cani

CI MANCAVA SOLO LA TASSA SUI CANI - INTRODOTTA UNA GABELLA DAL PD SUI FIDO NON STERILIZZATI - LA SCUSA E’ LA LOTTA AL RANDAGISMO - AFFARI D’ORO PER I VETERINARI - MAI DIMENTICARE IL CERTIFICATO DURANTE LA PASSEGGIATA AL GUINZAGLIO

 

 

1 - CON LA SCUSA DI TROPPI RANDAGI SALTA FUORI LA TASSA SUI CANI

Sarina Biraghi per “la Verità”

paura dal veterinariopaura dal veterinario

 

Come far passare una tassa per altruismo...peloso? Basta proporre in un emendamento della legge di Bilancio, di cui oggi inizia la votazione, una nuova gabella da far passare come proposta contro il randagismo. E così, mentre il premier Renzi fa le solite promesse da campagna elettorale con riduzioni qua e là di imposte, i suoi compagni di partito s' inventano una tassa sui cani non sterilizzati. In sintesi, i proprietari o detentori di cani non sterilizzati sono tenuti al pagamento di una tassa comunale annuale, istituita da ciascuna amministrazione locale con propria delibera.

 

La scusa è la lotta al randagismo, ma i «morsi» di reazione sono assicurati ai firmatari, i piddini Michele Anzaldi, Paolo Cova ed Ernesto Preziosi dai tanti proprietari di quattro zampe. Insomma, comprati pure il cane, registralo all' anagrafe canina pagando almeno 30 euro e poi paga per renderlo sterile, tanto se non lo fai pagherai comunque ogni anno di vita dell' animale.

 

cani salvataggio amatrice 5cani salvataggio amatrice 5

Non è un' idea schizofrenica ma la soluzione ad un «problema sentito dal punto di vista etico» che porta un gran risparmio perché come dice il deputato Cova «noi tutti stiamo già pagando una tassa sui cani, anche chi non ne ha, mantenendo i canili che i Comuni sostengono con le tasse dei cittadini». Basti vedere il Comune di Roma che nella scorsa legislatura venne audito in commissione per un canile che costava 8 milioni di euro, ma lì non era solo randagismo...

 

L' obiettivo secondo i proponenti è quello di ridurre il numero dei randagi, svuotare i canili e liberare risorse per maggiori servizi alla collettività. In Italia ci sono circa 7 milioni e mezzo di cani registrati e 750.000 «ignoti» (il 10%) il cui mantenimento costa alle casse dello Stato 5,25 miliardi all' anno. Un cane in canile costa al Comune (finanziato dal Ministero della Salute) dai 3 agli 8 euro al giorno, cioè dai mille ai tremila euro all' anno a cui vanno aggiunte le spese per farmaci, visite, profilassi, antiparassitari, costi del personale, bandi straordinari... mentre secondo i rapporti zoomafie della Lav-Lega anti vivisezione il randagismo frutta 500 milioni di euro l' anno.

CANILE MURATELLACANILE MURATELLA

 

La sterilizzazione non sarebbe una spesa esagerata per i proprietari di Fido perché sostiene Cova, che nella vita fa il veterinario di mucche da latte, chi spende in un anno anche 3.500 euro per le crocchette può permettersi quella piccola e decisiva operazione: si tratta infatti di un costo, una volta per sempre, che va da 50 a 100 euro a seconda della Regione o del Comune e libera tutti dal possibile randagio.

 

Scampare alla tassa non sarà facile perché bisognerà presentare il certificato dell' operazione chirurgica eseguito da un medico veterinario. Inoltre il certificato andrà registrato nell' anagrafe regionale degli animali d' affezione. Se qualcuno invece ama a tal punto il proprio animale da volerlo «intero» quindi non sterilizzato, pagherà annualmente un importo che, se passa l' emendamento, ogni Comune deciderà.

papa bergoglio   con un canepapa bergoglio con un cane

 

Al di là dell' emendamento, nella proposta di legge, sottolinea Cova, sono esentate le categorie più fragili o con redditi molto bassi così come sono esentati gli allevatori regolari di cani, i non vedenti, i pastori e i cani dedicati alle forze armate e alle forze dell' Ordine. Una tassa dunque che abbatterebbe, come dice Cova che fa parte anche della commissione Agricoltura, i costi che lo Stato affronta ogni anno per risarcire i danni del randagismo. Insomma una stretta sull' anagrafe canina da pagare malgrado i cani che vivono in casa siano già registrati e molti hanno il microchip.

 

Paolo CovaPaolo Cova

A bocciare senza dubbi la motivazione della proposta è Carla Rocchi, ex senatrice, antropologa e animalista, seconda donna, dopo Anna Winter, a essere a capo dell' Enpa, ente creato per la protezione degli animali, che in una nota ha scritto: «Pensare una tassa sui cani non sterilizzati significa non conoscere i motivi del randagismo e fare un favore ai soliti noti, cacciatori e allevatori, esentandoli dalla tassa».

 

Questo perché secondo la Rocchi la sovrappopolazione canina non è provocata dai proprietari dei cani che vivono in città ma dagli allevatori, agricoltori e pastori che non sterilizzano i cani e li lasciano liberi sul territori. Il deputato pd Paolo Cova è invece convinto di fare tanto bene proprio ai cani. Alle tasche degli italiani un po' meno...

 

 

2 - ANZALDI: PERCHÉ HO PROPOSTO LA TASSA SUI CANI NON STERILIZZATI

 

Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

 

«Ci sono 5.000 emendamenti. Ne passeranno 100. Fra questi non ci saranno nuove tasse. Né sui cani, né sui gatti, né sui Comuni, né su altro».

 

MICHELE ANZALDIMICHELE ANZALDI

Così, Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, in serata, ha sedato le polemiche sorte sull'«iniziativa legittima» di Michele Anzaldi. Il deputato pd aveva presentato una norma che, con l' obiettivo dichiarato di combattere il randagismo, dava ai Comuni la facoltà di tassare i cani non sterilizzati. Con una deroga per quelli di proprietà di allevatori e pastori. Ed erano fioccate polemiche. L' Enpa parlava di «favore a cacciatori e allevatori che creano randagismo». E da ultime un gruppo di senatrici pd con Monica Cirinnà, chiedeva il ritiro dell' emendamento.

 

A nulla valevano le spiegazioni di Anzaldi: «Ho i cani e li amo molto. Ma per i canili i Comuni spendono 5,5 miliardi di euro. Più che per i disabili. Condannandoli all' ergastolo. È ora di invertire la tendenza».

 

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”