piano vaccinazioni governo

COME AFFRONTERA’ IL GOVERNO DRAGHI LA PANDEMIA? I PIANI: ZONE ROSSE AD HOC, HANGAR E CASERME PER LE VACCINAZIONI- MARIOPIO CONTINUERÀ NEL SOLCO DI CONTE CON IL METODO DEL DPCM, OPPURE PROCEDERA' PER DECRETO LASCIANDO AI MINISTRI IL POTERE DI ORDINANZA SU APERTURE E CHIUSURE? IL SISTEMA DEI COLORI DOVREBBE RIMANERE. DA VALUTARE IL SETTORE DELLO SPORT. LE NUOVE LINEE GUIDA PREVEDONO INFATTI APERTURE SCAGLIONATE E COMUNQUE LEZIONI INDIVIDUALI…

Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

 

mario draghi al quirinale

Zone rosse per fermare le varianti estere di Covid-19 e accelerazione della campagna vaccinale utilizzando anche le caserme e gli aeroporti. Dopo l' allarme dell' Istituto superiore di sanità sulla diffusione del virus, il governo studia le misure per cercare di tenere sotto controllo la curva epidemiologica che risulta di nuovo in salita.

 

La strategia sembra escludere al momento il lockdown, puntando su interventi mirati proprio come sta già accadendo con la chiusura di intere aree decisa a livello locale, ma d' intesa con l' esecutivo. Appare difficile che possa esserci un allentamento dei divieti, anche se nei prossimi giorni dovrà essere effettuata una ricognizione per valutare se e come poter soddisfare almeno in parte le istanze delle varie categorie.

 

piano vaccinazioni governo

Una delle priorità rimane quella di vaccinare nel più breve tempo possibile i cittadini e per questo saranno coinvolti militari e volontari della Protezione civile negli hangar e nelle caserme, preferiti alle «primule» del commissario Domenico Arcuri.

 

Parte bene l' asse tra Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, neoministro per gli Affari regionali, ma soltanto nei prossimi giorni si metterà a punto la strategia di contenimento del Covid-19. Anche perché in vista della scadenza del Dpcm in vigore, prevista per il 5 marzo, dovrà essere il presidente del Consiglio Mario Draghi a decidere se utilizzare lo stesso metodo, oppure procedere per decreto lasciando ai ministri il potere di ordinanza su aperture e chiusure.

 

piano vaccinazioni governo

La strada per evitare il lockdown nazionale passa dalla chiusura di paesi, città e intere province dove circolano la variante inglese, ma anche quella brasiliana e sudafricana che finora sembrano resistenti ai vaccini. Aree dalle quali non si può uscire e dove non si può entrare, dove gli spostamenti sono vietati e la maggior parte dei negozi resta chiusa. Per questo è stata ribadita a sindaci e governatori la necessità di intervenire d' urgenza chiudendo anche le scuole, appena si ha la percezione che ci siano positivi al virus mutato.

 

coronavirus vaccinazioni a fiumicino

Il sistema dei colori dovrebbe rimanere con la divisione in fasce rosse, arancione, gialle e bianche, ma proprio la presenza delle varianti potrebbe portare a un ulteriore ritocco dei parametri. Attualmente con l' Rt a 1 si entra in fascia arancione e con 1,25 si va in fascia rossa, ma non è escluso che gli scienziati propongano di abbassare ulteriormente le soglie. Sarà poi il governo a dover stabilire quali attività tenere aperte e quali invece vietare nelle varie aree.

 

Il Consiglio dei ministri stabilirà se e come dare seguito alle richieste dei gestori dei locali pubblici di poter aprire bar e ristoranti la sera in fascia gialla e a pranzo in fascia arancione.

 

L' altro settore da valutare è quello dello sport. Le nuove linee guida prevedono infatti aperture scaglionate e comunque lezioni individuali almeno nella prima fase della ripresa. Oltre a un distanziamento straordinario rispetto alle altre attività: 2 metri in palestra, 10 metri quadri in piscina.

La ripresa dello spettacolo «in presenza» è una delle richieste che ormai da mesi pressa i ministri e anche su questo dovrà essere fatta una valutazione dal nuovo esecutivo tenendo conto che molte attività sono in grande affanno e la maggior parte delle sale rischiano di non riaprire.

vaccino inoculato

 

I ritardi nella campagna vaccinale - dovuti soprattutto alla mancata consegna da parte delle industrie farmaceutiche - dovranno essere recuperati. Ecco perché si sta pensando di coinvolgere la Protezione civile e i militari per intervenire in quelle regioni che rischiano di accumulare ulteriori rinvii per la mancanza di personale e luoghi adatti a somministrare le dosi.

 

Proprio come sta avvenendo nel Lazio - dove è stata reperita un' ala dell' aeroporto Leonardo da Vinci - si cercherà anche in altre zone di seguire lo stesso esempio utilizzando caserme, palestre, hangar e affidandosi all' aiuto dei militari e dei volontari della Protezione civile per vaccinare i cittadini.

 

L' ipotesi più probabile è che il supporto ai governatori - compresa la distribuzione - arrivi proprio dalla struttura che dipende da Palazzo Chigi, lasciando invece al commissario Domenico Arcuri esclusivamente l' approvvigionamento delle dosi.

vaccino covid

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?