spesa coronavirus

IL DECALOGO PER SENTIRSI AL SICURO QUANDO SI FA LA SPESA AL SUPERMERCATO – COME USARE CARRELLI E CESTINI, COSA FARE PER EVITARE IL CONTAGIO. CARTE, BANCOMAT E TELEFONINI. COSA DISINFETTARE E COSA NO. ECCO QUANDO BISOGNA LAVARE FRUTTA E VERDURA...

Elvira Serra per corriere.it

spesa

Mai come adesso andare a fare la spesa può essere motivo di stress e di ansia. Ecco allora un piccolo decalogo che può essere utile per andare nel nostro supermercato di riferimento in sicurezza. L’elenco è il frutto del contributo di Franca Braga, responsabile Alimentazione e salute di Altroconsumo, di Francesco Donato, professore ordinario di Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica all’Università di Brescia e degli altri esperti che abbiamo sentito nei giorni scorsi.

 

1. Usare (o no) guanti o mascherine

Possiamo uscire di casa senza gli uni e senza le altre (molti supermercati si sono attrezzati per offrire ai clienti guanti monouso e gel antibatterico da utilizzare mentre fanno la spesa). La cosa veramente importante, invece, è mantenere la distanza di sicurezza dagli altri clienti di almeno un metro e non toccarsi mai la bocca, il naso o gli occhi mentre si circola tra gli scaffali.

 

 

2. Togliersi le scarpe (e lavarsi le mani)

i carabinieri portano la spesa a un anziano

È fondamentale, quando si torna a casa, lavarsi le mani con acqua calda e detergente prima di mettere a posto la spesa e anche dopo averla riposta in ordine. Allo stesso modo è importane togliersi le scarpe prima di entrare nel proprio appartamento e lasciarle fuori (o in balcone) per non contaminare la superficie che calpestiamo ogni giorno.

 

3. Come usare carrelli e cestini

Il New York Times ha ripescato uno studio del 2012 che dimostra come la maniglia del carrello contenga più batteri della maggior parte dei bagni pubblici (qui il dettaglio della ricerca svolta su 85 carrelli della spesa in Iowa, California, Oregon e Georgia). Per questo raccomanda di pulirla prima di fare acquisti e possibilmente anche dopo, per gentilezza verso chi lo userà poi. Tuttavia dobbiamo ricordarci che la carica virale, sulle superfici, si abbatte enormemente in poco tempo. E anche qui, piuttosto che girare con la boccetta dell’alcol, è importante lavarsi molto bene le mani subito dopo aver fatto la spesa, o pulirsi con un gel antibatterico prima di entrare in macchina.

la polizia fa la spesa a un uomo solo

 

4. Quando bisogna lavare frutta e verdura

Le mele o le zucchine che prendiamo noi potrebbero essere state toccate da qualcun altro che non aveva i guanti o la mascherina. Per non parlare del fatto che non sappiamo chi ha confezionato quella che si vende già all’interno delle scatole. Non è la fine del mondo. Il coronavirus non è veicolato dal cibo, non ci sono evidenze scientifiche al riguardo. Dunque è sufficiente, nel caso della verdura che mangeremo cruda quella sera stessa, avere l’accortezza di lavarla bene e, magari, di lasciarla in ammollo nell’acqua con un cucchiaino di bicarbonato (ma questa è una regola di buon senso da applicare sempre). L’altra la possiamo riporre tranquillamente in frigo.

 

5. Non serve disinfettare detersivi e bottiglie

Non dobbiamo preoccuparci di disinfettare ogni confezione di detersivo per il bucato o ogni bottiglia di latte, quando torniamo a casa. Ancora una volta, gli esperti insistono nel ricordare che la Covid-19 è a fortissima trasmissione interumana, non sono documentati casi di contagio attraverso gli oggetti. La cosa più importante che possiamo fare per cautelarci quando siamo al supermercato è, davvero, restare distanti dagli altri e non parlare con nessuno: in questo modo non rischiamo l’effetto droplet, la caduta di goccioline di saliva potenzialmente contaminanti.

 

 

6. Non dimenticare la lista della spesa

amante supermercato

È importantissimo farla prima di uscire. Serve a non perdere tempo e a essere veloci. Si può addirittura compilarne una in cui gli articoli da acquistare sono segnati «in ordine di comparizione» nel percorso del nostro supermercato. Andare veloci aiuta le altre persone a fare meno coda e, soprattutto, noi stessi a restare nel supermercato il minor tempo possibile.

 

7. Bisogna essere flessibili (e pensare alle alternative)

Se non c’è la carne che stavamo desiderando, possiamo prendere un altro tipo di alimento con proteine animali. Bisogna essere elastici. Vale anche per i prodotti per la casa ai quali siamo abituati. Flessibilità e adattamento saranno i nostri migliori alleati.

 

8. Uscire per la spesa una volta alla settimana

code al supermercato

Lo ricordiamo ancora una volta: bisogna uscire per fare la spesa solo una volta alla settimana, per esporci (ed esporre gli altri) a una minore probabilità di rischiare il contagio da coronavirus. Si può diluire la spesa sfruttando i negozietti del quartiere e ordinando tutto quello che è voluminoso e non deperibile sui siti online: ci vuole più tempo per la consegna e molta pazienza davanti al computer, ma ci risolverà un bel po’ di problemi.

 

9. Bancomat, carta di credito e telefonino: cosa disinfettare

Se si può, meglio pagare con una carta contactless, che è sufficiente avvicinare al pos della cassiera senza nemmeno toccarlo. Dopo, non è necessario disinfettarlo quando si torna a casa. Mentre è importante disinfettare il telefonino se lo abbiamo estratto per fare o ricevere una telefonata o per mandare un messaggio.

 

10. Gentilezza: non è mai troppa

Siamo tuti sotto stress e, con o senza mascherina, un sorriso a uno sconosciuto può essere un messaggio solidale, senza rivolgersi la parola. Più di tutti, però, dobbiamo sorridere, e possibilmente ringraziare, le commesse e i commessi che incontriamo alla cassa. Loro stanno lavorando per noi, esponendosi ogni giorno a un rischio di contagio enormemente più alto rispetto a noi, che magari siamo usciti solo per fare la spesa. Ringraziarli non cambierà la loro vita, ma magari li gratificherà per un momento e gli farà capire che sappiamo quanto è prezioso il loro servizio.

code al supermercato

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”