migranti paesi sicuri giorgia meloni

L’EUROPA RIFILA UN ALTRO SCHIAFFONE ALLA MELONI SUI MIGRANTI – CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UE HA STABILITO CHE L'ITALIA NON PUÒ SOSPENDERE IL REGOLAMENTO DUBLINO, CHE PREVEDE LA PRESA IN CARICO DEL PROCEDIMENTO D'ASILO DA PARTE DEL PAESE DI PRIMO APPRODO (CIOE’ IL NOSTRO) – LA SENTENZA RIGUARDA IL CASO DI DUE SIRIANI, SBARCATI SULLE COSTE SICILIANE E CHE L’ITALIA VOLEVA SPEDIRE IN GERMANIA, SOSTENENDO DI NON AVERE PIÙ POSTI NELLE SUE STRUTTURE…

MIGRANTI A LAMPEDUSA A NATALE

(ANSA) - La Corte Ue - nell'ambito di un rinvio pregiudiziale - ha affrontato il caso di due cittadini siriani che hanno presentato domanda di asilo in Germania quando il Paese di primo ingresso era l'Italia. La causa verte sull'interpretazione del regolamento Dublino III, pilastro normativo della gestione dell'asilo. L'Italia aveva diramato una circolare in cui invitava i 27 a sospendere temporaneamente tutti i trasferimenti poiché mancavano i posti nelle strutture. Un giudice tedesco ha dunque interpellato la Corte Ue. Ebbene, la sospensione unilaterale non basta a indicare "carenze sistemiche" tali da giustificare lo stop.

 

Corte di Giustizia Ue

Secondo la Corte di Giustizia dell'Ue, infatti, "il fatto che uno Stato membro abbia sospeso unilateralmente le prese in carico dei richiedenti asilo di per sé non è tale da giustificare la constatazione di carenze sistemiche nella procedura di asilo e nelle condizioni di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale". Una clausola del trattato di Dublino prevede forme di protezione umanitaria per far sì che i migranti ricevano sempre un trattamento dignitoso.

 

"Il regolamento Dublino III enuncia due condizioni cumulative affinché si possa constatare l'impossibilità del trasferimento di un richiedente protezione internazionale verso lo Stato membro competente. Infatti, solo le 'carenze sistemiche' che 'implichino il rischio di un trattamento inumano o degradante ai sensi dell'articolo 4 della Carta' rendono impossibile tale trasferimento", nota la Corte.

 

MELONI MIGRANTI

Ma la Corte, allo stesso tempo, ricorda che, "nel contesto del sistema europeo comune di asilo, si deve presumere che il trattamento riservato ai richiedenti protezione internazionale in ciascuno Stato membro sia conforme ai requisiti della carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, della Convenzione relativa allo status dei rifugiati, nonché della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali".

 

L'esistenza di una simile carenza, dunque, "può essere accertata solo al termine di un'analisi concreta, fondata su elementi oggettivi, attendibili, precisi e opportunamente aggiornati". "Spetta al giudice investito di un ricorso avverso una decisione di trasferimento procedere alla valutazione dell'esistenza di siffatte carenze sistemiche e del rischio di un trattamento inumano o degradante ai sensi dell'articolo 4 della Carta", basandosi anche sui documenti di organizzazioni internazionali.

 

migranti arrivano a lampedusa 2

Nell fattispecie, due cittadini siriani, RL e QS, hanno presentato una domanda di asilo in Germania ma l'Italia, come detto, è stata individuata come Stato membro competente. Le autorità tedesche hanno pertanto chiesto all'Italia di prendere in carico RL e QS. "Ma tale domanda è rimasta senza risposta". Le autorità tedesche hanno poi respinto le domande di asilo in quanto inammissibili con la motivazione che "l'Italia era competente per l'esame di tali domande di asilo" e hanno altresì disposto l'allontanamento dei suddetti richiedenti verso l'Italia.

 

"I ricorsi dei richiedenti asilo avverso le decisioni delle autorità tedesche sono attualmente pendenti dinanzi al Tribunale amministrativo superiore del Land Renania settentrionale-Vestfalia, giudice del rinvio", nota la corte.

 

Durante i procedimenti di appello, l'unità Dublino italiana ha inviato a tutte le unità Dublino una circolare in cui invitava gli Stati membri a sospendere temporaneamente tutti i trasferimenti verso l'Italia per motivi tecnici; in una seconda circolare, l'unità italiana confermava l'indisponibilità di strutture di accoglienza, tenuto conto dell'elevato numero di arrivi ma anche della mancanza di posti di accoglienza disponibili. È in tale contesto che il giudice tedesco chiede alla Corte di fornire chiarimenti sull'interpretazione del regolamento Dublino III, in particolare sull'esistenza di carenze sistemiche in uno Stato membro designato come competente.

giorgia meloni - migranti albania - vignetta altan

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…