big regeni ahmed abdallah

MISTERI D’EGITTO - CASO REGENI, FINALMENTE AL-SISI FA ARRESTARE QUALCUNO: UN CONSULENTE DELLA FAMIGLIA DI GIULIO! - AHMED ABDALLAH, ATTIVISTA DEI DIRITTI CIVILI, ACCUSATO ADI ADERIRE A UN GRUPPO TERRORISTA, RISCHIA IL PATIBOLO. RETATA DI OPPOSITORI

Andrea Morigi per “Libero Quotidiano

 

AHMED ABDALLAH AHMED ABDALLAH

Avvertimento del governo egiziano sul caso Regeni: chi si immischia finisce dentro e rischia il patibolo. Così è finito agli arresti Ahmed Abdallah, direttore della Commissione egiziana per i diritti e le libertà (Ecrf) e consulente dei legali della famiglia del ricercatore italiano ucciso.

 

L' uomo, 36 anni, è stato prelevato dalla propria abitazione lunedì alle tre del mattino. Gli agenti delle forze di sicurezza che lo hanno portato via, hanno sequestrato il suo computer e il suo cellulare e a breve è previsto un primo processo a suo carico.

SANAA SEIFSANAA SEIF

 

Le accuse nei suoi confronti sono gravissime e, riferisce Amnesty International, vanno dall' istigazione alla violenza con l' obiettivo di rovesciare il governo all' adesione a un gruppo terrorista fino alla promozione del terrorismo. Tutti reati per i quali è prevista la pena di morte.

 

Attraverso il proprio avvocato, Alessandra Ballerini, la famiglia Regeni esprime «particolare angoscia» per la sorte di Abdallah insieme alla propria «preoccupazione per la recente ondata di arresti in Egitto ai danni di attivisti per i diritti umani, avvocati e giornalisti anche direttamente coinvolti nella ricerca della verità circa il sequestro, le torture e l' uccisione del figlio Giulio.

ALESSANDRA BALLERINI PAOLA REGENIALESSANDRA BALLERINI PAOLA REGENI

 

Potrebbero esserci presto altri nuovi arresti, secondo la Ecrf, che ha documentato negli scorsi mesi il caso dei centinaia di desaparecidos egiziani. Il gruppo sostiene che più di 100 persone sarebbero state arrestate di recente in otto governatorati diversi, tra cui il Cairo e Alessandria.

 

Fra di loro, vi sarebbero diversi leader dei movimenti per la difesa dei diritti umani in Egitto come Haytham Mohammedein, avvocato e portavoce del Movimento rivoluzionario socialista, Sanaa Seif, nota attivista politica, e Malek Adly, avvocato e attivista dei diritti umani.

 

RANIA YASSEN - CASO REGENIRANIA YASSEN - CASO REGENI

Le cifre ufficiali non sono meno preoccupanti. Fonti del ministero dell' Interno snocciolano i dati al sito web informativo egiziano «Aswat Masriya»: sono in totale 270 le persone arrestate lunedì dalle forze di sicurezza nell' ambito delle proteste contro la cessione delle isole Tiran e Sanafir all' Arabia Saudita.

 

Circa 120 manifestanti sono stati arrestati dalle strade e nei bar dell' area di al Dokki, il quartiere dove risiedeva il ricercatore italiano Giulio Regeni. Altri 150, invece, sarebbero stati arrestati nel centro del Cairo.

 

REGENI FAMIGLIAREGENI FAMIGLIA

Nelle strategie egiziane, tuttavia, rientra anche un tentativo di mostrare il volto umano del regime. Perciò, in concomitanza con gli arresti, Mohamed Anwar Sadat, presidente della commissione Esteri del Cairo annuncia una visita di una delegazione di parlamentari a Roma per ripulire «l' immagine stereotipata» del Paese arabo che si è diffusa all' estero.

 

Il tour prevede anche incontri alla Commissione africana dei diritti dell' uomo, al Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani di Ginevra, al Parlamento europeo e al Congresso degli Stati Uniti.

 

REGENI AL SISIREGENI AL SISI

Infine, fa marcia indietro l' attrice e presentatrice egiziana Rania Yassin che sabato scorso, sulla tv Al-Hadath aveva letteralmente mandato «al diavolo» Regeni. «Non volevo offendere il giovane italiano né il popolo italiano», afferma ora in risposta alla valanga di critiche che le sono state rivolte dopo il suo commento e chiarisce: «Intendevo che sono arrabbiata per l' escalation della crisi tra Italia ed Egitto, ma non ce l' ho con Regeni come persona».

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…