concita de gregorio

CONCITA DE GREGORIO PASSA QUALCHE GIORNO IN FRANCIA E IMPROVVISAMENTE COMPRENDE PERCHE' LA SINISTRA PERDERÀ PER MOLTI ANNI -  "DALLA SCUOLA DI DANZA IN CUI È VIETATO TOCCARE I BAMBINI ALLA FEMMINISTA CONSIDERATA ISLAMOFOBA, I FATTI DI VITA QUOTIDIANA AIUTANO A CAPIRE. IL TEMA E’ IL 'POLITICAMENTE CORRETTO' E' LI' CHE SI ANNIDA IL SEME DELL'AUTODISTRUZIONE DELLA SINISTRA..."

Estratto dell'articolo di Concita De Gregorio per “la Stampa”

 

concita de gregorio

Torno da qualche giorno in Francia con tre aneddoti che aiutano a mettere a fuoco perché la sinistra non vincerà o non tornerà a vincere per molti anni, in questo e in altri Paesi democratici. Il tema è il «politicamente corretto»: niente di nuovo, dunque. Sono anni che se ne parla e - confusamente prima, più chiaramente poi - si intrasente che lì si annida il seme dell'autodistruzione. Sempre della sinistra, dico. I fatti semplici della vita quotidiana aiutano a capire e animano le discussioni, quindi eccoli.

 

Aneddoto numero uno. In una celebre e dalle famiglie ambitissima scuola di danza del Marais, quartiere roccaforte delle élite progressiste parigine, i genitori dei piccoli danzatori hanno fatto richiesta al dirigente scolastico che gli insegnanti non istruiscano bambini e adolescenti ai giusti movimenti toccandoli con le mani, ma con un bastone. La ragione, avrete forse intuito, è che toccare un bambino o una bambina per accompagnare, poniamo, un «pliage» può configurarsi come molestia sessuale. Il fatto che i genitori qui riuniti abbiano così votato non sarebbe ancora niente, in questa storia.

 

MARAIS DANCE CENTER

L'acme narrativo arriva quando il collegio dei docenti si riunisce: ballerini celeberrimi ora non più in così giovane età, ex etoiles, maestri e maestre di danza formatisi in decenni di terribili sacrifici, riconosciuti come i migliori nel Paese. Si riuniscono, quindi, e convengono immagino a malincuore – memori del loro passato di allievi - che i genitori sono sostenuti dal sentire comune, dalla nuova legge morale e da quella civile. Bisogna assecondarli. La scuola, oltretutto, è a pagamento e i genitori pagano. Naturalmente è un pochettino complicato educare un corpo ai movimenti senza toccarlo, specie se si tratta di piccoli allievi il cui pensiero astratto non è ancora così sofisticato: di solito accompagnare il concetto espresso a voce con l'esempio pratico aiuta. Non solo coi bambini, ma andiamo avanti.

MARAIS DANCE CENTER 4

 

Come fare? Finalmente, dopo lunghe e reiterate riunioni, s'avanza l'ipotesi del bastone. Certo la parola potrebbe evocare punizioni corporali: diciamo un giunco, suggerisce qualcuno. Perfetto, giunco sia. Quindi ora siamo a questo: entrare in trattativa con la comunità dei genitori nella speranza che il giunco sia di loro gradimento. Altrimenti niente, si andrà a parole.

 

Mi sono ricordata di quella volta che, una decina di anni fa, un amico musicista che lavora in una importante orchestra giovanile americana aveva raccontato, assai afflitto, che il professore di violino (straordinario docente) era stato allontanato dall'orchestra, diciamo pure licenziato, per aver «reiteratamente e prolungatamente toccato il braccio e la parte posteriore del busto di un'allieva». Di tutte e tutti gli allievi, si suppone, nell'atto di impostare l'altezza del gomito rispetto alla posizione dell'archetto. Ma una aveva denunciato, e dunque via, maestro a casa. Certo, l'America: si disse fra noi.

Che esagerazione, che rigidità, che inversione di senso.

Che rigidi bacchettoni, si disse anche – c'era un po' quel pregiudizio, sugli americani di provincia. Qui invece siamo a Parigi, in Europa, dieci anni dopo. Siamo al giunco.

 

(...)

francia islam

Una importante e celebre polemista femminista, senza il minimo dubbio di sinistra, sostiene la libertà delle donne islamiche di non portare il velo. Attenzione: non. Di portarlo, liberissime, e di non portarlo, altrettanto libere. La sinistra politica la accusa di islamofobia, in una torsione del ragionamento che non mi attardo a descrivere qui, un doppio carpiato che confonde mi pare la libertà di non portare il velo con l'invito a non farlo, ma appunto non entrerei nel dettaglio. La accusano di essere di destra, di essersi venduta. Vive in un quartiere multietnico in cui la sinistra ha incredibilmente vinto le elezioni, una enclave.

islam in francia

 

Per queste due ragioni le forze dell'ordine l'hanno messa sotto scorta. Non può uscire di casa se non accompagnata, le ha spiegato una consigliera municipale appunto di sinistra da cui la celebre femminista è andata a protestare. Rischierebbe di essere aggredita, le ha risposto la politica. Del resto deve aspettarselo, ha aggiunto severa, dato che lei è islamofoba. Dalla Caporetto di una sinistra possibile per oggi è tutto.

islamici di franciaISLAM IN FRANCIA

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...