudiziarie. Le storie erano quelle del passato, così come gli altri attori, con la differenza di vedere un commissario Montalbano-Zingaretti molto più giovane, che poi, nella stessa puntata, ricompariva invecchiato di un quindicennio. È questo, purtroppo, un vezzo diffuso, in generale, nella tv italiana, cioè quello di non indicare esplicitamente le repliche, anche quelle in cui basterebbe inserire l' avviso «Nuova edizione»).

 

montalbano

Camilleri, dunque, se non ha problemi economici (e, ovviamente, nessuna delle sue tre figlie) perché ha fatto ricorso a un «libro segreto» che ha scatenato la curiosità degli intellettuali? Cerchiamo di capire - dalle soffiate che siamo riusciti a registrare- che cosa racconta il romanzo e perché non se ne deve parlare.

 

rosetta e andrea camilleri

Parla, ti ascolto è un' allucinante storia di un medico, il cardiologo romano Barreca, che ha una moglie bellissima (Giulia). L' uomo però sembra sia tormentato dall' innamoramento per una bambina (Elena, di 4 anni), figlia di un vicino di casa. Nel libro si raccontano, in ogni dettaglio, le emozioni, i sentimenti di questo maturo professionista, i suoi rapporti con gli amici, la moglie e un giovane sacerdote, padre Giacomo, che viene segretamente messo al corrente dell' evoluzione della vicenda.

 

CAMILLERI

Anche il sacerdote rimane sconvolto da questa storia e decide di chiedere aiuto all' anziano padre Gioacchino. Purtroppo non si sa altro, a causa della reticenza dei lettori camilleriani che hanno ricevuto in dono l' opera. Qualcuno ha pensato che a 92 anni (e quasi totalmente cieco) lo scrittore stia pensando che forse alla fine del tunnel esista una luce e si è parlato anche di una possibile conversione cristiana. Ma è solo una supposizione, perché Camilleri ha sempre smentito una simile ipotesi. Si sa, infatti, che lui è stato sempre ateo e racconta spesso che 1943 venne espulso da un collegio vescovile perché aveva lanciato delle uova contro un crocifisso. Ma con gli anni le cose potrebbero essere cambiate.

 

andrea camilleri marco travaglio marcello corvino

Che stia pensando alla fine del suo viaggio esistenziale è provato anche dal fatto che da tempo ha decretato la fine del commissario Salvo Montalbano. Nel 2006 ha consegnato infatti all' editore Sellerio l' ultima puntata, con la conclusione della storia, chiedendo che il libro venga pubblicato dopo la sua morte. Quel testo l' editore palermitano lo ha chiuso nella sua cassaforte, anche se Camilleri ci ride sopra. In ogni caso questo fatto prova che l' autore vuole che Montalbano muoia con lui e cioè che nessun altro scrittore possa continuare a farlo vivere inventando nuove storie. Con gli anni, abbiamo detto, le cose potrebbero cambiare anche politicamente.

 

commissario montalbano 5

Per Camilleri però è diverso. A 16 anni era fascista (come suo padre, soldato nella Grande guerra: inquadrato nella Brigata Sassari, adorava il suo comandante Emilio Lussu, socialista; aveva visto morire Filippo Corridoni, il sindacalista rivoluzionario amico di Benito Mussolini). Da adulto, trasferitosi a Roma, si iscrisse al Pci e per molti anni è stato un fedele militante di quel partito. Era molto amico anche di Leonardo Sciascia, ma riuscì a tradirlo politicamente e nell' amicizia. Ha raccontato, in un' intervista, che nei giorni del sequestro Moro, Sciascia e Renato Guttuso andarono a trovare Enrico Berlinguer a Botteghe Oscure. Era affranto dal dolore e riferì loro che il Kgb e la Cia volevano la morte del leader democristiano. Sciascia non ebbe alcuna esitazione nel raccontare lo stato d' animo del leader comunista, riferendola su un quotidiano. Berlinguer smentì ufficialmente. Anche Renato Guttuso si accodò e Camilleri si schierò, acriticamente, con Berlinguer, isolando così Sciascia, che rispose sdegnato: «Alla faccia della verità e dell' amicizia».

CAMILLERI

 

Anche negli anni della maturità non ha mai nascosto il suo impegno politico, sempre smisurato, nel Pci e alla sinistra di quel partito, con iniziative, talvolta spettacolari.

Ha sempre fatto parte di strane compagnie in manifestazioni, con i girotondini, contro Silvio Berlusconi (No Cav Day nel 2008, con Marco Travaglio, Antonio Di Pietro e Beppe Grillo), in iniziative politiche (nel 2009 per la fondazione del Partito dei senza partito, con Di Pietro e Paolo Flores d' Arcais, ma poi non se ne fece niente perché i tre non trovarono un accordo).

 

marco travaglio saluta andrea camilleri

Nel 2013 partecipò ad altre manifestazioni contro il centrodestra. Ma fu anche contrario (sempre nel 2013) al governo Letta e persino alla rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale. Negli anni più recenti ha espresso un' opposizione serrata a Matteo Renzi come uomo di governo e segretario del Pd.

 

Ora il mistero di Parla, ti ascolto. Matteo Collura, uno scrittore che conosce bene Camilleri ma che non lo stima molto come scrittore, mi ha confidato: «Si sta divertendo, paga i suoi capricci letterari, tanto non ha bisogno di altri diritti d' autore. Ne ha troppi. E chissà, forse è in preda a una crisi mistica». C' è anche chi pensa che le case editrici non hanno pubblicato il testo perché lo hanno ritenuto troppo morboso: avrebbe potuto guastare la sua immagine, soprattutto mentre andavano in onda gli episodi di Salvo Montalbano.

 

Andrea Camilleri

Oggi essere accusati di scrivere libri di impronta pedofila è molto facile. Lo dice anche un altro critico noto, che non vuole essere menzionato: «Non mancano certo, anche fra gli scrittori, gli invidiosi». Ma c' è anche chi sostiene che la storia del cardiologo Barreca sia ispirata a un fatto reale e che i protagonisti siano ancora vivi. Camilleri ha voluto solo togliersi un sassolino dalla scarpa, prima dell' inevitabile? Forse. Lo scrittore di Porto Empedocle ha fatto sapere che, prima o poi, parlerà.

andrea camilleri (4)

Ma non ci crede nessuno.

commissario montalbano 1Andrea Camilleri

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…