toga magistrati magistrato

PERCHÉ I MAGISTRATI FRIGNANO COSÌ TANTO PER IL "MINNESOTA TEST"? ECCO COME FUNZIONA L’ESAME PSICO-ATTITUDINALE, GIÀ UTILIZZATO PER LA SELEZIONE DI MILITARI, POLIZIOTTI E VIGILI DEL FUOCO: BISOGNA RISPONDERE CON “VERO” O “FALSO” A 547 AFFERMAZIONI (TIPO “HO DESIDERATO DI ESSERE DI SESSO OPPOSTO AL MIO” O “RIESCO AD ESPRIMERE I MIEI SENTIMENTI SOLO QUANDO BEVO”) - L'OBIETTIVO È UNA VALUTAZIONE DELLA "STRUTTURA PERSONOLOGICA DELL’INDIVIDUO" SECONDO 10 SCALE CLINICHE...

Articoli correlati

CREPET: I TEST PSICOATTITUDINALI PER I MAGISTRATI? UNA ROBA ANNI'60. OGGI C'E' DI MEGLIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Ruggiero Corcella per www.corriere.it

 

MINNESOTA TEST

Non è affatto uno sconosciuto il Minnesota Test, l'esame psicometrico per l'accesso alla professione dei magistrati dal 2026 approvato dal Consiglio dei ministri e al centro delle proteste dell'Associazione nazionale magistrati. Nato negli anni '30, negli Stati Uniti, il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI) viene attualmente utilizzato nei concorsi pubblici e selezione del personale di Aeronautica Militare, Carabinieri, Esercito, Guardia di Finanza, Marina Militare, Polizia di Stato, Polizia Locale, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco. 

 

Come si svolge il Test Minnesota?

Si tratta di rispondere con «vero o falso» a 567 «item» (affermazioni) che vanno da «Mi piacciono le riviste di meccanica»; «Mio padre è una buona persona, o (se Suo padre è morto) mio padre è stato una buona persona», fino a «Riesco ad esprimere i miei veri sentimenti solo quando bevo» e «Ho spesso desiderato di essere di sesso opposto al mio».

MAGISTRATI

 

Vi spieghiamo cos'è e come funziona, con l'aiuto di Giancarlo Cerveri, direttore del Dipartimento Salute mentale e dipendenze della Asst di Lodi, membro del Consiglio esecutivo della Società italiana di psichiatria.

 

Che cos’è il Minnesota test?

«Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI) è un test che fornisce indicazioni numeriche e standardizzate rispetto alla struttura personologica dell’individuo secondo una valutazione di 10 scale cliniche. A queste scale si aggiungono ulteriori 3 scale definite di validità, che cioè aiutano a capire se le risposte del soggetto hanno una coerenza tale da rendere il risultato del test attendibile».

MINNESOTA TEST

 

Quando è nato e chi lo ha messo a punto?

«Il test è nato in un contesto culturale completamente diverso da quello attuale. Il questionario fu sviluppato presso l’Università del Minnesota negli Stati Uniti negli anni ’30 del secolo scorso. Domande semplici a risposta vero/falso sono state somministrate a gruppi di pazienti e alla popolazione generale. […]

 

Per esempio le domande su cui i soggetti con diagnosi di schizofrenia rispondevano in modo omogeneo e differentemente rispetto alla popolazione generale hanno permesso di individuarle come le domande qualificanti il punteggio sulla scala clinica schizofrenia. Nel 1942 è stata messa a punto la formulazione che poi è stata utilizzata per lungo tempo».

 

MAGISTRATI

Quante versioni ne sono state fatte?

«I cambiamenti culturali e sociali hanno reso necessario modificare la struttura del test su differenti questioni […] dagli anni ’90 è ampiamente diffusa la nuova formulazione MMPI-2 che ha subito un notevole aggiornamento nella seconda parte delle domande ma non ha modificato l’impianto teorico con 10 scale cliniche e 3 scale di validità. A questo si aggiunge negli ultimi anni una versione per adolescenti, sulla base delle specifiche caratteristiche personologiche di questa fase della vita e una nuova formulazione MMPI-RF (Restructured Form)».

 

A che cosa serve?

MINNESOTA TEST

«Il Test non è sufficiente a fare diagnosi ma fornisce indicazioni utili per meglio definire la struttura personologica dell’individuo, non può mai sostituire il colloquio clinico ma può essere un ottimo strumento per implementare le informazioni raccolte. In molti casi può essere utilizzato come strumento di screening per valutare la presenza di alcune aree critiche nel funzionamento della persona che, se presenti spingono ad un approfondimento ulteriore con il colloquio».

 

[…] Cosa sono le scale di validità e a che cosa servono?

«Le scale di validità sono 3, servono ad indicare comportamenti volti ad iper-rappresentare o ipo-rappresentare aspetti personologici. Il test cioè ci aiuta a capire se chi si è sottoposto tende a nascondere alcuni aspetti del suo pensiero o viceversa tende a renderli più evidenti.

 

È evidente che per entrambi questi comportamenti potrebbero esserci dei vantaggi ed è importante leggere i risultati clinici in funzione della validità del test. Le scale di validità sono 3 una è legata alla menzogna, la seconda all’eccessivo controllo emotivo e la terza di atipia di risposta. Per tutte e tre esistono punteggi che rendono il risultato del test invalido».

MAGISTRATI

 

Cosa sono le scale cliniche e a cosa servono?

«Le scale cliniche sono 10, per ognuna di esse esiste un punteggio oltre al quale viene definito il superamento della soglia di attenzione e sono le seguenti:

1- Ipocondria

2- Depressione

3- Isteria

4- Deviazione Psicopatica

5- Mascolinità/Femminilità

6- Paranoia

7- Psicoastenia

8- Schizofrenia

9- Ipomaniacalità

0- Introversione sociale

In base al punteggio di ogni scala clinica si può inferire la presenza o assenza di specifici sintomi e l’eventuale correlazione con particolari sindromi psichiatriche. Tutto deve ovviamente essere rivalutato con esame clinico e supporto anamnestico».

 

Come viene svolto?

MINNESOTA TEST

«Il test prevede che l’individuo legga le oltre 500 domande e che per ognuna fornisca una risposta vero o falso. Esiste poi un sistema di codificazione della risposta (attualmente un software) che produce un punteggio per ognuna delle scale sopra descritte».

 

Qual è la sua attendibilità diagnostica?

«Esiste una notevole attendibilità dei risultati che è frutto sia della modalità empirica con cui è stato strutturato il test fin da principio (le domande di una specifica categoria diagnostica sono state scelte sulla base di come tendevano ad avere risposte omogenee in persone con una diagnosi specifica) sia dall’enorme mole di dati su cui è stato testato nel corso degli ultimi 70-80 anni». […]

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...