cop27

ALLA COP27 C’È CLIMA DI FALLIMENTO – ALLA 27ESIMA CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI INIZIATA A SHARM EL-SHEIKH IN EGITTO CI SONO DUE GRANDI ASSENTI, OLTRE AL PRESIDENTE RUSSO PUTIN: LA CINA E L'INDIA. DUE DELLE NAZIONI CHE PRODUCONO PIÙ CO2 AL MONDO (SOLO PECHINO È RESPONSABILE DEL 33% DELLE EMISSIONI GLOBALI) – SECONDO L'OMS TRA IL 2030 E IL 2050, SI PREVEDE CHE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO PROVOCHERÀ CIRCA 250.000 MORTI IN PIÙ ALL'ANNO CON COSTI SULLA SALUTE TRA I 2 E I 4 MILIARDI

Francesco Giubilei per “il Giornale”

 

cop27

Entra nel vivo la Cop27, la ventisettesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Sharm el-Sheikh in Egitto, con il vertice dei Capi di Stato e di Governo previsto per le giornate di oggi e domani a cui partecipa anche il premier Giorgia Meloni. Attesa la presenza di oltre 30.000 partecipanti fino al 18 novembre e di oltre 100 capi di stato e di governo. Saranno presenti il cancelliere tedesco Scholz, il primo ministro britannico Sunak, il primo ministro spagnolo Sanchez e il padrone di casa al-Sisi, mentre il presidente americano Biden sarà in Egitto la prossima settimana in un'edizione che segna il ritorno del Brasile.

 

Grandi assenti del summit, oltre al presidente russo Putin, la Cina e l'India, due delle nazioni che producono più CO2 al mondo (la sola Cina è responsabile del 33% delle emissioni globali). Proprio l'assenza di questi paesi non fa ben sperare nella ricerca di un accordo efficace. Tanti i temi al centro dell'agenda a partire dal finanziamento dei danni già causati dai cambiamenti climatici alle nazioni vulnerabili, poco responsabili del riscaldamento globale ma molto esposte alle sue conseguenze, si tratta del cosiddetto «loss and damage», una misura che i Paesi poveri chiedono da tempo.

 

cop27 2

Altro tema centrale sarà quello di realizzare misure per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, una misura che si discute da tempo e che sembra sempre più difficile centrare. Intanto, in concomitanza con l'avvio della Cop27, le Nazioni Unite hanno pubblicato il rapporto «Stato del clima globale nel 2022» in cui emerge come gli ultimi otto anni siano stati i più caldi tra quelli registrati fino ad ora.

 

Un aumento delle temperature dovuto alla crescita delle concentrazioni dei principali gas serra nell'atmosfera che hanno raggiunto livelli record nel 2021 e continuano a salire. Il caldo fa sciogliere le calotte polari e i ghiacciai provocando l'innalzamento del livello dei mari, desertificazioni ed eventi metereologici estremi. Basti pensare che la temperatura media nel 2022 è di circa 1,15 gradi sopra i livelli preindustriali (ovvero la temperatura media del periodo 1850-1900) e, ogni anno dal 2016 in avanti, è stato uno dei più caldi mai registrati.

 

cop27 4

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha invece lanciato un appello definendo quattro obiettivi chiave: mitigazione, adattamento, finanziamento e collaborazione per affrontare la crisi climatica. Secondo l'Oms tra il 2030 e il 2050, si prevede che il cambiamento climatico provocherà circa 250.000 morti in più all'anno con costi sulla salute tra i 2 e i 4 miliardi.

In questo contesto si inserisce la presenza alla Cop 27 del presidente del Consiglio e, secondo Luca Bergamaschi, Co-fondatore & Direttore esecutivo di ECCO, il think tank italiano per il clima, è «un segnale importante vedere Giorgia Meloni impegnata sul clima nella sua prima uscita internazionale.

 

cop27 6

La Cop è l'opportunità per dare concretezza al Piano Mattei, legandolo a nuovi partenariati fondati su rinnovabili e reti elettriche». Mentre i leader discutono del futuro del pianeta, non mancano le polemiche per l'organizzazione dell'evento in Egitto a causa del mancato rispetto dei diritti umani.

 

Nonostante gli annunci, il rischio che la montagna del Cop27 partorisca un topolino è un'evenienza concreta non solo per l'assenza di Cina, Russia e India ma anche alla luce di quanto avvenuto alla Cop26 di Glasgow in cui solo 29 paesi su 194 hanno presentato piani nazionali più rigorosi al punto che il segretario esecutivo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Simon Stiell ha affermato: la cartina di tornasole di questa e di ogni futura COP è quanto le deliberazioni siano accompagnate dall'azione. Un'azione che deve essere globale e non può riguardare solo l'Europa e l'Occidente.

cop27 3

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...