
SE LA POVERTA' AUMENTA VERTIGINOSAMENTE, DIVENTANO NECESSARIE MISURE RADICALI – IL CANDIDATO SINDACO DEM DI NEW YORK, ZOHRAN MAMDANI, VUOLE RENDERE GLI AUTOBUS GRATUITI: UNA PROPOSTA CHE HA ENTUSIASMATO MOLTI CITTADINI, VISTO CHE UNO SU 5 NON PUÒ PERMETTERSELI (UN BIGLIETTO COSTA 3 DOLLARI A TRATTA E I PENDOLARI HANNO BISOGNO DI PIU' TICKET AL GIORNO) - "LA REPUBBLICA": “ACCUSANO MAMDANI DI ESSERE COMUNISTA, UTOPISTA, DI PROPORRE IDEE IMPOSSIBILI. MA SUCCEDE ANCHE A KANSAS CITY. O SULLA MAGGIOR PARTE DELLE LINEE DI BOSTON. IN PARTE, A TUCSON, ARIZONA, E ALEXANDRA, VIRGINIA. PERCHÉ NON A NEW YORK?”
Gabriele Romagnoli per "la Repubblica"
[…] Zohran Mamdani, candidato sindaco democratico di New York, vuole gli autobus gratuiti e veloci. Lo accusano di essere comunista. Utopista. Irragionevole. Di proporre cose impossibili come questa. Eppure li ho presi, gli autobus gratuiti. Succedeva a Bologna negli Anni Settanta. Succede in certe città della Norvegia con la tassazione altissima, ma in cui la municipalità possiede e gestisce di tutto (perfino i cinema) e i biglietti costano ovunque poco e niente. Soviet di ritorno?
Socialdemocrazie? Succede anche a Kansas City. O sulla maggior parte delle linee di Boston. In parte, a Tucson, Arizona, e Alexandra, Virginia. Perché non a New York?
[…] Il biglietto costa 2 dollari e 90 centesimi, presto arrotondati a tre. Ci sono agevolazioni per le fasce meno abbienti, ma dei 3 milioni di newyorchesi che prendono l'autobus regolarmente 1 su 5 stenta a permetterselo. Si tratta per lo più di donne, afroamericane o latine. […] Se qualcuno si chiedesse perché questa parte di popolazione non prende la metropolitana, più rapida e comoda, la risposta è una parola: scale. Gli autobus sono il rifugio di anche operate e pance smisurate, sono una selva di bastoni e deambulatori. […]
La metropolitana, sotto Harlem, fa una sosta ogni dieci, addirittura venti isolati. L'autobus ogni due, massimo tre. È per chi fatica a raggiungere ogni partenza, non soltanto ogni traguardo. La metropolitana è iconica, due settimane fa girava un filmato di Harrison Ford seduto tra i passeggeri, come faceva Al Pacino nel film L'avvocato del diavolo. Sull'autobus non riconosci nessuno. Anche i turisti sono tutti sotto, perché lì si sentono parte di quel film che è la città, a cielo aperto o no. Puoi trovarci un broker, puoi trovarci un avvocato. Puoi trovarci uno spiantato che ci passa giorno e notte. Dall'autobus scendono tutti, presto o tardi. Se vuoi risalire ripaghi il biglietto. […]
Arrivati all'anno di grazia 2025 ogni idea rivoluzionaria è vecchia, usata, di terza mano. Theodore Kheel era un filantropo e attivista morto nel 2010 all'età di 96 anni. Già nel secondo dopoguerra cominciò a battersi per una diversa politica dei trasporti. Il suo piano era semplice: raddoppiare i pedaggi per le auto agli ingressi di New York (ai ponti e ai tunnel attraversati da chi viene per affari o divertimento) e azzerare il costo dei trasporti pubblici.
Nel 1969, insieme con l'economista della Columbia University William Vickrey, espose un piano dettagliato davanti all'allora sindaco John Lindsay. È stato in parte realizzato a luglio 2024: accessi rincarati per auto e moto, tariffe agevolate per bus e metro. "Diario di un miracolo in transito", ha titolato un saggio sull'argomento Charles Komanoff che aveva collaborato con Kheel e Vickrey, esponendone i vantaggi. Sarebbero: meno veicoli (il 15% rinuncerebbe), circolazione più rapida; più passeggeri, meno attese; corsie preferenziali non intasate, tempo risparmiato e messo nella banca della vita.
Il "miracolo" è svanito dopo due mesi, poi è stato riproposto, comunque parziale: le agevolazioni valgono sotto una soglia di reddito molto bassa, chi lavora tutto il giorno percependo il salario minimo (16 dollari l'ora) ne è escluso. […]
A Mamdani dicono che […] la competenza sui trasporti non è esclusiva del sindaco, tocca allo Stato, al governatore (democratico) che dovrebbe, con una parola di non immediata comprensione, "implementare". Perché non farlo? Perché le elezioni si vincono al centro, con proposte moderate, detassando il ceto medio? Magari sì, ma poi a che serve? A governare spostandosi ogni giorno un po' più a destra come l'attuale sindaco, Eris Adams, per finire facendosi blandire da Donald Trump?
I milionari continueranno a volare sui loro elicotteri sopra la città; gli attori, i turisti e tutti quelli a cui 156 dollari al mese per la metropolitana non pesano a percorrerne le vene; gli autobus a portare santi e peccatori, vinti e vincitori nell'intervallo tra le fatiche della loro esistenza. Quanto durerà e quanto costerà si vedrà a novembre e dopo, quando utopie e progetti concreti scenderanno per strada.