DALL’ANTITRUST ALLA CONSOB, FRATELLI E SORELLE D’ITALIA ALL’ASSALTO DELLE AUTHORITY – DOPO L’AFFAIRE GHIGLIA, IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY BECCATO A ENTRARE NELLA SEDE DI FRATELLI D’ITALIA IL GIORNO DELLA SENTENZA A “REPORT”, C’E’ IL CASO DI SAVERIO VALENTINO, FIGLIO DI GIUSEPPE, (GIÀ DEPUTATO DI ALLEANZA NAZIONALE E OGGI PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CHE CUSTODISCE I BENI DELLA “CASA MADRE” DI FRATELLI D’ITALIA) CHE PORTA NEL COLLEGIO DELL’ANTITRUST UN COGNOME CHE SA DI APPARTENENZA PIÙ CHE DI INDIPENDENZA. ALLA CONSOB TROVIAMO GABRIELLA ALEMANNO, SORELLA DELL’EX SINDACO DI ROMA GIANNI MA ANNI LUCE DAI MERCATI FINANZIARI TANTO CHE ALLA PROVA DELL’AUDIZIONE PARLAMENTARE E' APPARSA IMPACCIATA E ESITANTE…
Simone Alliva per https://www.editorialedomani.it/
Non c’è indipendenza senza trasparenza. E in Italia le cosiddette authority indipendenti lo dimostrano ogni giorno: dietro l’etichetta, carriera politica e legami di partito pesano più dei regolamenti.
Lo dimostra il caso Ranucci, con il Garante della privacy, chiamato a vigilare sull’uso dei dati personali, che si trova al centro di un intreccio di rapporti e appartenenze politiche. Il membro Agostino Ghiglia, ex parlamentare di Fratelli d’Italia, coinvolto in decisioni delicate su testate come Report, Domani, Fatto Quotidiano, rischia di influenzare l’azione di un organismo che sulla carta dovrebbe essere neutrale.
Si chiamano autorità indipendenti. Più un’etichetta che una realtà. Indipendenti dalla politica, quasi mai. Per capirlo basta attraversare le biografie dei loro vertici, costellate da carriere intrise di incarichi politici, consulenze parlamentari e amicizie istituzionali.
Concorrenza
Si parte con l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). Presidente è il magistrato Roberto Rustichelli, in carica dal 6 maggio 2019 per insindacabile ordine degli allora presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati.
Nello scegliere Rustichelli è stato seguito un «metodo nuovo: quello della trasparenza», aveva detto entusiasta Casellati. «Abbiamo chiesto ai vari candidati di mandare i loro curricula, avendo sempre presente esclusivamente il merito, secondo quelle che sono le prescrizioni che la legge stabilisce per questa nomina». Va da sé che la nomina spaccò il Csm perché superava il limite decennale di collocamento fuori ruolo previsto dalla legge Severino. Alla fine il via libera arrivò, ma con forti tensioni interne e voti divisi.
Ci sarebbe poi il curriculum di Rustichelli, costellato di incarichi governativi importanti, tra palazzo Chigi e la Funzione pubblica, per oltre 11 anni. Oltre la cattedra in Discipline giuridiche ed economiche e, a seguire, incarichi nella pretura di Lagonegro e poi di Ravenna, è stato anche vicecapo di gabinetto del ministro delle attività produttive Antonio Marzano, durante il governo Berlusconi; in seguito consigliere giuridico presso la presidenza del Consiglio. Inoltre, è stato consigliere giuridico del ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola nel 2010.
Due i componenti del collegio: Elisabetta Iossa e Saverio Valentino. Per quest’ultimo la nomina è arrivata nel 2023, firmata da Fontana e La Russa. Figlio di Giuseppe Valentino – storico avvocato penalista, già deputato di Alleanza Nazionale, sottosegretario alla Giustizia nei governi Berlusconi e oggi presidente della fondazione che custodisce i beni della “casa madre” di Fratelli d’Italia – porta nel collegio dell’Authority un cognome che sa di continuità più che di indipendenza.
Agcom
All’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) troviamo invece il presidente, Giacomo Lasorella, fratello della più nota giornalista Carmen, nominato con decreto del Presidente della Repubblica il 15 settembre 2020. Docente di diritto costituzionale, molto apprezzato dai Cinque Stelle, la nomina fu proposta dall’allora premier Giuseppe Conte, d’intesa con il Ministro per lo sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Il suo incarico durerà fino al 2027. Una traiettoria di vita nel segno della politica: consigliere parlamentare nel 1989 e per 12 anni è stato il capo del servizio Assemblea, dopo essere stato all’ufficio del Regolamento e a lungo segretario della giunta per le Autorizzazioni negli anni di Tangentopoli.
L’authority, che vigila sul mercato di media, editoria e telecomunicazioni per garantire il pluralismo, è tra l’altro strategica per lo sviluppo della banda ultralarga, si occupa anche di monitorare la par condicio in tempi di campagna elettorale. Non un dettaglio da poco. A fianco di Lasorella, siede ora anche Massimiliano Capitani, deputato leghista, entrato nel 2022 come membro della commissione Infrastrutture e Reti, al posto di Enrico Mandelli, anch’egli leghista, scomparso nel 2020. Cambiano i volti, ma il colore è lo stesso.
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Consob
Alla Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), siede il presidente Paolo Savona. Professore di economia e per soli otto mesi ministro degli Affari europei del governo giallo-verde nel 2019. Elegante battagliero anti euro contro il quale Sergio Mattarella s'impuntò. Savona ricoprirà il ruolo fino a febbraio. Il successore sarebbe già pronto: Federico Freni, sottosegretario all’Economia in quota Lega benvoluto dal ministro Giancarlo Giorgetti.
Intanto nella Commissione troviamo Gabriella Alemanno, sorella dell’ex sindaco di Roma Gianni. Curriculum corposo ma distante anni luce dai mercati finanziari: ha lavorato tra ministeri, Monopoli di Stato, Agenzia delle Entrate e, dal 2022, nel cda di Ita Airways su nomina del governo Meloni, dove ha sostenuto con decisione la privatizzazione. Le cronache raccontano che alla prova dell’audizione parlamentare sia apparsa impacciata.
Ha letto un testo scolastico sulle funzioni della Consob, esitante anche davanti alle domande più benevole, comprese quelle provenienti dal suo stesso schieramento. Nominata grazie al parere favorevole, di maggioranza ma non unanime, dalla commissione Finanze del Senato.
roberto rustichelli
paolo savona foto di bacco (4)
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