ospedale cristo re giuseppe mura

QUANDO FINIRÀ L'EMERGENZA COVID, CON LA TIRITERA DEI MEDICI EROI, TORNEREMO A PARLARE DI MALASANITÀ - CHIESTO IL PROCESSO PER LA DOTTORESSA DEL PRONTO SOCCORSO DEL "CRISTO RE" DI ROMA CHE RISPEDÌ A CASA UN OPERAIO DI 53 ANNI CON DOLORI LANCINANTI ALL'ADDOME: ERA UN INFARTO MA FU SCAMBIATO PER GASTRITE E IL PAZIENTE MORÌ SEI ORE DOPO - PER I PM UN RICOVERO L'AVREBBE SALVATO, BASTAVA LEGGERE MEGLIO L'ELETTROCARDIOGRAMMA: ORA L'ACCUSA PER LA DONNA È DI OMICIDIO COLPOSO...

Adelaide Pierucci per "Il Messaggero"

 

PRONTO SOCCORSO DEL CRISTO RE

In base alle prescrizioni del medico del pronto soccorso del Cristo Re avrebbe dovuto assumere per una settimana del Gaviscon e prima dei pasti uno sciroppo antireflusso, per poi risottoporsi a controllo. Invece è morto la mattina successiva, a sei ore dal mancato ricovero.

 

Per la procura di Roma sarebbero state sbrigative le dimissioni costate la vita a Giuseppe Mura, 53 anni, un operaio di Primavalle, trasportato in ambulanza con dolori strazianti all'addome, dimesso a stretto giro e morto a casa ormai senza nessuna possibilità di soccorso.

 

infarto

Tutto nell'arco di poche ore tra il 24 e il 25 novembre del 2019. Un infarto in corso era stato scambiato e curato per epigastralgia, un dolore addominale. Per l'errore medico, almeno questa è stata la conclusione della consulenza autoptica, il pm Vincenzo Barba ha chiesto di processare con l'accusa di omicidio colposo il medico di turno al pronto soccorso, Valbona T.

 

Una dottoressa in genere meticolosa, che però, quel giorno, avrebbe sottovalutato i risultati dell'elettrocardiogramma. Il tracciato infatti era «al limite della norma», ma evidenziava comunque due anomalie che non sarebbero state considerate a dovere.

 

L'ACCUSA

giuseppe mura

Per la procura «il medico, discostandosi dalle linee guida del settore, preso atto dei sintomi di dolore addominale epigastrico da tre giorni di tipo intermittente», non avrebbe disposto ulteriori accertamenti previo ricovero.

 

E questo «nonostante i sintomi riferiti dal paziente Giuseppe Mura rientrassero nelle possibili manifestazioni atipiche di una sindrome coronarica acuta.

 

la vittima Giuseppe Mura

«Dimettendo il degente con la diagnosi di epigastralgia ne causava quindi il decesso avvenuto nella propria abitazione per arresto cardiocircolatorio scatenato dalla rottura di una placca coronarica».

 

Secondo la procura, la morte sarebbe stata evitabile, sarebbe bastato un approfondimento diagnostico dovuto e il ricovero in ambiente ospedaliero. L'ingresso dell'uomo era stato registrato in pronto soccorso alle 22.50; le dimissioni alle ore 23.47.

 

LA FAMIGLIA

«Mio marito ha avuto un altro forte malore alle tre di notte, ossia a tre ore dalle dimissioni - ricostruisce la moglie, Mentre alle 6 è morto. Anche se formalmente la morte è stata registrata alle 6.50. Insomma è morto a sei-sette ore dalle dimissioni, meno di ventiquattro. Ha lasciato un figlio ora diciottenne».

 

ospedale cristo re

La diagnosi in uscita chiara: Dolore addominale epigastrico. «Si consiglia - aveva scritto il medico, Pantorc (ossia un gastroresistente) a digiuno per un mese». E due medicinali antireflusso da assumere per una settimana, Gaviscon Advance in bustine dopo i pasti e prima di coricarsi per sette giorni e lo sciroppo Peridon trenta minuti prima di pranzo e cena.

 

I tre medici legali nominati per accertare le cause della morte hanno stabilito che l'errore più grave sarebbe stato commesso nel dimettere il paziente. «Le evidenze autoptiche, integrate con la documentazione medica - hanno scritto i gli specialisti Vincenzo Arena, Jacopo Pizzicannella e Gerardo Di Masi - consentono di poter collocare la rottura della placca coronarica, causa scatenante del decesso, ad un periodo non inferiore alle quattro ore precedenti».

 

INFARTO

Praticamente a ridosso se non durante la permanenza in ospedale da dove il paziente è stato subito dimesso con la diagnosi sbagliata. «L'arresto cardiocircolatorio era evitabile probabilmente già con una lettura più accurata dell'elettrocardiogramma», secondo l'avvocato Cesare Piraino - che ha formalizzato la costituzione di parte civile per il figlio della vittima.

 

INFARTO

Già all'indomani della morte la signora Concetta, la madre di Giuseppe Mura, aveva sospettato un caso di malasanità. «Io non so cosa sia successo a mio figlio ma voglio sapere la verità. Voglio sapere perché è morto, se si è trattato di un errore umano da parte dei medici oppure se doveva andare così».

 

Mura, addetto alle pulizie nel reparto assistenza volo dell'aeroporto di Ciampino, nelle ultime settimane si era trasferito da lei.

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”