barbara capovani gianluca paul seung giuseppe nicolo

“CHIUDERE I MANICOMI È STATO GIUSTO, MA LE REMS UN FALLIMENTO” – GIUSEPPE NICOLÒ, DIRETTORE DI UN DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE DI ROMA, DENUNCIA LA SITUAZIONE DI PERICOLO IN CUI LAVORANO GLI PSICHIATRI: CON LA CHIUSURA DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, I MALATI SONO FINITI SULLE SPALLE DELLA PSICHIATRIA TERRITORIALE CREANDO UN’ENORME FALLA NEL SISTEMA – “È UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA. NON CI SONO STRUTTURE PER QUESTE PERSONE CHE RIMANGONO A PIEDE LIBERO…” GLI AUDIO DELIRANTI DI GIANLUCA PAUL SEUNG

 

1. LA CHIUSURA DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI E L’ENORME FALLA NEL SISTEMA

DAGONEWS

barbara capovani 2

Se vi chiedete cosa c’è dietro la mobilitazione degli psichiatri dopo il massacro di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a Pisa dall’ex paziente Gianluca Paul Seung, bisogna riavvolgere il nastro e tornare al 2015 sono stati chiusi gli ospedali psichiatrici giudiziari . Gli OPG facevano capo alla amministrazione penitenziaria ed erano strutture dove finivano i malati mentali che avevano chiuso i malati mentali. La loro chiusura, seppur ritenuta giusta dagli psichiatri, ha creato però una gigantesca falla e il motivo è presto spiegato.

 

gianluca paul seung 2

I malati, infatti, sono finiti per pesare sulle spalle della psichiatria territoriale che riceve quotidianamente dai giudici disposizioni su come curare e riabilitare questa gente. Persone che, che a volte, non sono riabilitabili.

 

In partica, quello che è successo è solo la punta dell’iceberg di una situazione di cui tutti gli psichiatri che lavorano nei servizi territoriali sono consapevoli. Non a caso è scattata un’enorme mobilitazione dopo l’aggressione a Barbara Capovani. È successo a lei, ma poteva capitare a ognuno di loro.

 

2. COZZA, 'SERVE LA RIFORMA PENALE, LE REMS NON SONO PER TUTTI'

(ANSA) - Mancano risorse e personale e servirebbero altri 10mila operatori nei servizi di salute mentale, ma il problema della sicurezza è soprattutto giuridico. "Dopo la chiusura dei manicomi nel 1978, qualche anno fa sono stati chiusi gli Ospedali psichiatrici giudiziari.

 

Massimo Cozza

Ora ci sono le Rems - spiega Massimo Cozza, direttore del dipartimento di salute mentale dell'Asl Roma 2, fra i direttori dei dipartimenti hanno lanciato oggi una lettera-appello al Governo - ma queste strutture non sono adatte per tutti, in particolare per i pazienti che soffrono di disturbo antisociale, a rischio di atti violenti, come è stato per l'uomo che ha ucciso la psichiatra.

 

Questi pazienti restano sui servizi del territorio, nei dipartimenti di salute mentale, senza avere le forze e le condizioni per affrontare le esplosioni di violenza. La richiesta è quella di cambiare il codice penale, fermo al Codice Rocco degli anni '30. La proposta è di aprire in alcune carceri alcune sezioni specializzate per i pazienti con disturbo psicotico antisociale che si sono macchiati di reati".

gianluca paul seung 1

 

 

3. “GIUSTO CHIUDERE I MANICOMI PERÒ PER I MALATI PERICOLOSI NON CI SONO PIÙ POSTI SICURI”

Maria Novella De Luca per “la Repubblica”

«Conoscevo bene Barbara Capovani, una collega straordinaria, la cui unica colpa è stata quella di aver cercato di curare l’uomo che l’ha aggredita. Tre figli, era una leader, di enorme umanità con i suoi pazienti. Questa è una tragedia annunciata. Sono anni che denunciamo i gravissimi rischi di chi lavora nel campo della salute mentale, in particolare nelle Rems. Ma nessuno ci ha ascoltati».

giuseppe nicolo

 

Sono amare le parole di Giuseppe Nicolò, direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl 5 di Roma, all’interno della quale si trovano tre Rems, ossia Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Strutture nate dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari nel 2015, nelle quali vengono ricoverati soggetti con problemi mentali che commesso reati.

 

«Chiudere quei manicomi è stato giusto, un atto di umanizzazione, ma la legge sulle Rems è stata un fallimento. Siamo in una perenne condizione di pericolo — denuncia Nicolò — mentre per soggetti come l’aggressore di Barbara non esistono strutture adeguate. Dunque restano a piede libero. Liberi di fare del male».

gianluca paul seung 1

 

Le Rems però hanno segnato la fine della vergogna degli ospedali psichiatrici giudiziari. Perché non funzionano?

«È stato totalmente sottovalutato il criterio della sicurezza, anche per ragioni ideologiche. Se negli Opg, gli ospedali psichiatrici giudiziari, i pazienti venivano soltanto contenuti e non curati, oggi nelle Rems prevale, giustamente, l’aspetto sanitario. Ma noi trattiamo persone che hanno anche una pericolosità sociale, hanno commesso reati, possono aggredire e spesso aggrediscono. E nelle Rems non è previsto alcun servizio di sicurezza. Vi sembra possibile?».

[…]

barbara capovani 1

 

Gianluca Paul Seung, l’aggressore della dottoressa Capovani, avrebbe avuto titolo per essere ricoverato in una Rems?

«No, ma può accadere che soggetti come lui, intrattabili con i farmaci, di violenza incoercibile ma non incapaci di intendere e di volere, vengano poi inseriti nelle Rems o nelle case famiglia per mancanza di alternative. Con gravissimi danni per i pazienti ed enorme rischio per medici e operatori».

gianluca paul seung

 

Dove dovrebbero essere curati allora?

«È questo il problema. In Italia non sappiamo dove metterli. Hanno un disturbo psichiatrico, in questo caso narcisistico e paranoico, ma anche atteggiamenti antisociali.

Sono imputabili, processabili ma in carcere sono ingestibili. Quindi quando vengono condannati finiscono sempre ai domiciliari. E poi a piede libero».

barbara capovani

 

Quale sarebbe invece il tipo di struttura adeguata?

«Percorsi carcerari ad alta sanitarizzazione. Sull’esempio delle Sdpd inglesi, reparti di massima sicurezza con assistenza psichiatrica».

[…]

ospedale santa chiara di pisaaggressione barbara capovani 1aggressione barbara capovani 2barbara capovani 1

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